Frasi e aforismi sulla prigione e il carcere

Frasi e aforismi sulla prigione e il carcere, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla libertà, Frasi e aforismi sulle catene e Frasi e aforismi sulla schiavitù.

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Frasi e aforismi sulla prigione e il carcere

La vita delle persone sembra una continua fuga dalla stessa prigione ma in mille modi diversi.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra prigione è la capacità di amare il prossimo soltanto a parole.
(Fabrizio Caramagna)

Viviamo in prigioni senza sbarre e salutiamo allo specchio i nostri carcerieri.
(Fabrizio Caramagna)

In ognuno di noi convivono il carceriere e il prigioniero, a cui spesso è lo stesso carceriere che consegna le chiavi della cella: ma il prigioniero non di rado le rifiuta.
(Fabrizio Caramagna)

Travestiti da evasi, portiamo sempre con noi la prigione.
(Fabrizio Caramagna)

Le abitudini più collaudate finiscono per essere incorruttibili carcerieri.
(Fabrizio Caramagna)

In tutto ciò che dici “tuo” sei solamente un ospite, a volte un prigioniero, talora un assente.
(Fabrizio Caramagna)

Lui è stato molte cose, nessuna di queste interamente compiuta, e tutte le cose che è stato avevano una botola segreta per la fuga. Ma lui non ha mai avuto il coraggio di fuggire, bloccato dalla prigione delle sue abitudini.
(Fabrizio Caramagna)

Quando parlo con una persone sui social, mi sembra che siamo due prigionieri che si scambiano appunti dalle rispettive celle.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono quelli che trovano la propria libertà solo costruendo prigioni per gli altri. E’ una delle forme di libertà più disprezzabili.
(Fabrizio Caramagna)

Sovente, per nascondere le sbarre, si uccide la luce.
A negare la propria prigione, si finisce con il costruire una tomba.
(Fabrizio Caramagna)

Restiamo imprigionati dentro i nostri tentativi di evasione.
(Fabrizio Caramagna)

Noi siamo gli angeli custodi della nostra prigione.
(Fabrizio Caramagna)

Prigioniera in un corpo brutto, una donna bella invia segnali disperati per poter mostrarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Un prigioniero che sta in carcere da molto tempo raramente libera il suo carceriere.
(Fabrizio Caramagna)

La più grande punizione per chi è finito in carcere da innocente è scoprire che anche tutti gli altri carcerati affermano di essere innocenti.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno arriverà qualcuno che vedrà tutta questa polvere di stelle, ci scaverà dentro e troverà uno strato di “non fa niente” e poi sotto quello strato ci troverà un bambino rimasto imprigionato dal peso di tutti i suo sogni.
(Fabrizio Caramagna)

Quando sei in prigione, ogni porta contiene una risposta.
(Fabrizio Caramagna)

Spogliami.
Dagli abiti mentali, dalle cerniere dei luoghi comuni, dalle catene dei pregiudizi.
Spogliami da tutti ciò che mi imprigiona.
Da nudi, poi, faremo l’amore.
(Fabrizio Caramagna)

La fiducia apre la prigione della paura e libera cuore e intelletto. “Siete liberi adesso, potete amare se volete”, dice.
(Fabrizio Caramagna)

Condividere la vita di chi non si ama è un supplizio minore che di non condividere la vita di chi si ama. Perché si può evadere dalla presenza, ma non dall’assenza, prigione senza limiti.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è una prigione le cui sbarre sono le dita della morte.
(Fabrizio Caramagna)

Le religioni nascono tutte le volte che un uomo sente di essere prigioniero di se stesso e rinchiude nella sua persona uno schiavo da liberare.
(Fabrizio Caramagna)

Si può anche gettare la libertà in prigione. Essa sopravvive a qualsiasi avvocato e giudice.
(Fabrizio Caramagna)

La tortura è una scienza del dolore fisico e psichico del prigioniero, che ha perfezionato le sue tecniche nel corso dei secoli, esplorando ogni ambito del sadismo e della crudeltà.
(Fabrizio Caramagna)

La luce svela le cose per liberarle dalla prigione della materia.
(Fabrizio Caramagna)

Il dubbio è una prigione dove vengono gettati i desideri per farli soffrire
(Fabrizio Caramagna)

Nel groviglio di asfalto, cemento, polvere e lamiere della città, provo la sensazione di essere imprigionato in un mondo senza scampo, dove non resta nulla di spontaneo e luminoso. La pioggia scende in modo estenuante, il sole picchia ostile. Qualsiasi albero, qualsiasi forma di verde, mi sembra un essere incatenato che vorrebbe evadere e non sa come.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno nato libero ma poi presto catturato dallo spirito del “questo lo faccio”, “quest’altro lo faccio tra poco”, “quest’altro chissà”.
(Fabrizio Caramagna)

La chiocciola, arrotolata, prigioniera nell’orologio del tempo
(Fabrizio Caramagna)

La stampa, la scuola, la televisione si credono liberi. Ma a volte è la libertà del cortile di una prigione.
(Fabrizio Caramagna)

La mia solitudine è tale che vorrei dire al mio scheletro di uscire dal mio corpo e sedersi davanti a me per qualche chiacchiera confidenziale. Ma non mi fido. Del resto, come potrei fidarmi di qualcuno che ho tenuto prigioniero per così tanti anni sotto la mia pelle. E’ capace di scappare appena esce.
(Fabrizio Caramagna)

“La verità ti renderà libero”, ma prima devi capire di quale bugia sei prigioniero.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà come sarebbe stata la mia vita se non fossi rimasto imprigionato in questa.
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini sono imprigionati nel tempo, ma non nello spazio. Gli alberi sono imprigionati nello spazio, ma non nel tempo.
Un uomo può andare sulla luna, un albero può attraversare i secoli.
(Fabrizio Caramagna)

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