Frasi sui cambiamenti climatici e il global warming

Frasi sui cambiamenti climatici, il riscaldamento climatico e il Global warming, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul caldo, Frasi e aforismi sul deserto, Frasi e aforismi su ambiente e ecologia e Frasi e aforismi sulla terra.

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Frasi e aforismi sui cambiamenti climatici e il global warming

Cambiamenti climatici: dominano l’aria e il fuoco, e sempre meno la Terra.
(Fabrizio Caramagna)

Grazie alla sua capacità distruttiva l’uomo è riuscito a inquinare i tre elementi: l’aria, l’acqua, la terra. Quanto al quarto, il fuoco, mai come adesso è diventato così puro e pronto a distruggere l’uomo.
(Fabrizio Caramagna)

Global warming e riscaldamento climatico: adesso una rondine fa direttamente estate.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace che non si chiami più cambiamento climatico ma “emergenza climatica”. Le parole ben scelte sono uno dei pilastri per cambiare il modo di pensare.
(Fabrizio Caramagna)

Quando non si sentirà più un solo canto di uccello, forse sarà troppo tardi per accorgersi che non ci sono più alberi intorno a noi.
(Fabrizio Caramagna)

C’era un sogno qui, molti alberi fa. Adesso è tutto deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Di solito il futuro gode di miglior fama che il passato.
Solo nella nostra epoca, tra global warming, pandemie, crisi economiche e guerre, il futuro è nerissimo.
(Fabrizio Caramagna)

Pandemie. Guerre. Crisi economica. Disoccupazione. Global warming. Intossicazione da social. Questa è sicuramente la prima generazione nella storia in cui i figli vivono peggio dei loro genitori.
(Fabrizio Caramagna)

In Amazzonia hanno verso gli alberi la stessa ossessione che Hitler aveva per gli ebrei. Li vogliono sterminare tutti. E’ una tragedia assurda vedere il polmone della terra trasformarsi a poco a poco in un deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle prossime decadi le onde di calore rischiano di diventare tsunami di calore.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio vicino non crede nel riscaldamento globale ma crede che un vecchio abbia costruito un’arca e l’abbia riempita di animali.
(Fabrizio Caramagna)

A chi ammira questo gennaio caldissimo, ricordo che un tempo c’erano dei dinosauri che ammiravano le stelle cadenti e poi si presero un asteroide in testa.
(Fabrizio Caramagna)

“Buongiorno miei posteri, ho devastato ecosistemi, inquinato il cielo, moltiplicato i deserti, creato guerre, fame, immigrazione, odio, sottratto il futuro ai miei figli, aumentato il debito pubblico, ma non ricordo nulla. Non so perché sia successo. Forse sono stato drogato. Deve essere stato il signor Avidità o il signor Menefreghismo. O forse il signor Social. Non ricordo proprio. Chiedo perdono”.
(Fabrizio Caramagna)

I meteorologi che dicono “questo caldo oltre la media finirà il giorno Y, poi tornerà un luglio accettabile”. Il problema è che questo accettabile si riduce sempre di più, ogni anno che passa. Presto “l’accettabile” durerà solo mezza giornata.
(Fabrizio Caramagna)

Dall’inferno Belzebù ci chiede se il caldo torrido ci sta piacendo o se deve alzare di più la temperatura.
(Fabrizio Caramagna)

Trent’anni fa non era così. Ma adesso, in tempi di global warming, è diventata una delle parole più belle del vocabolario: abbassamento delle temperature.
(Fabrizio Caramagna)

Il ritorno dell’Anticiclone
e l’area di Bassa pressione,
la siccità e la grandine,
le alluvioni e i nubifragi.
Così, tra i picchi dei massimi e dei minimi,
passiamo la nostra vita
in lotta contro un nemico nuovo:
il Global warming.
(Fabrizio Caramagna)

Il global warming
scioglie nevi e nuvole,
stacca a morsi interi blocchi di ghiacciai,
disseca le piante,
va a caccia di ogni goccia d’acqua
persino tra le pieghe di un ruscello,
sogna di trasformare ogni cosa in deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Il negazionismo climatico non solo mi crea un eco-ansia, ma anche un sentimento di ripugnanza, disgusto, e amarezza per l’ignoranza di certe persone.
(Fabrizio Caramagna)

A volte era azzurro, a volte era celeste o rosso o grigio. Non aveva un inizio, non aveva una fine. Lo chiamavano “il cielo”. Ed era di tutti. Poi arrivò l’uomo e decise di riempirlo di anidride carbonica e di smog e non fu più lo stesso.
(Fabrizio Caramagna)

