Frasi e aforismi sulla campagna, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul paesaggio, Frasi e aforismi sulla natura, Frasi e aforismi sugli animali e Frasi e aforismi sulla città.
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Frasi e aforismi sulla campagna
Chi fruga nel cuore del contadino, troverà strade di campagna, fienili pieni di luce e di stupore e la speranza del seme nella terra. Non troverà mai disperazione.
(Fabrizio Caramagna)
In campagna, anche quando non succede niente, ci sono la signora di vedetta dal balcone, il ciclista che passa in mezzo ai campi di grano, il contadino che seleziona i semi che seminerà domani.
È la vita che procede a passi piccoli e ordinari
(Fabrizio Caramagna)
Quante distrazioni in campagna. I concerti dei cani quando passa qualcuno, il riverbero del sole sulle finestre, lo sbuffo di una mietitrice, il fischio lontano di un treno, il vento che ti accarezza il collo e si insinua tra i capelli caldi di sole, un merlo che ti fissa curioso e poi vola via, un albero che si prepara a mettere i frutti.
(Fabrizio Caramagna)
In campagna capitano quelle mattina radiose di verde smeraldo dei prati umidi, di azzurri luminosi del cielo e d’aria mite che accoglie le filastrocche canore dal bosco. Ci sono anche gli gnomi che cantano.
(Fabrizio Caramagna)
Nella campagna di notte non è come in città. Le stelle si avvicinano al mondo e la loro luce più viva e brillante è come una dichiarazione d’amore agli alberi, ai campi coltivati e alle fattorie.
(Fabrizio Caramagna)
A fare la campagna solo il suono del campanile nella sera, il trattore che torna a casa dopo il lavoro, il volo leggero delle rondini, le case che piano piano si illuminano nascondendo conversazioni personali e desideri intimi, il cane che abbia alla luna.
(Fabrizio Caramagna)
Sono nato in una cascina, le porte non avevano chiavi, ma una semplice catena, il gelo passava come lieve alito attraverso le finestre, i terreni custodivano la neve fino a febbraio. Nelle sere d’estate, se uscivi all’aperto, sentivi i grilli dialogare con le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
La campagna. I richiami delle mucche dalla stalla, poche auto che sanno la strada a memoria, la madonnina che veglia sui campi e le formule magiche che esegue un gatto prima di saltare sopra un muro alto.
(Fabrizio Caramagna)
Senti come suona bene il cancello che si chiude, il fruscio dei passi sulle scale, l’aria della sera che odora di campagna, il rumore di fondo dei grilli, la notte che si fa buia e mette in scena il suo rituale.
(Fabrizio Caramagna)
Fai di me un prato. Con tanta luce.
E poi aggiungici un cielo, come vuoi tu.
E’ lì che io ti aspetterò.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni filo d’erba sembra contenere una biblioteca dedicata alla meraviglia, al silenzio e alla bontà.
(Fabrizio Caramagna)
In campagna, date un nome agli alberi, carezzate le foglie, riempite gli occhi di cielo, ascoltate i discorsi del prato, fate piccoli passi, fermatevi a meravigliarvi, sorridete, lasciate scivolare via tutto ciò che è pesante.
(Fabrizio Caramagna)
Di una casa di campagna, di angoli bui, di grilli e fate che vegliavano il mio sonno di bimbo.
E poi la luce e il sorriso dei miei nonni.
(Fabrizio Caramagna)
Nella nera oscurità a malapena si distinguono i confini della campagna. La notte ha mescolato bordi, forme e imperfezioni.
(Fabrizio Caramagna)
La voce di un cancello arrugginito. Un grande cortile.
Le finestre di una casa accese come occhi nel buio
La campagna è il luogo in cui ti senti scorrere addosso l’infanzia.
(Fabrizio Caramagna)
La campagna toscana. Puro incanto, colori nitidi e contorni netti. E da qualche parte un borgo sulle colline che ti fa brillare gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)
All’estate chiedo
alberi gonfi di frutta e campagne dorate,
il mare azzurro e terrazze luminose,
la tregua di ogni paura e inquietudine,
un granello di allegria, una vibrazione di possibile.
(Fabrizio Caramagna)
Non ci vorrebbe un picnic in piena campagna, oggi? Tovaglietta a quadri, cestino della merenda, pane fresco, vino, formaggi e marmellate fatte in casa, e te che mi guardi.
(Fabrizio Caramagna)
La coda della mucca che si muove qui e là è il pendolo che segna il tempo della campagna.
(Fabrizio Caramagna)
Abituato a dormire tutta la vita con il rumore del traffico, si ritirò in una casetta di campagna a riposare accanto a una cascata.
(Fabrizio Caramagna)
Il prete, il sindaco, l’insegnante. Sono ancora adesso le figure più importanti in un paese piccolo e contadino.
(Fabrizio Caramagna)
L’estuario del fiume: quel momento in cui l’acqua non ha più il suo odore di erba e di campagna, ma il soffio selvaggio della salsedine e della vita del mare.
(Fabrizio Caramagna)
Inverno in campagna. Nell’aria c’è un sentore di fumo e di terra, il gracchiare stizzito dei corvi sopra i campi, i richiami dei cani da dietro i cancelli delle ville, i rumori attutiti della città in lontananza, la foschia che nasconde l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)