Frasi e aforismi sulla crisi

Frasi e aforismi sulla crisi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul trading e i mercati finanziari, Frasi e aforismi sull’economia, Frasi e aforismi sui soldi e il denaro e Frasi e aforismi sul cambiamento.

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Frasi e aforismi sulla crisi

Crisi significa semplicemente che devi scegliere: non hai più scuse per rimandare o arrabattarti nel tuo mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Le crisi ti sussurrano sempre all’orecchio: prendi una decisione!
(Fabrizio Caramagna)

In ogni crisi c’è chi sopravvive. Chi rinuncia. Chi sta peggio. Chi cerca di raccogliere frammenti di speranza.
(Fabrizio Caramagna)

Le crisi sono come la febbre. Ti fanno stare male, ma è perché stanno lavorando per farti sentire bene molto presto.
(Fabrizio Caramagna)

Boom economico è poter guardare la povertà da lontano, crisi è quando guardi la povertà da vicino e recessione è quando la povertà ti guarda in faccia.
(Fabrizio Caramagna)

Legge fondamentale del capitalismo moderno.
Nelle congiunture positive guadagnano i ricchi, durante le crisi pagano i poveri.
(Fabrizio Caramagna)

Aggiornamento del proverbio zen in tempi di crisi economica. Pianta un albero, fai un figlio, scrivi un libro e rapina una banca per pagare la bolletta della luce.
(Fabrizio Caramagna)

E’ inquietante il rimpallo di responsabilità durante una crisi economica: i privati si aspettano che i governi risolvano i loro problemi e a loro volta i governi credono che tutto si possa risolvere grazie all’iniziativa individuale dei privati
(Fabrizio Caramagna)

Le crisi economiche finiscono quando finiscono per il cittadino, non per l’Istituto Nazionale di Stastistica e o per il portavoce del governo.
(Fabrizio Caramagna)

Se fossimo al gioco del Monopoli – tra Covid, crisi economica e guerre – la generazione dei giovani è rimasta ferma più di un giro.
(Fabrizio Caramagna)

Che durante ogni crisi l’1% più ricco della popolazione mondiale abbia abbondantemente incrementato il proprio patrimonio dovrebbe farci capire a che livello di disumanità sia ormai arrivato il capitalismo.
(Fabrizio Caramagna)

La vita, tutta quanta, è una crisi. Quella della mezza età e dell’adolescenza è stata inventata con l’intento di darci un po’ di tregua negli altri periodi.
(Fabrizio Caramagna)

Pandemie. Guerre. Crisi economica. Disoccupazione. Global warming. Intossicazione da social. Questa è sicuramente la prima generazione nella storia in cui i figli vivono peggio dei loro genitori.
(Fabrizio Caramagna)

Di solito il futuro gode di miglior fama che il passato.
Solo nella nostra epoca, tra global warming, pandemie, crisi economiche e guerre, il futuro è nerissimo.
(Fabrizio Caramagna)

I cittadini hanno stipulato un contratto con la crisi. Con la possibilità di rinnovarlo ogni anno.
(Fabrizio Caramagna)

Preferisco il boom alla crisi, perché la crisi poi ci tocca studiarla nei libri di storia.
(Fabrizio Caramagna)

La ripresa è lenta. La crisi invece è rock.
(Fabrizio Caramagna)

Spread a picco. Ma la crisi rimane a galla.
(Fabrizio Caramagna)

Non si potrebbe sostituire lo spettro della recessione con il fantasma dell’opera?
(Fabrizio Caramagna)

La crisi. Società fondata nel 1929
(Fabrizio Caramagna)

La crisi non riesce a stare in incognito. Dovunque vada viene ripresa dalle televisioni.
(Fabrizio Caramagna)

Il prossimo anno la ripresa. Proprio adesso che ci eravamo abituati alla crisi!
(Fabrizio Caramagna)

La parabola del figliol prodigo è la storia di uno che è andato a vivere per conto suo ma con la crisi non ce l’ha fatta e ora vive di nuovo con i suoi.
(Fabrizio Caramagna)