Con il Global warming, d’estate ci sono temporali e bombe d’acqua, e quando non piove ci sono scrosci di sole bollente sulla testa.
(Fabrizio Caramagna)

Sotto l’albero c’era un’ombra. Ma anch’essa bruciava. Tutto era oppresso dal calore. E io mi muovevo come se facessi sforzi enormi per fendere l’aria spessa, per sciogliermi da qualcosa che mi teneva avvinto con il suo mantello polveroso e rovente. Era il giorno più caldo dell’anno.
(Fabrizio Caramagna)

Le estati stanno diventando tutte così calde
che ci trasformeremo in vampiri condannati ad amare la notte,
a soffrire il chiarore del giorno,
il soffio rovente dell’Alta pressione.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’epoca del Global warming e del riscaldamento climatico, le ali di cera di Icaro si sarebbero sciolte subito e Icaro non sarebbe mai morto.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo di oggi pensa di essere un gigante sulle spalle di una terra che ha ridotto a nano.
Ma il nano si sta ribellando a colpi di virus, terremoti, tempeste e cambiamenti climatici.
(Fabrizio Caramagna)

No, non è bello che ci siano 15 gradi a gennaio. Non è primavera, è solo il mondo che ci ricorda che faremo la fine dei dinosauri.
(Fabrizio Caramagna)

Riscaldamento climatico, fusione dei ghiacciai, innalzamento delle acque. “Dopo di me il diluvio” lo disse Luigi XV ma potrebbe dirlo anche l’orso polare che già sente arrivare la sua fine.
Lui un giorno si sarà estinto, noi invece saremo sommersi dalle acque degli oceani.
(Fabrizio Caramagna)

Cambiamenti climatici, pandemie, guerre e genocidi: il futuro comincia a scarseggiare. Ce n’è sempre di meno.
(Fabrizio Caramagna)

Conosci di più le persone quando parlano di politica, animali in via di estinzione, cambiamento climatico, piuttosto che di se stesse.
(Fabrizio Caramagna)

In pescheria: “Buongiorno, mi dà anche un sacchetto di plastica?”
“Guardi qui, dovrebbe essere nello stomaco di questo tonno”.
(Fabrizio Caramagna)

Se nella teoria darwiniana dell’evoluzione esiste davvero un adattamento della specie, le meduse dovrebbero assomigliare sempre di più a un sacchetto di plastica, al fine di non essere mangiate dai delfini e dalle tartarughe.
(Fabrizio Caramagna)

– “Global Warming” si scrive con la W o con la V?
– Con l’aria condizionata.
(Fabrizio Caramagna)

Frasi di malaugurio in tempo di global warming.
“Non ti auguro il male, ma spero che ti si rompa l’aria condizionata”.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo 2000 anni il re Alessandro Magno tornò da Diogene e questa volta il filosofo disse: “Spostati, che mi stai nascondendo il buco nell’ozono!”.
(Fabrizio Caramagna)

I nostri contemporanei si mobilitano più facilmente per il futuro della loro pensione che per quello del pianeta, quando il pianeta è già entrato nella fase della pensione e si appresta – scossa dal global warning e dalle pandemie – a perdere tutti i suoi beni faticosamente accumulati nel corso dei millenni.
(Fabrizio Caramagna)

Dormire d’estate avvolti da un lenzuolo o una coperta è meglio di qualsiasi altra cosa. Vuol dire essere tornati alla estati di trenta anni fa, quando non c’era ancora il global warming.
(Fabrizio Caramagna)

La terra: una foglia appesa all’albero dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Come nei giochi dei bambini le linee di gesso segnano confini invalicabili, superati i quali può succedere ogni cosa, così nella storia ci sono linee immaginarie oltre le quali cambia tutto e inizia un’epoca diversa.
Con le temperature di questi ultimi anni, inizia una nuova epoca meteorologica, fatta non solo di bombe d’acqua, ma anche e soprattutto (e qui conio un termine nuovo) di “bombe d’aria calda”, silenziose, invisibili, ma non meno nefaste per l’uomo e l’ambiente.
Siamo ancora in tempo per evitare la catastrofe, ma occorre che i governi mondiali intervengano subito.
(Fabrizio Caramagna)

Se i ghiacci si sciolgono, se la calotta polare sparisce, dove nascerà il bianco?
(Fabrizio Caramagna)

Global warming e riscaldamento climatico. Cristo si è infornato ad Eboli.
(Fabrizio Caramagna)

L’intraprendente imprenditore aprì una grande catena di gelaterie al polo nord, ma prima del previsto cambiamento climatico morì senza soldi e congelato.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultima goccia d’acqua. Non ce ne saranno altre. Saremmo tutti lì ad assistere all’evento. Poi, solo il deserto.
(Fabrizio Caramagna)

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