Frasi e aforismi sul lavoro

Il 1 maggio si celebra in molti paesi del mondo la Festa del Lavoro, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa.

Frasi e aforismi sul lavoro, il lavorare e i lavoratori, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul mestiere, Frasi e aforismi sul successo, Frasi e aforismi sul fallimento e Frasi e aforismi sui ricchi e la ricchezza.

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Frasi e aforismi sul lavoro e il lavorare

Non è che manchi il lavoro, è che ha assunto forme talmente strane che non riesci più a riconoscerlo.
(Fabrizio Caramagna)

In Italia il lavoro va così male che la gente deve trovare un secondo lavoro per potersi permettere di fare il primo.
(Fabrizio Caramagna)

Cari trecentomila neolaureati. Mi dispiace informarvi che i cinquanta posti di lavoro esistenti sono già occupati.
(Fabrizio Caramagna)

Aumenta il numero di persone che non sanno spiegarti in quattro parole che lavoro fanno.
O il linguaggio si sta impoverendo o il lavoro è sempre più complesso.
(Fabrizio Caramagna)

Invidio i nostri genitori che potevano spiegare che lavoro facevano con una parola sola.
(Fabrizio Caramagna)

Lavorare duro per ciò che ti piace si chiama passione. Lavorare duro per ciò che non ti piace si chiama stress.
(Fabrizio Caramagna)

In un lavoro che non ti piace, ci sono troppi doveri da digerire e nessuno da assaporare.
(Fabrizio Caramagna)

Nel mondo del lavoro ci sono offerte di impiego che sono offese di impiego.
(Fabrizio Caramagna)

7 giorni di lavoro consecutivo di 12 ore l’una. Ho preso il caffé. Sul fondo della tazzina, m’è apparso Marx che mi guardava ghignante e diceva: “Io te l’avevo detto”.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi, accanto al movimento operaio, sta nascendo un nuovo movimento: quello dei giovani sfruttati, sottopagati e poi licenziati, qualunque sia il lavoro che svolgono.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’anno 2385, il 1 maggio, si celebrava la Giornata del lavoratore: uno solo. Si chiamava Yin Mao. Circondato da robot e intelligenze artificiali, era l’unico che aveva un lavoro in tutto il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Il 1 maggio è la festa dei lavoratori e non del lavoro (che non c’è). E’ giorno di lotta e non di festa. Giorno per ricordare le vittime dello sfruttamento e i tanti martiri morti sul lavoro
(Fabrizio Caramagna)

In Italia oggi è festa del lavoro, anche di quei lavori che gli italiani non vogliono fare e lasciano fare agli immigrati, salvo poi lamentarsi perché li fanno gli immigrati.
(Fabrizio Caramagna)

Sul lavoro quelli pagati poco sistemano i danni e l’incompetenza di quelli pagati tanto.
(Fabrizio Caramagna)

Sul lavoro devi rendere più di quanto costi, e se ti guasti nessuno t’aggiusta: vieni subito sostituito.
(Fabrizio Caramagna)

Da lavoro “flessibile” a stipendio in “flessione” il passo è breve.
(Fabrizio Caramagna)

L’abbiamo chiamata “flessibilità” perché chiamarla “lavoro sottopagato con straordinari non retribuiti e licenziamenti facili” pareva brutto.
(Fabrizio Caramagna)

L’idea dei politici di “sedersi intorno a un tavolo per creare posti di lavoro” è più magica rispetto all’idea dell’uomo primitivo che prega per il ciclo delle piogge.
(Fabrizio Caramagna)

Al lavoro mi han chiesto se sapessi fare quella cosa ed io “si”, da quel giorno faccio una cosa in più gratis. Morale: dite che non sapete fare le cose.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo si fa sostituire dalle macchine per fare le macchine che non potrà comprare perchè ridotto senza lavoro dalle macchine. Speriamo che le macchine, impietosite, lo riassumano
(Fabrizio Caramagna)

Impariamo a distinguere tra volontariato e lavoro gratis e sfruttato. Volontariato si fa dove c’è bisogno di aiuto, per persone in difficoltà, che possono sdebitarsi solo con un sorriso e un abbraccio.
(Fabrizio Caramagna)

