L’aforisma, che tutto definisce, non ama farsi definire.
Nel sistema binario 0 e 1 utlizzato dall’informatica, l’aforisma è il numero colorato che manda in tilt la logica, nell’alfabeto di 24 lettere l’aforisma è la 25esima lettera che ci mostra qualcosa di inaspettato rispetto ai nostri schemi mentali.
L’aforisma sull’aforisma è un aforisma al quadrato, uno sforzo titanico di inquadrare una particella che sfugge all’osservazione. Quasi ogni autore di aforismi ha provato a dare la sua definizione di aforisma, come un novello Sisifo che ogni volta viene respinto da ciò che è indefinibile.
Presento una raccolta di Frasi e aforismi sull’aforisma, scritti da Fabrizio Caramagna. In appendice il lettore troverà la più ampia raccolta al mondo di aforismi sull’aforisma, scritti da scrittori di aforismi di ogni epoca.
Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla poesia, Frasi e aforismi sulla letteratura e Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura.
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Frasi e aforismi sull’aforisma
Il racconto, per quanto lungo sia, è limitato. L’aforisma, per quanto breve sia, è infinito.
(Fabrizio Caramagna)
In un aforisma, otto parole è un numero che si approssima all’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Un aforisma mostra con poche parole una verità che altrimenti richiederebbe pagine e pagine per essere esposta.
(Fabrizio Caramagna)
Colui che non sa che nell’aforisma una sola parola può cambiare tutto, non sa una sola parola dell’aforisma.
(Fabrizio Caramagna)
Lo scrittore di aforismi è uno che la sa lunga e riesce a farla breve.
(Fabrizio Caramagna)
Mentre scrivo, i miei pensieri, come pinze, si inclinano sul vaso della pagina e tagliano tutte le parole inutili e secche.
(Fabrizio Caramagna)
Se non riesci a spiegarlo in meno di venti parole, significa che non l’hai capito neppure tu.
(Fabrizio Caramagna)
Un vero scrittore deve imparare a trasformare dieci pagine in una e dieci righe in una. Sembra facile ma non lo è. A volte è più semplice trasformare l’acqua in vino.
(Fabrizio Caramagna)
Il sogno segreto di ogni aforisma è racchiudere il Tutto. Ma a partire dalla prima parola, ogni scelta è arbitraria. Ogni verita è parziale, ogni conclusione inconcludente. E allora si riscrive all’infinito l’aforisma alla ricerca di questo Tutto, che ogni volta sfugge.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è una rete gettata nell’oceano delle parole. La verità che riporta in superficie non è che un frammento, un riflesso, una goccia della verità totale.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma non è una verità tra le altre verità. Piuttosto, esso ama mettere un punto interrogativo contro tutte le verità.
(Fabrizio Caramagna)
La sottigliezza dell’aforisma. Nessun genere letterario è più sottile nelle sue sfumature di pensiero: “Il denaro non ci fornisce amici, ma nemici di migliore qualità” scrive in un aforisma Noel Coward.
(Fabrizio Caramagna)
Il romanziere è una persona maleducata che pretende che i suoi interlocutori siano disposti ad ascoltarlo per giorni.
L’aforista è molto più gentile. Chiede solo pochi secondi di pazienza al suo interlocutore.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere un aforisma è l’arte di dipingere una miniatura su un chicco di riso.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è un frammento che ha nostalgia dell’unità perduta e cerca di riconnettersi al tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aforismi sono come i messaggi in bottiglia. Possono viaggiare negli oceani senza mai arenarsi su spiagge abitate. Oppure possono arrivare in quello strano posto che è la sensibilità. E quando qualcuno apre la bottiglia, sorride, pensa, soffre e si emoziona.
(Fabrizio Caramagna)
Un buon aforisma è capace di cancellare qualcosa che già sapevi e di riscriverlo dentro di te, con parole più profonde e luminose.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma ha tre tombe: una per l’editore che lo ignora, una per il critico che non lo legge e una per il lettore che lo cita male.
(Fabrizio Caramagna)
Dio ha creato il mondo da una parola. L’aforista ha un’ambizione contraria: ridurre il mondo a una parola.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma deve avere lo scatto della gazzella, la meraviglia dell’unicorno e il fuoco folgorante del drago.
(Fabrizio Caramagna)
Il romanzo suppone un filo, l’aforisma uno spillo.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: entra dentro la verità per dire che si trova altrove.
