Frasi e aforismi sulla traduzione

Il 30 settembre si celebra la Giornata Mondiale della Traduzione (International Translation Day, Journée mondiale de la traduction) in corrispondenza della festa di san Girolamo, il traduttore della Bibbia, considerato il santo patrono dei traduttori.

Frasi e aforismi sulla traduzione, il traduttore e il tradurre, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura, Frasi e aforismi sulla poesia, Frasi e aforismi sulla letteratura e Frasi e aforismi sul libro e la lettura.

**

Frasi e aforismi sulla traduzione e il tradurre

Tradurre è trans-lucere. Portare la luce da un testo all’altro.
(Fabrizio Caramagna)

La traduzione è un bacio invisibile tra due lingue che si seducono a vicenda.
(Fabrizio Caramagna)

Il traduttore non è un semplice traghettatore di un testo da una lingua all’altra. Le lingue non sono delle rive fisse che accolgono il battello, ma al contrario sono dei limiti in movimento circondati da gorghi e correnti. Quando il testo arriva sull’altra riva, ci arriva pieno di spruzzi, urti e capovolgimenti.
(Fabrizio Caramagna)

Se il lettore sapesse quello che ha sofferto il traduttore per tradurre il libro, non lo leggerebbe.
(Fabrizio Caramagna)

Tradurre ci permette di migliorare impunemente un autore, mentre nella sua lingua non è lecito ritoccarlo, anche se lo meriterebbe.
(Fabrizio Caramagna)

La naturalezza: questa vitamina che, se manca, mostra l’anemia di una traduzione.
(Fabrizio Caramagna)

Parlami nella lingua che esisteva prima del mondo.
La luna tradurrà per me.
(Fabrizio Caramagna)

Empatia non è solo leggere l’alfabeto dell’altro, ma è tradurre e riscrivere ogni cosa sulla propria pelle.
(Fabrizio Caramagna)

Traduciamo continuamente una nostra lingua segreta interna che non si esprime a parole, ma che delle parole non può fare a meno.
(Fabrizio Caramagna)

Prendere sonno è cambiare lingua. E’ entrare in un linguaggio che, ogni notte, attende di essere tradotto.
(Fabrizio Caramagna)

In fondo alla curva,
c’è il mio paese e i muri delle case e l’odore del vento.
“Dove sei stato” mi chiede il cielo,
in una lingua intraducibile che solo io e il mio paese sappiamo.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni volta perdiamo il senso nella traduzione. Ci cerca ancora, quel messaggio, ma chissà in quale lingua è stato scritto. Forse in quella di un bruco.
(Fabrizio Caramagna)

Certe mattine sospetto che il senso della vita consista nel cercare di tradurre le parole nel linguaggio della luce.
(Fabrizio Caramagna)

Nel leggere alcune poesie ermetiche e fumose il mio sguardo corre per suo conto sulla pagina accanto, indotto a credere che ci sia il testo a fronte con la traduzione in in linguaggio più comprensibile.
(Fabrizio Caramagna)

Se non ho un grande successo di vendita con i miei libri, è perché un numero assai difficile da stimare di lettori italiani preferisce leggerlo in sloveno! O in finlandese!
(Fabrizio Caramagna)

Come quando usi il traduttore automatico e non conosci la lingua. Le supposizioni su certe persone sono così a volte.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore non ha un testo a fronte. E i suoi traduttori spesso si arrendono.
(Fabrizio Caramagna)

E’ inspiegabile che la parola “benessere” sia così insensatamente traducibile in tutte le lingue.
(Fabrizio Caramagna)

Il traduttore non borbotta, gloglotta.
(Fabrizio Caramagna)

Tu e la tua lingua, aiutatemi a tradurre questo brivido.
(Fabrizio Caramagna)

Tra i miei sensi di colpa, c’è una versione di latino delle superiori che ancora aspetta di essere tradotta.
(Fabrizio Caramagna)

Forse la morte è solo la traduzione della vita in un altro linguaggio.
(Fabrizio Caramagna)

I miei aforismi sono stati tradotti in oltre 105 lingue immaginarie.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *