Frasi e aforismi su internet e il web

Frasi e aforismi su internet e il web, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi, aforismi e pensieri sui social, Frasi e aforismi sulla virtualità, Frasi e aforismi sulla chat il chattare, Frasi e aforismi sulle notifiche e Frasi e aforismi sulla comunicazione e il comunicare.

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Frasi e aforismi su Internet e il web

L’innocenza si divide in prima e dopo internet.
(Fabrizio Caramagna)

Internet è il Sesto Continente.
(Fabrizio Caramagna)

Dio ha creato l’universo, l’uomo, Internet e il diavolo, i gruppi WhatsApp.
(Fabrizio Caramagna)

Dall’amore all’odio c’è solo un passo: la Cronologia di Internet.
(Fabrizio Caramagna)

Internet non ha reso le persone stupide, Internet ha solo reso più facile che la stupidità diventasse pubblica.
(Fabrizio Caramagna)

Niente definisce una persona meglio di ciò che cerca su Internet nel tempo libero.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno ti conosce meglio dell’algoritmo di ricerca su Internet.
(Fabrizio Caramagna)

Se potessi nascondermi su internet, lo farei nella seconda pagina dei risultati di google.
(Fabrizio Caramagna)

Disconnettersi da Internet è come disconnettersi dal mondo. All’improvviso ti senti intrappolato nella preistoria.
(Fabrizio Caramagna)

Il corpo umano non può sopravvivere 3 giorni senza bere e 4 giorni senza accesso a internet.
(Fabrizio Caramagna)

– Scusa, mi dai la password di Internet?
– Siamo a una veglia funebre.
– Tutto attaccato e in minuscolo?
(Fabrizio Caramagna)

Ironia della sorte, Internet fu creato per non perdere tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Se la mia generazione è uscita fuori di testa perché è cresciuta con la televisione, non oso immaginare come andrà a finire quella cresciuta con Internet.
(Fabrizio Caramagna)

Sei la cosa migliore che mi sia capitata su internet e la cosa peggiore che non mi sia capitata nella vita.
(Fabrizio Caramagna)

Condannati a scriversi per sempre e non vedersi mai, è una delle punizioni dell’epoca contemporanea.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi non si festeggia più l’immacolata concezione, ma l’immacolata connessione.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’online non si accumulano punti come nella realtà, la posizione di potere cambia di continuo. Basta un niente e perdi subito il contatto con la persona con cui stavi chattando da settimane.
(Fabrizio Caramagna)

Quando scorri le foto profilo della colonna whataspp, ti accorgi che se non avessi i nomi accanto ne riconosceresti una su dieci.
(Fabrizio Caramagna)

Questa è l’epoca in cui “sentirsi soli” vuol dire “nessuno mi mette un like”.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi non si guarda più, non si ascolta, non si sente.
Si visualizza soltanto.
(Fabrizio Caramagna)

Se gli extraterrestri vedessero gli essere umani impegnati nella loro gara quotidiana a chi ha più visualizzazioni sui social, penserebbero che siamo una razza poco evoluta.
(Fabrizio Caramagna)

Uno dei difetti del 21° secolo: prendere Internet sul serio e la vita come uno scherzo.
(Fabrizio Caramagna)

Internet è la strada in cui si riunisce una folla di curiosi per osservare questo incidente chiamato umanità.
(Fabrizio Caramagna)

Internet non è altro che una piattaforma dove milioni di idioti adulano e divinizzano altri idioti come loro ma più astuti e disinibiti.
(Fabrizio Caramagna)

La vita era molto più bella quando non dovevi dimostrare a nessuno su Internet che eri felice o disgraziato.
(Fabrizio Caramagna)

L’unica cosa virtuale prima di internet era il nostro amico immaginario. Adesso ne abbiamo migliaia.
(Fabrizio Caramagna)

Le tre grandi bugie di Internet:
1. Ho letto i termini e le condizioni.
2. Ho almeno 18 anni.
3. Sì, la mia foto corrisponde davvero a chi sono nella realtà.
(Fabrizio Caramagna)

Una volta il detto era “in amore, vince chi fugge”.
Oggi il detto moderno è “in amore vince chi riesce a somigliare ai suoi profili internet anche là fuori nel mondo”.
(Fabrizio Caramagna)