(Fabrizio Caramagna)
La verità di un aforisma va al suo funerale nell’aforisma successivo.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforista: armato di un tagliacarte invisibile assassina le parole di troppo.
(Fabrizio Caramagna)
Il pre-aforisma: un diamante grezzo a cui bisogna far perdere peso.
(Fabrizio Caramagna)
Sbarazzatosi di una virgola inutile, un aforisma può diventare un’opera d’arte.
(Fabrizio Caramagna)
Nell’aforisma la virgola è un accessorio importante, come lo spazio bianco.
(Fabrizio Caramagna)
In un aforisma non riuscito non è l’incipit che protesta, ma il finale.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: sei parole per dire chi sei.
(Fabrizio Caramagna)
Una linea sottile divide questo aforisma da quello sotto.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni aforisma è una sommossa riuscita nello schema fisso della lingua.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma deve ubriacarsi di paradossi perché il senso stia in piedi.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: un bigliettino del metrò che viene timbrato dentro l’obliteratrice della meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma vive insieme ai suoi proverbi illegittimi, dove è il cavolo che mangia la capra.
(Fabrizio Caramagna)
Per ogni cosa scritta da un aforista, c’è un co-autore che da qualche parte ne ha scritta una contraria.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforista è vedovo della verità: il solo stato civile che gli permette di risposarla ogni volta.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma ama costruire storie alternative. “L’autunno è una primavera dove ogni foglia è un fiore” scrive Camus.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma non respira bene che bucando il velo delle cose.
(Fabrizio Caramagna)
In un aforisma anche le consonanti più rotonde devono pungere come uno spillo.
(Fabrizio Caramagna)
Nel lavaggio dell’aforisma, le parole si restringono, i doppi sensi si allargano.
(Fabrizio Caramagna)
Prima di scrivere, l’aforista capovolge tutte le lettere dell’alfabeto.
(Fabrizio Caramagna)
L’editore pubblica un libro di aforismi, l’editoria lo sopprime.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è velenoso? Tranquillizzatevi, dentro ogni aforisma c’è l’antidoto.
(Fabrizio Caramagna)
La riga dell’aforisma: come la colonna di uno stilita, ma in orizzontale.
(Fabrizio Caramagna)
Il poeta inventa l’in-inventabile. L’aforisma ironizza l’in-ironizzabile.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma perfetto è la parola di un vecchio saggio filtrata dagli occhi pieni di stupore di un bambino.
(Fabrizio Caramagna)
Calliope, la musa della poesia epica, legge gli aforismi di nascosto.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è solo una mollica di pane sul tavolo della verità, una briciola del linguaggio, eppure quanto nutrimento riesce a dare.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: un colpo di dadi sul bianco della pagina.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: senza di me si pensa nel sé del lettore.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è breve ma non modesto.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: l’implosione delle parole, l’esplosione del senso.
(Fabrizio Caramagna)
Il dono del fulmine dell’aforisma nel centrare con poche sillabe un senso.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è la scarnificazione della parola per arrivare all’ossatura del pensiero.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è il granello di sale rimasto dopo l’evaporazione dell’oceano.
(Fabrizio Caramagna)
Il termine frammento sembra indicare che ci è rimasto solo un pezzo di un’opera perduta quando invece si tratta del germe di un’opera possibile.
(Fabrizio Caramagna)
In un’epoca di megalomania e di spreco, la brevità dell’aforisma ci insegna a farci più piccoli, a dosare le parole, a essere consapevoli dei limiti
(Fabrizio Caramagna)
In un aforisma lo spostamento di una virgola è più eversivo di una rivoluzione.
(Fabrizio Caramagna)
In un aforisma, anche un timido trattino può far la parte di un fiume in piena.
(Fabrizio Caramagna)
Per scrivere un aforisma di dieci parole devo prendere qualcosa come almeno cento decisioni.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforista è come il coltivatore di gelso: dalla leggerezza del filo di seta misura il peso del suo patrimonio.
(Fabrizio Caramagna)
L’occhio legge il romanzo, il battito di ciglia legge gli aforismi.
(Fabrizio Caramagna)
Per un narratore, un aforisma è solo una promessa di ciò che sappiamo pensare, parlare e scrivere, nient’altro che una promessa. Non concepirà mai che un pensiero può stare dentro così poche parole.
(Fabrizio Caramagna)
Chi scrive aforismi non cerca la massa di parole. Ma il peso specifico.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è una frase con meno calorie.
