Frasi e aforismi sul peccato e il peccare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul piacere, Frasi e aforismi sulla virtù e Frasi e aforismi sul vizio.
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Frasi e aforismi sul peccato
Lei ha un profumo diverso, di quelli che ti salgono dal naso alla mente, e poi dalla mente ti portano nel mondo della luna, delle ombre e del peccato.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore è una virtù che trova la sua forza nel peccato.
(Fabrizio Caramagna)
Per i nostri peccati dovremmo chiedere la soluzione, non l’assoluzione.
(Fabrizio Caramagna)
L’affascinante ambiguità del peccato.
Nello stesso tempo disobbedienza e obbedienza a se stessi.
(Fabrizio Caramagna)
I peccati sono paure che ce l’hanno fatta.
(Fabrizio Caramagna)
Vestiamo questa voglia di rosso e lasciamola camminare sull’orizzonte dei peccati.
(Fabrizio Caramagna)
Tentazioni innominabili scalano il mio corpo fino alla vetta, è difficile dire loro di no e non peccare.
(Fabrizio Caramagna)
La strada per l’inferno è piena di scorciatoie. E ha un’ampia varietà di deliziosi peccati.
(Fabrizio Caramagna)
Un rossetto deciso sul viso di una bella donna mi fa pensare a tutti i peccati che sarebbe un peccato non commettere.
(Fabrizio Caramagna)
Lei era una peccatrice. E’ stata urlo, gemito e silenzio in molte bocche.
(Fabrizio Caramagna)
Il peccato ama perdere la battaglia contro i propri vizi.
(Fabrizio Caramagna)
Non dovevamo andare oltre. Non era previsto e non era neanche permesso.
Ma era come se un vento misterioso ci avesse chiesto di salire sulla sua schiena e ci avesse dato un passaggio verso il proibito.
(Fabrizio Caramagna)
Ci vediamo stasera?
Tu porta il peccato, io ci metto la colpa.
(Fabrizio Caramagna)
E può essere il peccato più mortale di tutti, l’ora più proibita o il luogo più maledetto, ma è la parte di te che finalmente vive.
(Fabrizio Caramagna)
Pecchiamoci più tardi.
(Fabrizio Caramagna)
Un teologo scrisse un atlante del corpo dove segnalava i luoghi in cui baci avevano una diversa gravità morale, mettendo in guardia contro certi peccati.
(Fabrizio Caramagna)
Limitare i peccati capitali al numero di sette è indice di scarsa comprensione delle perversioni umane.
(Fabrizio Caramagna)
I sette peccati capitali del web:
Superbia: Tik Tok
Gola: Instagram
Avarizia: Ebay
Ira: Twitter
Lussuria: Tinder
Accidia: Netflix
Invidia: Facebook
(Fabrizio Caramagna)
Il leccapiedi servile, l’arrogante, l’egoista, il parassita, l’aggressivo, il despota e lo sbruffone rappresentano i miei nuovi sette peccati capitali.
(Fabrizio Caramagna)
Il più delle volte facciamo il male perché non decidiamo mai di opporci a esso:
la maggior parte dei nostri peccati sono peccati di omissione
(Fabrizio Caramagna)
La rinuncia è uno dei peccati capitali del consumismo.
(Fabrizio Caramagna)
Eppure devono esserci creature che hanno commesso peccati più originali di Adamo ed Eva e hanno ottenuto di restare nel giardino dell’Eden.
(Fabrizio Caramagna)
Resistere al peccato solo in attesa di uno ancora più grande.
(Fabrizio Caramagna)
Fare di necessità virtù. Ma più spesso fare di necessità peccato.
(Fabrizio Caramagna)
Del peccato amo l’odore della tua pelle prima che s’impregni della mia. E tutte le sue conseguenze.
(Fabrizio Caramagna)
La tua pelle sa di miele e cannella e colline carezzate dal sole.
Ma se mi avvicino al tuo collo sento un profumo particolare. Sa di strade nascoste, foreste selvagge e oscuri peccati.
(Fabrizio Caramagna)
Ti sei messa in ginocchio a portare la guerra tra le mie gambe,
E a declamare con le tue labbra poesie peccaminose che mi portano all’inferno e al paradiso allo stesso tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Lei mi disse: “Ho fatto un patto con il diavolo. Lui mi insegna a peccare e io gli insegno a baciare”.
(Fabrizio Caramagna)
Provare a resistere al peccato e altri modi di perdere tempo inutilmente.
(Fabrizio Caramagna)
A volte la virtù non governa il vizio, diventa solo suo complice nel peccato, rendendolo più raffinato.
(Fabrizio Caramagna)
In certe notti ti trovi al centro dell’ebrezza e nel nocciolo peccaminoso delle cose.
(Fabrizio Caramagna)
Il piacere e il peccato, quando si guardano negli occhi, si riconoscono e si abbracciano.
(Fabrizio Caramagna)
Nell’esame di coscienza che ci facciamo ogni notte, ci confessiamo molte più idiozie che peccati.
(Fabrizio Caramagna)
A volte i miei peccati sono così candidi che sembrano fiori che crescono nel giardino della morale.
(Fabrizio Caramagna)
Si prova brivido nel peccare. E uno maggiore nel pentirsi.
(Fabrizio Caramagna)
Sentire troppo, fidarsi troppo, amare tanto, odiare tanto, perdonare tutto, non dimenticare nulla, sognare sempre. I peccati mortali degli intensi.
(Fabrizio Caramagna)
Il colpevole che sconta la sua pena merita il nostro rispetto.
Perché nessun fallimento e nessun peccato ci sono davvero estranei.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che inventano dei peccati al confessionale per rendersi interessanti sono gli stessi che simulano i loro scandali in pubblico per attirare l’attenzione su di sé.
(Fabrizio Caramagna)
Ho sempre pensato che la codardia dovrebbe sostituire la lussuria come peccato capitale, ma anche l’ingratitudine se la gioca.
(Fabrizio Caramagna)
Più peccato di qualsiasi altro dei sette peccati capitali è non lasciare che accada qualcosa di sorprendente a causa dell’orgoglio.
(Fabrizio Caramagna)
Il più grande peccato?
Rispedire la gentilezza al mittente, tra spifferi freddi di indifferenza.
(Fabrizio Caramagna)
Un peccato davvero imperdonabile è rinunciare all’intelligenza.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono bigotti che passano così tanto tempo a confessare i loro peccati che ci si domanda dove trovino il tempo per commetterli.
(Fabrizio Caramagna)
Sto cercando un ottavo peccato capitale, che gli altri sette mi sembrano logori e già visti.
(Fabrizio Caramagna)
Il vero peccato originale dell’Eden, un peccato d’amore, è che Adamo ed Eva non si sono scelti.
(Fabrizio Caramagna)
Il Giorno del Giudizio chiederò la pena più alta per i peccati che non ho mai commesso insieme a te.
(Fabrizio Caramagna)
Gli anticonformisti. Come la riva che decide di seguire la nave che si allontana; la cascata che si trattiene per un attimo in aria prima di cascare; l’angelo che commette il suo primo peccato mortale.
(Fabrizio Caramagna)
Chi è senza peccato andrà in Paradiso dopo una vita d’inferno.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei essere la capitale di tutti i tuoi sette capitali.
(Fabrizio Caramagna)