Una volta si diceva: “E’ proprio come me la immaginavo nei miei sogni”. Oggi si dice “è proprio come nella foto profilo”.
(Fabrizio Caramagna)

Dicono “ieri ci siamo scritti per la prima volta in chat” come una volta si diceva “mi ha chiesto di uscire”.
(Fabrizio Caramagna)

Prima di Internet potevi tenerti un dubbio letteralmente per anni.
In quale film è apparso quell’attore?
Chi ha cantato quella canzone?
Cos’è questa pallina che mi è uscita dall’inguine?
(Fabrizio Caramagna)

Internet è la facoltà di medicina degli ipocondriaci.
(Fabrizio Caramagna)

Abbiamo libero accesso a internet, libero accesso all’ignoranza, libero accesso alle fake news e alle idiozie, mentre l’accesso allo spirito critico continua a essere ristretto.
(Fabrizio Caramagna)

– Amore devo dirti una cosa.
– Non ti piaccio più? Non mi vuoi più vedere?
– No, sono un algoritmo di intelligenza artificiale e non stai chattando con un essere umano.
(Fabrizio Caramagna)

Vent’anni fa, tutto quel tempo a improvvisare cose per restare al telefono con gente che magari manco ci voleva. Adesso quello stesso tempo lo dedichiamo in contemporanea a 10 persone conosciute nell’online.
(Fabrizio Caramagna)

Internet, è il vero riflesso del mondo: ovunque tu vada: Facebook è il mercato, Twitter il bar, Linkedin il lavoro, Youtube il cinema, Instagram le vacanze e la moda e Tik Tok il passare il tempo a oziare.
(Fabrizio Caramagna)

I sette peccati capitali:
Superbia: Tik Tok
Invidia: Facebook
Gola: Instagram
Avarizia: Ebay
Ira: Twitter
Lussuria: Tinder
Accidia: Netflix
(Fabrizio Caramagna)

Se il web è una ragnatela, chi è il ragno e chi la vittima?
(Fabrizio Caramagna)

Le invenzione del mondo: Il fuoco, la ruota, la scrittura, la navigazione, i libri, la matematica, il volo, il telefono, il cinema e la tv… E infine una cosa che li contiene tutti: internet.
(Fabrizio Caramagna)

Internet è per il 30% porno, per il 30% odio, per il 30% vanità e fake news e per il 10% informazioni utili.
(Fabrizio Caramagna)

Prima le relazioni duravano più a lungo perché Internet era più lento.
(Fabrizio Caramagna)

Dammi una connessione internet, un tutorial su Youtube, un reels su Instagram ti solleverò il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Mi chiedo come facessimo a bloccare le persone prima di avere una connessione internet.
(Fabrizio Caramagna)

I popups sono i testimoni di Geova di Internet.
(Fabrizio Caramagna)

Internet ha unificato le lingue. Tutti usano le emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

L’ha cercata per anni senza sosta attraverso Internet… senza sapere che abitava nella casa dall’altra parte della strada.
(Fabrizio Caramagna)

Anno 2030: gli amici che non si erano ancora innamorati sull’internet li contavi sulla punta della mano.
(Fabrizio Caramagna)

Negli anni ’80 i francesi avevano già inventato Internet. Si chiamava Minitel e non hanno mai saputo a cosa potesse servire.
(Fabrizio Caramagna)

– Ciao, ti stiamo chiamando da Wind con una grande offerta. Chi è il tuo attuale provider Internet?
– Il mio vicino… ma ancora non lo sa.
(Fabrizio Caramagna)

I politici non hanno memoria, internet invece sì, e questo ci aiuta.
(Fabrizio Caramagna)

In un internet più sensato i social dovrebbero essere solo due: il social di quelli che si divertono e il social di quelli che si offendono.
(Fabrizio Caramagna)

– Mamma, mi aiuti a studiare?
– Aspetta figliolo, finisco di insultare questi sconosciuti su Internet e arrivo.
(Fabrizio Caramagna)