(Fabrizio Caramagna)
Nella creazione di un aforisma, migliaia di pensieri sono occupati a crearne uno.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma. La verità con le gambe all’aria.
(Fabrizio Caramagna)
Bisogna iniziare un aforisma in posizione eretta. Per poi concluderlo con una capriola.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma non ha la pretesa di essere scientifico, anche se a volte può dare uno schiaffo in faccia a una teoria scientifica.
(Fabrizio Caramagna)
Quando una macchina da scrivere (che scrive aforismi) si innamora di una macchina da scrivere (che scrive poesie) nasce un poesisma.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere aforismi significa condurre le parole contromano, lasciandole sovente in divieto di sosta.
(Fabrizio Caramagna)
Un aforisma folgorante può bruciare un intero trattato.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma tende tutti gli elastici dei paradossi.
(Fabrizio Caramagna)
La riga dritta dell’aforisma mette di traverso il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
In un aforisma pensare è un attentato contro ciò che abitualmente si intende per pensare.
(Fabrizio Caramagna)
Un aforisma è in pericolo se il pericolo abbandona l’aforisma.
(Fabrizio Caramagna)
Dire troppo e dirlo in modo banale: i miei due spaventapasseri.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono aforisti a cui bisogna almeno riconoscere un merito: riescono a scrivere aforismi così banali che neppure la banalità riuscirebbe a far meglio.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è il mancato appuntamento con l’ovvio e l’incontro segreto con la meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è l’infinitamente piccolo, ma basta una virgola di troppo a renderlo obeso.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere un buon aforisma è difficile, ma è molto più facile che scrivere un aforisma necessario.
(Fabrizio Caramagna)
La differenza tra un buon aforisma e uno mediocre, per quanto abissale, è minima. Come tra il vincitore dei 100 metri piani e i restanti corridori.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma: si scrive con le forbici, si legge con le pinze.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è usare più verità del necessario e meno parole del dovuto.
(Fabrizio Caramagna)
Rispetto ad altri generi letterari, in un aforisma la maggior parte delle correzioni si risolvono in cancellazioni
(Fabrizio Caramagna)
Il nido dell’aforisma si fa togliendo rami, non aggiungendoli.
(Fabrizio Caramagna)
Sarei capace di complicare tutta la mia vita pur di semplificare un aforisma.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è una piccola nota in fondo alla pagina, ma sa che tutte le pagine del libro non fanno altro che rinviare a questa nota.
(Fabrizio Caramagna)
Un romanzo si può ridurre a una massima. Noi viviamo di aforismi senza saperlo.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma compensa in altezza ciò che gli manca in lunghezza.
(Fabrizio Caramagna)
La brevità viene sempre fuori nel lungo periodo.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è una pietra preziosa che fa dimenticare che è solo un frammento.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma ha poco pubblico. Alcuni aforismi sono sassi lanciati da dietro un albero, contro il vetro di una finestra, per vedere se il Destino fa capolino e dice “Dai, vieni su, meriti di meglio che tutta questa indifferenza…”. Ma il Destino non appare mai.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma rimbalza sull’acqua come una pietra,
arriva anche a nove, dieci saltelli di parole.
Poi, dopo aver illuminato con il suo sfolgorio la quieta superficie,
torna nel buio, nella profondità da cui è venuto.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere aforismi è prendere dei vocaboli, ordinarli secondo una simmetria, dar loro un tessuto e una trama. Che sia della taglia più piccola, possibilmente.
(Fabrizio Caramagna)
Quando scrivi, non sai mai come finirà un aforisma. Magari volevi conquistare le Indie e finisci per raggiungere l’America.
(Fabrizio Caramagna)
Il mio aforisma ha senso, ma dentro un giardino di citazioni non ha quel senso.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è un uccello che vola di proverbio in proverbio alla ricerca del primo proverbio del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è una moneta caduta da una tasca di Dio.
(Fabrizio Caramagna)
Due parole malamente unite in un aforisma fanno male come due vertebre schiacciate.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere un buon aforisma comporta l’immediata eliminazione di quei due o tre aforismi che fino a quel momento parevano degni di lettura.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere aforismi è più mettere le parole alla porta che accoglierle.
(Fabrizio Caramagna)
Saper scrivere è osare proscrivere le parole e le immagini inutili. Lo stile è ricco di ciò che elimina.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma non ha bisogno di un personaggio e di una trama. E spesso non ha bisogno di un autore. Infatti va in giro in forma anonima.
