Frasi e aforismi sulla saggezza

Frasi e aforismi sulla saggezza e l’essere saggio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Le più belle frasi motivazionali, Frasi e aforismi sulla serenità, Frasi e aforismi sulla felicità e Conosci te stesso – Frasi e aforismi sulla conoscenza di sé.

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Frasi e aforismi sulla saggezza

La saggezza inizia quando distingui negli altri il confine tra maschera e viso.
(Fabrizio Caramagna)

Un saggio è sovente una persona stanca di essere arrabbiata.
(Fabrizio Caramagna)

Diventare saggi significa non solo dare meno importanza a cose come il successo, i soldi e l’apparenza, ma anche meno importanza all’importanza.
(Fabrizio Caramagna)

Va attraversata la vita, il suo entusiasmo, le sue fragilità. È un cielo e un abisso con la terra in mezzo. E se sarai abbastanza saggio, avrai il volto sorridente di chi ha saputo, in qualche modo, amarla.
(Fabrizio Caramagna)

Chiedi della serenità a un borghese e ti dirà che è fatta di soldi e possesso.
Chiedi della serenità a un saggio e ti domanderà cosa sei disposto a rinunciare.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza la immagino come un enorme forziere colmo di tesori che potrò aprire solo con l’ultima chiave rimasta dopo aver provato tutte quelle del mio mazzo.
(Fabrizio Caramagna)

Se sei un cantante, canti qualunque cosa accada
Se sei uno scrittore, scrivi qualunque cosa accada
Se sei un saggio, accetta qualunque cosa accada.
(Fabrizio Caramagna)

Sarai saggio il giorno in cui potrai trascorrere un lungo periodo a fare nulla, a non imparare nulla e a non migliorare nulla senza provare il minimo senso di colpa.
(Fabrizio Caramagna)

Avete presente quando niente va come dovrebbe andare, ma hai comunque una strana sensazione di benessere e buonumore?
Quello è l’inizio della saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

Quando diventerai saggio imparerai due cose.
Che non si può avere tutto ciò che si vuole. E che si può essere felici lo stesso.
(Fabrizio Caramagna)

Diventare saggi è stipulare un armistizio tra ciò che ci avanza e ciò che ci manca.
(Fabrizio Caramagna)

Grato del passato, capace di equilibrio e di accettare ogni cosa, la felicità ma anche l’avversità. Non più miserabile, né supplichevole. Un uomo saggio.
(Fabrizio Caramagna)

Vuoi l’amore? Abbraccia qualcuno.
Vuoi la libertà? Usala
Vuoi essere saggio? Accetta ogni cosa.
(Fabrizio Caramagna)

Il saggio non cerca la rinuncia, ma la capacità di distanziarsi dall’ottenere, dal pretendere.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza. Con lo sguardo di chi sa sorridere e il sorriso di chi sa accettare.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza sospende la frenesia e ti ricorda che il mondo gira anche senza i tuoi salti mortali.
(Fabrizio Caramagna)

Non trattenere. Non forzare. Assistere. Questa è la saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza: lasciare correre, senza cercare traguardi.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza come rinuncia al dolore di perdere (ciò che non è mai stato e non sarà mai tuo).
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza è saper camminare lentamente, anche se l’orologio insiste a morderti la schiena.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza è imparare a sorridere e a far un dispetto alla morte, con un “Quanto a te, ti lascio alla fine”.
(Fabrizio Caramagna)

Lo stolto sceglie ciò che è appetitoso. Il saggio ciò che è nutriente.
(Fabrizio Caramagna)

È quando impari ad essere meno severo con te stesso e più indulgente con il mondo, che comincia il tuo viaggio verso la saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

Con la saggezza anche la tristezza diventa un colore della felicità.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza crea la semplicità, l’intelligenza la complessità.
(Fabrizio Caramagna)

Pensavamo di essere stati qualcuno, con la saggezza ci accorgiamo che al massimo siamo appartenuti a qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)

Saggezza è anche quel non volere più niente rispetto a chi ha avuto troppo.
(Fabrizio Caramagna)

Raggiunta una certa distanza da se stessi, allora e solo allora, potremmo guardare il mondo con gli occhi della saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza alla fine non è altro che l’accettazione della propria condizione di fiore pieno di colori nonostante lo stelo spezzato.
(Fabrizio Caramagna)

Ammiro la saggezza delle stelle, che conoscono il segreto della giusta distanza perché l’attrazione non diventi scontro ed esplosione cosmica.
(Fabrizio Caramagna)

Mi chiedo cosa ne è delle nostre occasioni perdute? Forse non muoiono per sempre, ma vengono raccolte da un angelo, pronto a restituircele un giorno quando saremo diventati più saggi e meno orgogliosi.
(Fabrizio Caramagna)

A volte incontrerai te stesso. Per via di uno specchio, di una vetrina, di uno sguardo diverso, di un giudizio più severo che credevi fosse destinato ad altri e che invece, puntuale, fedele, parlerà di te.
E allora avrai due scelte: o farai finta di niente e continuerai ad indossare la tua maschera oppure prenderai coscienza di chi sei. E sarà il lavoro più difficile. Quello che può portare alla saggezza o al deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Tutto si rompe più facilmente se c’è già una crepa.
I vasi, gli equilibri, i cuori.
Tranne la saggezza.
La saggezza ha bisogno delle crepe per farsi grande.
(Fabrizio Caramagna)