E così, per uscire dalla crisi, inventarono l’uomo con quattro braccia, era ancora più stupido del precedente ma acquistava il doppio di un consumatore normale.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che su qualche tomba, al posto dei fiori, c’è il cartello “affittasi”.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che davanti alle porta di casa c’è un cartello per i ladri: “Se entrate, fate un offerta a piacere”.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che la gente apparecchia la tavola con una tovaglia di seta. Ma non ha più occasione di sporcarla.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che davanti alla dichiarazione dei redditi il contribuente ha un blocco creativo e lascia la pagina in bianco.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che i cittadini invidiano i pessimisti. Il loro ottimismo è impressionante.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che le famiglie milanesi dell’alta borghesia hanno licenziato la tata e adesso stanno imparando il nome dei loro figli.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che i bocchettoni dei benzinai erogano gas esilarante. Per tirare su di morale i cittadini.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che gli angeli custodi non hanno più niente da custodire.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che gommoni di cittadini italiani sono stati avvistati sul Lago Maggiore. Vogliono sbarcare in Svizzera
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che il futuro è stato intestato a un prestanome misterioso.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che le stelle spengono le luci due ore per notte.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi… eppure la Chiesa può permettersi di avere a libro paga due Papi
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che Equitalia, insieme alle lettere di contenzioso, ti manda l’album regalo per collezionarle.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una tale crisi che anche chi te la vuol far pagare ti propone un pagamento rateale.
(Fabrizio Caramagna)

Precari e immobili hanno un significato opposto. Eppure sono tra i più colpiti dalla crisi.
(Fabrizio Caramagna)

Si uccide imprenditore. L’autopsia ha mostrato che non collaborava con il fisco.
(Fabrizio Caramagna)

In arrivo la ripresa. Anche se non si sa di cosa. Per la ripresa economica invece bisogna ancora aspettare.
(Fabrizio Caramagna)

Per far fronte alla crisi dei consumi prevista una banconota innovativa. Su un lato ci sono 10 euro. Sull’altro c’è scritto: “Il resto te lo pagherò domani”.
(Fabrizio Caramagna)

C’è già così tanta di quella crisi che è proprio una sfacciata quella idrica a presentarsi anche lei.
(Fabrizio Caramagna)

Le ultime parole famose: il 16 maggio 2008 l’ex Segretario al tesoro degli Stati Unitia Henry Paulson diceva: “A mio giudizio , siamo più vicini alla fine della crisi dei mercati che all’inizio”. Quattro mesi dopo la banca Lehman Brothers fallisce.
(Fabrizio Caramagna)

Basta un secondo di debolezza a mandare in crisi ventitre ore, cinquantanove minuti e cinquantanove secondi di forza.
(Fabrizio Caramagna)

Le coppie in crisi neanche si ricordano come stavano
quando erano innamorate.
Il ricordo dell’amore è solo un pensiero gelato,
un sentimento che un tempo ha infiammato il cuore,
di cui adesso si vede il riflesso e non si sente più il calore.
(Fabrizio Caramagna)

Parole ingoiate. Desideri che sono rivolti da un’altra parte. Suoni che non sono più armonie.
Le coppie in crisi.
(Fabrizio Caramagna)

Il destino dei valori è quello di entrare in crisi.
(Fabrizio Caramagna)

La crisi di mezza età è quando l’uomo comincia a fare i conti e le somme non tornano.
Ed ecco allora le divisioni (la separazione e il divorzio).
Ed ecco le sottrazioni (meno responsabilità e impegno)
Ed ecco le moltiplicazioni (cercare nuovi spazi e nuove avventure)
Ed ecco le addizioni (farsi una donna dopo l’altra, accumulare riconoscimenti e inutili trofei).
Alla fine i conti diventano sempre più ingarbugliati.
(Fabrizio Caramagna)

Il banchiere ha avuto una grave crisi morale, ma adesso sta bene e svolge regolarmente le sue funzioni.
(Fabrizio Caramagna)

Non possiamo fare a meno di vizi come la lussuria, la vanità, la gola, l’invidia. A ognuna di queste voci corrisponde una quota impressionante della ricchezza mondiale. Sopprimere anche uno solo di questi vizi signficherebbe scatenare una crisi spaventosa, far fallire migliaia di imprese, condannare a una sorte di povertà milioni di famiglie.
(Fabrizio Caramagna)

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