(Fabrizio Caramagna)
Un’antologia di aforismi non sarà mai perfetta. Mancherà sempre il capolavoro che nessuno ha notato e ci saranno testi mediocri che per inerzia tutti conoscono.
(Fabrizio Caramagna)
L’autentica sfida dell’aforista è far capire che per scrivere poche parole occorrono mesi.
(Fabrizio Caramagna)
Passata un’ora, un aforisma è un’altra cosa: poco o nulla rispetto al momento della creazione, quando nella sua euforia magica prometteva di essere un capolavoro. Il bravo aforista lo sa, e ci lavora sopra con modifiche, aggiunte e cancellazioni.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma è un signore molto occupato, poiché ci sono aforisti dappertutto che scrivono frasi spesso banali. Bisogna aspettarlo, non gridargli addosso o strattonarlo. Non è questione di ispirazione improvvisa, ma di lunghe letture, di allenamento al respiro breve, di ascolto della propria voce interiore, di innumerevoli cancellature e correzioni, di pazienza, meditazione e introspezione. Quando si trova il proprio respiro e il proprio stile, il signore molto occupato arriva.
(Fabrizio Caramagna)
Osservando la sua brevità, i lettori pensano che l’aforisma passi veloce dall’embrione al pulcino senza che l’uovo venga covato.
Ma solo chi scrive aforismi conosce i progressi segreti della lentezza, e sa che ci sono frasi che per nascere richiedono mesi e mesi di covata.
(Fabrizio Caramagna)
Anche nei cattivi libri di aforismi, e soprattutto nei peggiori, c’è sempre un buon aforisma a cui aggrapparsi per non affogare nella banalità. Da quello dovrebbe ripartire l’autore inesperto per migliorare la sua scrittura. Invece costui preferisce difendere e attaccarsi agli altri aforismi, pietre pesanti e ciottoli spigolosi che lo tirano giù nel vortice della mediocrità.
(Fabrizio Caramagna)
Beati gli aforisti di altri tempi. Faticavano la metà e l’applauso era garantito quando scrivevano aforismi come “La fortuna aiuta gli audaci” o “Se vuoi essere amato, ama”.
(Fabrizio Caramagna)
Il meraviglioso gioco della scrittura di un aforisma. Buttare come dadi sul tavolo parole come nebbia, vuoto, lontananza, ferita e carnefice, e dalla loro combinazione far nascere qualcosa di magico.
(Fabrizio Caramagna)
I dadaisti lanciavano le parole come chi tira i dadi, lasciando ogni senso, ogni valore alle traiettorie irregolari del caso. A volte, nello scrivere un aforisma, mi sento un dadaista anche io.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforista sa che ogni proverbio su Dio ha almeno cento angeli dissidenti.
(Fabrizio Caramagna)
Il romanzo si prende troppo tempo. La poesia arriva sempre prima o sempre dopo. Solo l’aforisma conosce la precisione della puntualità.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aforismi sono il monoteismo della letteratura. Si può scrivere un libro fatto di una sola frase.
(Fabrizio Caramagna)
La soddisfazione dell’aforista di rendere sufficiente la metà delle parole necessarie.
(Fabrizio Caramagna)
Quello che scrivo è come un bonsai di quello che avrei voluto scrivere. Ma in questo bonsai c’è molta più intensità e concentrazione di tutta la foresta di pensieri che si affollavano nella mia mente.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma ha fatto emergere lo scrittore bonsai che era dentro di me.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforisma definisce, la poesia resta sempre in sospeso.
(Fabrizio Caramagna)
Che l’aforisma serva da alibi a quelli che non sanno scrivere cose più lunghe, lo dicono quelli che, per timore reverenziale, non osano scrivere frasi brevi.
(Fabrizio Caramagna)
La sintesi esige un sacrificio di forma, non di contenuto.
(Fabrizio Caramagna)
Le scrivi di giorno e sono massime, le rileggi di notte e sono minime.
(Fabrizio Caramagna)
Il poeta sogna di far giungere la parola a un livello tale di perfezione da fargli perdere per sempre il suo senso. L’aforista sogna di far giungere il senso a un livello tale di perfezione da fargli perdere per sempre la parola.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni risposta è la sottrazione di una lettera a una frase misteriosa e lunghissima. Chissà quante sottrazioni restano ancora da fare perché la frase si semplifichi e appaia davanti a noi la rivelazione.