Se al fondo della sua sublime saggezza, non dovessi vedere delle cicatrici profonde, lascialo perdere.
(Fabrizio Caramagna)

I terreni più fertili sono quei solchi che formano le nostre ferite. Lì crescono i fiori più puri e colorati. Lì nascono inaspettati campi di saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

Se lei ti ha rotto in mille pezzi e tu non hai cercato di romperla.
Se lei non ti ha amato, ma tu lei hai donato qualcosa,
hai trasformato la tua fragilità in luce, la tua delusione in saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno alzerò le mani al cielo, non più per implorare risposte dall’universo, ma per stare in pace con le sue stelle. Le stesse che per tante notti mi hanno visto con gli occhi pieni di lacrime, mi vedranno con gli occhi pieni di saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

L’aforisma perfetto è la parola di un vecchio saggio filtrata dagli occhi pieni di stupore di un bambino.
(Fabrizio Caramagna)

Io voto per il gelsomino, il vento di maestrale, l’albatros, la saggezza della quercia.
Anche loro possono governare il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando gli essere umani si raggruppano, tendono a formare un triangolo a cui vertici si posizionano gli esseri superiori, mentre alla base sta la maggioranza.
Quando i saggi si raggruppano, formano un cerchio dove ognuno gode di pari posizione.
(Fabrizio Caramagna)

Un vecchio saggio diceva che ogni uomo ha a sua disposizione una certa quantità di felicità. La si può consumare a grosse dosi o a poco a poco, e cosi essere felice un po’ di meno ogni volta ma un po’ più a lungo.
Forse ci sono persone che hanno consumato tutta la loro felicità in un pomeriggio di giochi e adesso sono adulti e non hanno più tesori dentro di sé e invano cercano con gli occhi qualcosa che non c’è più.
(Fabrizio Caramagna)

I saggi sono troppo impegnati a governare se stessi per ambire a governare anche gli altri.
(Fabrizio Caramagna)

E’ un tormento guardare attraverso gli occhi della sensibilità. Si vedono cose che quasi nessuno nota. Molti diventano pazzi, altri iniziano a creare, pochi raggiungono la saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

La solidità, la consapevolezza, la sicurezza e la stabilità della saggezza.
Ma chi ce lo ridarà quel batticuore di quando eravamo giovani e ogni volta provavamo a superare confini ignoti?
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza che viene con la vecchiaia non è più utile. E’ una saggezza che serve a prendere congedo dal mondo, non a viverci.
(Fabrizio Caramagna)

Davanti ai semafori sembra che la saggezza delle generazioni si sia rovesciata. I giovani sono in attesa paziente del verde, mentre un uomo anziano con il bastone attraversa con il rosso.
(Fabrizio Caramagna)

Gli ingenui ammirano i furbi che invidiano gli intelligenti che ammirano i geni che apprezzano i saggi che amano gli ingenui.
(Fabrizio Caramagna)

Il gatto vive con discrezione in una realtà che è al di sopra della realtà. Il suo essere sospeso lo rende simile a certi saggi.
(Fabrizio Caramagna)

“Ci sveglieremo quando tutto sarà tornato alla normalità”, dissero i giganti saggi mentre si coricavano, non sapendo che sarebbero diventati montagne e che la normalità non sarebbe più tornata nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)

In un mondo di ignoranti e di delinquenti, accumulare saggezza serve poco a se stessi e – cosa ancor più grave – non interessa minimamente gli altri.
(Fabrizio Caramagna)

E’ la malinconia, ma anche la delusione, il desiderio, l’incredulità, il distacco, l’orgoglio, l’insoddisfazione.
E non è mai la saggezza.
Ma quando verrà la saggezza?
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza non è un obiettivo, un traguardo da raggiungere.
Ma un viaggio da intraprendere ogni giorno.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è un equazione con infinite incognite e la sua soluzione è la saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno è disposto a pagare per le parole di un saggio, ma molti sono disposti a pagare per quelle di un astrologo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando non sai cosa vuoi, e ti limiti a lasciare che le cose vogliano te.
Si chiama saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

Quello di ignorare i nemici è molto pericoloso. Intere popolazioni sono scomparse dalla faccia della terra per aver seguito un consiglio così saggio.
(Fabrizio Caramagna)

La saggezza che mi lascia sempre senza il fiato è la saggezza che mi parla di ciò che tutti dovremmo sapere ma che scegliamo di non fare.
(Fabrizio Caramagna)

Vivevano in due mondi opposti. Il modesto saggio si poneva ogni giorno nuove domande. Lo stolto arrogante non aveva mai dubbi.
(Fabrizio Caramagna)

– E cosa vuol dire essere un Uomo?
– Fondamentalmente vivere in ​​modo tale che un giorno l’aggettivo “saggio” ti si adatti perfettamente.
(Fabrizio Caramagna)

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