L’odio su internet è come una sigaretta che gira tra compagni.
Ognuno aspira una boccata e scrive un insulto
in questo rito collettivo dove ciò che conta è sfogare la propria rabbia,
scaricare la propria frustrazione, riempire il vuoto
e sentirsi per un attimo importante.
Non importa se poi la sigaretta finisce per bruciare vivo qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)

Nella giungla del web funziona così. Un mascalzone riesce a convincere un altro mascalzone e presto l’intero branco è sulla vittima designata. Come fanno le iene.
(Fabrizio Caramagna)

Nella mia infanzia, lo stalking era passare sotto casa sua 8 volte al giorno in bicicletta per vedere cosa stava facendo. Internet ha rovinato la tradizione.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa buona di non avere Internet è che improvvisamente riscopri l’interesse per le piccole cose. Come la password Wi-Fi del vicino.
(Fabrizio Caramagna)

Se continui ad avere la prima e-mail che hai creato quando hai iniziato con internet, anche se quel nome ti mette un po’ in imbarazzo, sei in buona compagnia!
(Fabrizio Caramagna)

Oggi l’unico requisito per essere considerato un esperto è, a quanto pare, avere internet a casa.
(Fabrizio Caramagna)

Si continua a dire che Internet facilita l’accesso alle informazioni, come se prima i libri e le biblioteche fossero a Mordor.
(Fabrizio Caramagna)

Schiavitù 2.0: lavorare gratis generando contenuti per i miliardari di internet. Chi ci libererà?
(Fabrizio Caramagna)

Le persone non stanno su internet. Internet sta dentro le persone.
(Fabrizio Caramagna)

Sto dedicando troppo tempo di internet alla mia vita.
(Fabrizio Caramagna)

Internet ci consuma i dati e la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Non soffro di insonnia, soffro di internet.
(Fabrizio Caramagna)

E’ un tempo dove si consuma tutto rapidamente, come dominasse una voracità che distrugge.
Si consumano non solo oggetti, ma anche idee. Quanto dura un pensiero su internet? Neanche una giornata.
E i sentimenti? Basta un clic e si rescinde un legame che durava anni.
(Fabrizio Caramagna)

Per il nostro progesso l’accesso a internet è molto più importante che l’accesso all’acqua. E così alcune popolazioni muoiono di sete.
(Fabrizio Caramagna)

I cani sono più felici di noi perché non sanno che esiste internet.
(Fabrizio Caramagna)

Il fisico attrae, la personalità innamora, ma ciò che davvero cattura è guardare video di gattini su Internet.
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi chiedo come abbiano fatto i giornalisti del Washington Post a scoprire lo scandalo Watergate senza Internet, Google e screenshoot.
(Fabrizio Caramagna)

Grazie a internet possiamo spendere subito uno stipendio, 5 minuti dopo averlo ricevuto, direttamente da casa senza neanche metterci un paio di pantaloni.
(Fabrizio Caramagna)

Comprare qualcosa su internet significa essere pronti (non appena si apre una pagina internet o un social network) a vedere una pubblicità per quella stessa cosa fino alla fine dei propri giorni.
(Fabrizio Caramagna)

Che tempi quelli in cui per rendersi ridicoli bisognava essere dei perfetti idioti e non solo degli idioti con accesso a Internet.
(Fabrizio Caramagna)

Gli studenti prima di Internet non avevano i dati ma sapevano come cercarli. Quelli di oggi hanno i dati ma non sanno cercarli.
(Fabrizio Caramagna)

Leggeva negli occhi, tra le righe, nelle linee della mano, nei fondi del caffè, su internet. Dovunque tranne che nei libri.
(Fabrizio Caramagna)

Se uno non legge corre il rischio di prendere come referenti culturali i meme di Internet.
(Fabrizio Caramagna)

Forse dovrebbero portarci via Internet così possiamo finalmente fare qualcosa per tutte quelle cose che contavano così tanto per noi.
(Fabrizio Caramagna)

Uno delle tante funzioni di internet è quella di poter mettere in imbarazzo gli altri in innumerevoli modi diversi.
(Fabrizio Caramagna)

Se mai un giorno qualcuno pubblicherà l’intera cronologia delle nostre navigazioni su internet, tutte le relazioni e tutte le amicizie finiranno.
(Fabrizio Caramagna)