Ora si scrive “stage gratuito” perché “non pagato” suonerebbe troppo offensivo.
(Fabrizio Caramagna)

In politica come sul lavoro, l’imposizione della soluzione è la continuazione del problema.
(Fabrizio Caramagna)

Se il servizio militare dei greci e romani durava 30 o 40 anni, non vedo che cosa è cambiato in questa società fondata su un lavoro che dura l’equivalente.
(Fabrizio Caramagna)

A volte lavori 10 ore per spostare il tuo lavoro di un centimetro.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna lavorare molto per guadagnarsi il diritto di lavorare poco.
(Fabrizio Caramagna)

– Che lavoro fai? Io apro locali. E tu?
– Io apro prospettive.
(Fabrizio Caramagna)

– Che lavoro fai?
– Ho lalala-lavoOoratototohh ore col marte-tetete-Eello pneumatico e adesso To-tooorno a casa
(Fabrizio Caramagna)

Io lavoro presso l’ufficio ‘Bolle di sapone’ situato presso un pulviscolo di stelle ad oriente di Andromeda.
(Fabrizio Caramagna)

La mia ombra, per arrotondare, fa anche l’ombra di un angelo. Svolge un doppio lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Negli annunci di lavoro non si parla di dipendenti pigri, incompetenti e senza iniziativa. Come è che ne siamo circondati da ogni parte?
(Fabrizio Caramagna)

– Ho bisogno di un lavoro per il quale mi sia sufficiente la terza media
– L’unico che c’è è il posto di ministro ma è già occupato.
(Fabrizio Caramagna)

Il lavoro è una una scuola il cui apprendimento dura tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Quando ti chiedo che cosa fai nella vita, non voglio sapere che lavoro fai. Mi interessa sapere quanta bellezza hai vissuto, che cosa ti tiene sveglio la notte, che cosa ti fa sorridere quando nessuno ti guarda.
(Fabrizio Caramagna)

Io svolgo un lavoro che non mi vale alcuno stipendio, ma che qualcuno mi ha assegnato sin dalla mia più giovane età: vedere e sentire ogni cosa.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna svolgere un lavoro con la calma di chi vivrà mille anni e con la passione di chi morirà domani.
(Fabrizio Caramagna)

Hobby: se intrapreso in modo sistematico e con gratificazioni economiche, si chiama lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Felici quelli che sono fatti per quello che fanno. E’ la prima felicità in terra.
(Fabrizio Caramagna)

Hai notato quanto sono facili le cose al lavoro quando sono allineate con la tua missione e la tua vocazione?
(Fabrizio Caramagna)

Un bambino mi ha detto: “Io lavoro a giocare”. E’ un buon inizio perché lascia sperare che l’adulto giocherà a lavorare.
(Fabrizio Caramagna)

Che lavoro faccio? Tolgo macchie di conformismo dal cielo, erbacce di ovvietà dalle strade, vortici di grigio dai pregiudizi.
(Fabrizio Caramagna)

Lavora sempre.
La sua faccia è ormai un tutt’uno con la sua ventiquattrore…
(Fabrizio Caramagna)

Esistono due tipi di lavoro: quello che bisogna fare bene e quello che bisogna semplicemente fare. Ed è un errore cercare di fare bene il secondo. Verrebbe fuori un pessimo lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Rubare meriti, sottolineare errori, negare comprensione.
Ovvero le tre leggi del comportamento sul lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Questo paese richiede tre importanti competenze per ottenere dei successi in ambito lavorativo: la furbizia, l’opportunismo e il servilismo.
(Fabrizio Caramagna)

Non capisco la tolleranza con chi fa male il proprio lavoro: è un modo di togliere l’opportunità a un altro che lo fa bene.
(Fabrizio Caramagna)

Un lavoro estenuante ma non appassionante è il peggior lavoro del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

L’unica consolazione per chi è schiavo del lavoro è avere altri schiavi che lavorano per lui.
(Fabrizio Caramagna)