(Fabrizio Caramagna)
Sedotti dallo splendore dei frutti non pensiamo mai a quella zolla di terra umile, oscura, lontana da ogni sguardo, da cui provengono questi frutti. Così, molti di quelli che citano frasi e aforismi non si chiedono mai chi è l’autore che li scrive.
(Fabrizio Caramagna)
I miei eroi segreti sono quelle persone anonime che hanno inventato proverbi e barzellette. Li considero grandi benefattori dell’umanità.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aforismi sono i coriandoli della letteratura. Li si butta in aria per cinque minuti di saggezza e ironia, e poi cadono in terra e vengono dimenticati.
(Fabrizio Caramagna)
A furia di citare gli autori senza leggere i libri, presto Brecht sarà conosciuto soltanto come quello del “ci eravamo seduti dalla parte del torto”.
(Fabrizio Caramagna)
Non amo il veleno di quegli aforismi che portano alla paralisi delle emozioni.
(Fabrizio Caramagna)
Se usassi un po’ più di sarcasmo e veleno, potrei scrivere aforismi migliori, ma non sarebbero più miei.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aforisti ironici e sarcastici cercano la brevità del fulmine, gli aforisti poetici la brevità della foglia che cade.
(Fabrizio Caramagna)
Breve è ciò che rivela un respiro lungo.
Corto è ciò che rivela un respiro affannato.
(Fabrizio Caramagna)
I miei aforismi arrivano da un prato di margherite e si mostrano come dei lampi. Sono un regalo dell’invisibile al visibile. Se li cerco, li perdo. Se li chiamo, si nascondono. Loro semplicemente arrivano, e io li accolgo.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è nessuna morale nei miei aforismi.
Solo un angelo che talora arriva leggero dal fondo di un giardino
con i suoi abiti da bambino
e si mette a giocare con il tramonto, l’incanto e la paura.
(Fabrizio Caramagna)
In tutti gli aforismi che scrivo c’è sempre un coautore: un cormorano che ha rubato l’equatore, una stella con il becco di un’aquila, il crepuscolo dalle labbra calde, una cattedrale sottomarina, il mese di aprile che regna durante l’autunno, una mongolfiera che si è addormentata nel mio letto, una principessa in esilio il cui unico suddito è una libellula.
(Fabrizio Caramagna)
Ho scritto un romanzo di soli aforismi. O meglio, un aforisma di 158322 caratteri.
(Fabrizio Caramagna)
C’è un problema di incompatibilità di carattere tra i 240 “caratteri” di Twitter e la lunghezza eccessiva di qualsiasi testo.
(Fabrizio Caramagna)
Guardano la stessa pubblicità in TV venti volte al giorno, ma si lamentano se io pubblico sui social lo stesso aforisma a distanza di giorni.
(Fabrizio Caramagna)
Quando scrivo un aforisma esce sempre dai corridoi della biblioteca di Babele di Borges un bibliotecario che mostra un libro con lo stesso aforisma.
(Fabrizio Caramagna)
Se l’aforista fosse ricco finanzierebbe l’Apocalisse per scriverci sopra l’ultimo aforisma.
(Fabrizio Caramagna)
L’aforista sogna di essere sepolto in un campo di proverbi mai scritti.
(Fabrizio Caramagna)
Al mio aforisma, per essere eterno, non gli occorre che una cosa: essere anonimo.
(Fabrizio Caramagna)
La leggenda narra che di ogni aforisma esistono almeno 7 copie, uguali ma diverse.
(Fabrizio Caramagna)
Dio: una tomba che non ha ancora trovato l’aforista che scriva il suo degno epitaffio.
(Fabrizio Caramagna)
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La più ampia raccolta al mondo di aforismi sull’aforisma, scritti da scrittori di aforismi di ogni epoca
Definire che cosa sia l’aforisma è una definizione al quadrato, un aforisma impossibile.
(Giuseppe Pontiggia)
L’aforisma non è breve: è incommensurabile.
(José Bergamín)
L’aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezzo.
(Karl Kraus)
Il respiro più lungo è dell’aforisma.
(Karl Kraus)
Nell’aforisma, dire con una parola in meno è dire con una parola in più.
(Carlos Marzal)
Una frase sola è netta e bella. Già la successiva le toglie qualcosa.