Una delle cose che ho imparato è che Internet, ancora più che la realtà, è pieno di parassiti.
(Fabrizio Caramagna)

Quando ottenere cose su internet richiede lo stesso lavoro ed energia della vita reale, è tempo di cercare un passatempo meno impegnativo.
(Fabrizio Caramagna)

Per pensare ci vuole il cervello, per citare l’ultima analisi letta su internet basta un po’ di memoria.
(Fabrizio Caramagna)

Chi è senza fake news si rivolga a Internet. Gliene verrà assegnata una su misura.
(Fabrizio Caramagna)

Sul web di solito una notizia falsa viene confutata da una notizia ancora più falsa.
(Fabrizio Caramagna)

Sanno tre cose (apprese sul web o per sentito dire) e ti trattano come se tu ne sapessi una. Che tu ne sappia dieci (lette e documentate sui libri) non sfiora loro il pensiero.
(Fabrizio Caramagna)

Nella battaglia delle opinioni si affrontano “l’ho sentito dire da mio cugino” da un lato contro “l’ho letto su internet” dall’altro lato, e a nessuno importa che cosa abbia da dire la scienza.
(Fabrizio Caramagna)

Immagina un algoritmo e un’intelligenza artificiale che cancella automaticamente le non notizie e le bugie dai social e dalle pagine web.
Internet si riempirebbe di pagine bianche.
(Fabrizio Caramagna)

Zapping. Dicesi del capriccioso passaggio da un canale all’altro. Adesso si fa su internet, per strada, in amore. Ogni persona è lo zapping di qualcun altro.
(Fabrizio Caramagna)

Più aumentano le connessioni, più è faticoso collegare tra di loro le esistenze.
(Fabrizio Caramagna)

Viviamo in un mondo dove domina la virtualità, un mondo di maschere, apparenza e finzione.
Il grande scopo della vita è trovare di nuovo la realtà.
(Fabrizio Caramagna)

La vita non è fatta di immagini o messaggi virtuali.
E’ fatta di cose che hanno freddo o caldo, che hanno un odore, un sapore, una resistenza al contatto, e e soffrono e godono, e ridono e piangono.
(Fabrizio Caramagna)

Ma non vi viene mai voglia di posare ogni tanto le penne, le tastiere, i telefoni, le notifiche, i social per venirvi incontro?
(Fabrizio Caramagna)

In questo oceano di distrazioni, impulsi, segnali, flash, in questa rete di link, immagini e tasti che ci circonda, il momento di intimità e umanità che dedichiamo all’altro è sempre più breve. Siamo una generazione di distratti, di compulsivi della virtualità, che non sa più prendersi cura del prossimo.
(Fabrizio Caramagna)

Ipotizziamo di essere nei lontani anni 50 e il tuo amico ti dice:
“Voglio scrivere un libro in cui immagino un futuro nel quale esiste una rete che ti dà accesso alla conoscenza dell’umanità e ti connette in tempo reale con gli altri in qualsiasi parte del mondo. Ma la maggior parte delle persone preferisce pubblicare foto di gattini e balletti, sceglie le informazioni false anziché la verità e si mette a insultare qualsiasi diversa idea dalla sua”.
“Ma dai, non è verosimile, non può funzionare come idea”.
“Hai ragione”.
(Fabrizio Caramagna)

Educare è insegnare a pensare. Per tutto il resto c’è internet.
(Fabrizio Caramagna)

Quando Borges morì, stavano inventando la Biblioteca di Babele, cioè Internet, in qualche università della California.
(Fabrizio Caramagna)

Internet veloce, treni ad alta velocità, piatti veloci.
Gli alberi continuano a crescere con la lentezza di sempre.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manca il vecchio internet, quando se volevi dirle qualcosa giravi la rotella del telefono fisso e ti rispondeva suo padre con una voce sospetta e poi finalmente te la passava e lei ti chiedeva come va e tu le rispondevi: “Ti aspetto tra quindici minuti alla nostra solita panchina” e lei sorrideva con un sorriso vero, di quelli che nessuna emoticon riuscirebbe mai a imitare.
(Fabrizio Caramagna)

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