Quando lavori “freelance”, arriva un momento in cui fai delle cose talmente assurde e contradditorie che ti vergogni pure a inserirle nel curriculum.
(Fabrizio Caramagna)

Il nuovo motto è “Lavorare meno, precarizzare tutti”.
(Fabrizio Caramagna)

Un lavoratore lavora 5 giorni alla settimana. Un precario fa anche 5 lavori in un giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Puoi conoscere tutte le regole e le teorie del mondo, ma, alla fine, come combinarle per raggiungere un obiettivo non è solo questione di talento e duro lavoro. A volte conta anche la fortuna.
(Fabrizio Caramagna)

Il datore di lavoro prometteva al dipendente un bel avvenire, cosa che gli permetteva di farlo crepare di fame nel presente.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone lavorano molto bene in squadra, soprattutto quando si tratta di isolare chi non piace al capo.
(Fabrizio Caramagna)

Si preparò 25 anni per lavorare, si lamentò per 40 anni di lavorare, rimpianse durante tutta la sua pensione di non lavorare. Poi morì.
(Fabrizio Caramagna)

Vedi queste donne chiudere i computer, alzarsi dai sedili del treno e prepararsi per l’arrivo: hanno quasi tutte tratti determinati e decisi. Il lavoro e la carriera le hanno trasformate in maschi competitivi.
(Fabrizio Caramagna)

Al lavoro era un perfezionista. Gli costava un grande sforzo far finta di lavorare.
(Fabrizio Caramagna)

Non ho mai visto una persona furba lavorare il doppio. Però, sa sempre come essere il capo di chi lavora doppio.
(Fabrizio Caramagna)

Dobbiamo diffidare dai superiori che si mostrano troppo amichevoli durante un apprendistato di lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Spesso un’opportunità lavorativa è una maschera dietro cui si nasconde uno stage gratuito.
(Fabrizio Caramagna)

Sul lavoro devi essere sempre esuberante e pieno di energie, altrimenti rischi di diventare un esubero.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio lavoro: 5% creatività, 5% attesa, 90% modifiche decise da gente che non fa il mio lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Guardando le citazioni sul web, chi cita non fa nessuna differenza tra chi scrive bene e chi scrive male. Lo stesso vale per chi lavora bene e chi lavora male, chi agisce bene e chi agisce male. Manca la sensibilità per riconoscere le differenze. L’intenso, il profondo, l’efficace non vengono colti.
(Fabrizio Caramagna)

Scuola italiana. Si organizzano corsi accelerati di disoccupazione, di lavoro precario e sottopagato e di mancato rinnovo del contratto dopo mesi di sfruttamento lavorativo.
(Fabrizio Caramagna)

Il lavoro fa l’uomo. Fa l’uomo più dei genitori, più della terra dove è nato e cresciuto, forse persino più dei sogni che sogna.
(Fabrizio Caramagna)

Un lavoro dove l’utile non si distingue dal bello e dove è richiesta una lentezza, sovente raffinata, ha qualcosa in comune con l’arte.
(Fabrizio Caramagna)

Il duro lavoro e il compimento del proprio dovere eliminano quel senso di colpa che impedisce di incontrare la propria gioia.
(Fabrizio Caramagna)

Ma ci sarà qualcuno che di lavoro
trova il tempo per gli altri?
Che sa mettere le lancette in un modo
che, anche se non ha un solo momento per sé,
riesce a trovare attenzione e presenza per chi lo chiede?
(Fabrizio Caramagna)

Il telelavoro non è adatto a ogni tipo di mestiere. Per esempio, il manutentore delle strade ha distrutto oggi cinque computer a colpi di martello pneumatico.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è un’officina, ci lavoro da anni
e conosco i pezzi buoni e quelli difettosi,
i trucchi da applicare e quelli da evitare.
Solo che con gli anni ci sono sempre più guasti
e le soluzioni scarseggiano.
Provo a cercare il congegno giusto,
la leva per sollevare il problema,
ma da ogni parte c’è sempre più caos,
olio e macchie pesanti mi circondano
dove prima c’era la leggerezza.
(Fabrizio Caramagna)

Amori non rinnovabili.
Affetti a tempo determinato.
Amicizie a progetto.
Attenzioni a giorni alterni.
Anche i sentimenti sono diventati provvisori come il lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Non è vero che i bambini non lavorano.
I bambini sono tremendamente impegnati a diventare grandi.
E’ il lavoro più difficile della vita.
(Fabrizio Caramagna)

Il vero mistero della storia è perché alla fine tutti si rassegnino a lavorare per la felicità di pochi.
(Fabrizio Caramagna)

Il lavoro del dipendente è più fatto di ciò che non dice al suo superiore che di ciò che dice. Bisogna tacere e tacere…
Il suo lavoro non è altro che il lavoro del tacere.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone che fanno in cinque minuti quello che altri fanno in una vita intera. E meno che lo fanno. Si chiama ‘divisione del lavoro’. Da un lato chi lavora, dall’altra i parassiti, i raccomandati, i leccapiedi.
(Fabrizio Caramagna)

La domenica lavora chi ha troppi soldi o chi ne ha troppo pochi.
(Fabrizio Caramagna)

Chi governa si trova di fronte a due tipi di modelli economici: investire miliardi (di tutti) per pagare meglio chi lavora, spendere miliardi (di tutti) per pagare chi non lavora.
Purtroppo in Italia si sceglie spesso la seconda strada.
(Fabrizio Caramagna)

Sul lavoro il pigro lavora la metà e con il doppio dello sforzo.
(Fabrizio Caramagna)

Il week-end è giusto che sia di due giorni. Se fosse di tre o quattro giorni, uno poi torna nervosissimo al lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

L’inferno deve essere simile a una sala da pranzo aziendale che ascolta migliaia di lavoratori senza coscienza di classe che parlano di politica.
(Fabrizio Caramagna)

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Frasi e aforismi sulla condizione lavorativa

Gli operai non hanno più la coscienza di essere operai. Hanno la coscienza della classe medio alta. E quindi non cercano di ottenere migliori condizioni lavorative, ma di ottenere l’ultimo modello di iphone.
(Fabrizio Caramagna)

Lo stupido paradosso di credere che caricare di oneri e regole chi dà lavoro migliori la condizione di chi lavora.
(Fabrizio Caramagna)

Gli orchi torneranno nelle favole quando miglioreranno le condizioni lavorative.
(Fabrizio Caramagna)

Morfeo andò da Zeus a lamentarsi delle sue condizioni lavorative. L’ambiente di lavoro è difficile: c’è aria viziata nella stanza, chi dorme russa e scoreggia, i sogni non sono più quelli di una volta e poi c’è quella sveglià lì, che è davvero fastidiosa.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi festa dei lavoratori, concerti dappertutto. Alla festa dei musicisti, mi piacerebbe vedere lavoratori dappertutto.
(Fabrizio Caramagna)

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoretto.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 10 frasi preferite sul lavoro, di autori celebri e famosi

Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
(Thomas Carlyle)

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita
(Confucio)

Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice.
(Umberto Saba)

La vita ha due doni preziosi: la bellezza e la verità. La prima l’ho trovata nel cuore di chi ama e la seconda nella mano di chi lavora.
(Khalil Gibran)

Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo.
(Adriano Olivetti)

L’amore e il lavoro sono per le persone ciò che l’acqua e il sole sono per le piante.
(Jonathan Haidt)

Chiesero un giorno a Sigmund Freud di sintetizzare la sua “ricetta” per difendere l’uomo dai mali oscuri che affiorano dal profondo. “Lieben und arbeiten”, “amare e lavorare” fu la risposta del fondatore della psicoanalisi.
(Vittorio Messori)

Il lavoro non mi piace – non piace a nessuno – ma mi piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà – per se stessi, non per gli altri – ciò che nessun altro potrà mai conoscere.
(Joseph Conrad)

In fin dei conti il lavoro è ancora il mezzo migliore di far passare la vita.
(Gustave Flaubert)

L’Italia è una Repubblica fondata sullo stage.
(Beppe Severgnini)

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