(Elias Canetti)
Bisognerebbe saperlo dire in così poche frasi come Lao Tzu o Eraclito – e, fino a quando non si potrà, non si avrà veramente niente da dire.
(Elias Canetti)
Aforista: scrittore che con una manciata di parole vuole far concorrenza a un libro intero e, con un piccolo libro, a una biblioteca.
(Julien de Valckenaere)
Più ancora che nella poesia, è nell’aforisma che la parola è dio.
(Emil Cioran)
L’aforisma è l’universo in un granello di senape.
(Detto orientale)
L’aforisma è qualcosa che spesso viene pensato, ma mai così ben espresso.
(Alexander Pope)
L’aforista cerca di trovare le parole,
per ciò che è senza parole.
(Jürgen Wilbert)
I migliori aforismi e immagini potrebbero essere visti come un fulmine che illumina un fondale precedentemente nascosto.
(Lorenzo Olivan)
Gli aforismi sono incontri intimi tra due menti: se non ci danno un piccolo shock, vuol dire che qualcosa non funziona.
(G.K Chesterton)
Quanti milioni di alberi si sarebbero potuti salvare se, invece di scrivere un brutto romanzo, molti scrittori si fossero accontentati di un solo aforisma.
(Leo Longanesi)
È proprio dell’aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità
(Gesualdo Bufalino)
L’aforisma non afferma e non nega, perché pone in crisi tanto l’affermazione quanto la negazione.
(Juan Ramón Jiménez)
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
(Gesualdo Bufalino)
Gli aforismi si formano seguendo la stessa ricetta delle statue: si prende un pezzo di marmo e si toglie tutto ciò che non è necessario.
(Gabriel Laub)
L’aforisma ha un vantaggio su ogni altro genere letterario: non lo si ripone via prima di averlo letto fino alla fine.
(Gabriel Laub)
Il valore di un vero messaggio può essere detto in due righe. Il resto è costituito di dichiarazioni vaghe.
(Gabriel Laub)
Un aforisma è l’ultimo anello di una lunga catena di pensiero.
(Marie von Ebner-Eschenbach)
Un pensiero che non può essere detto in poche parole non merita di essere detto.
(Fausto Papini)
Scrivo in forma breve, per rispetto del tempo di lettura del pubblico.
(Valeriu Butulescu)
Un buon aforisma è la saggezza di un intero libro in una sola frase.
(Theodor Fontane)
Finché non lo racchiudi in una frase, tu non stai dicendo niente, ed è così che io mi sono allenato. Se io non riesco a far stare qualcosa dentro una frase, non è una buona frase.
(Elazar Benyoëtz)
L’aforisma è una constatazione ovvia che non era ancora venuta in mente a nessuno
(Andrzej Majewski)
L’aforisma deve avere la durezza della pietra e il tremolio delle foglie.
(Nicolás Gómez Dávila)
Gli aforismi son come le bolle di sapone: alcune scoppiano sul nascere, altre s’innalzano al cielo, s’incendiano, come meteore, di colori iridati, splendono per un istante di luce abbagliante.
(Mario Praz)
Frasi in una sola parola. Frasi interminabili.
(Elias Canetti)
Chi ha troppe parole non può che essere solo.
(Elias Canetti)
Un aforisma non ha bisogno di essere vero, ma deve scavalcare la verità. Con un passo solo deve saltarla.
(Karl Kraus)
L’aforisma non tratta della verità ma dei modi in cui ci relazioniamo alla verità.
(Juan Varo Zafra)
L’aforisma, la sentenza, in cui io sono il primo dei maestri tedeschi, sono le forme dell’ “eternità”; la mia ambizione è quella di dire in dieci proposizioni quel che ogni altro dice in un libro – quel che ogni altro non dice in un libro…
(Friedrich Nietzsche)
Diffido di tutti i sistematici e li evito. La volontà di sistema è una mancanza di onestà.
(Friedrich Nietzsche)
L’aforisma ci dà più realtà di quella che avevamo. Nella sua precisione si produce di nuovo un incontro con il mondo dimenticato
(Miguel Ángel Arcas)
Scrivere aforismi è da gran signore; un gran signore regala bottiglie di vino pregiato; un villano regala una botte di vino mediocre.
(Giuseppe Prezzolini)
Quando non si sa scrivere, un romanzo riesce più facile di un aforisma.
(Karl Kraus)
Mi scuso per la lunghezza della mia lettera, ma non ho avuto il tempo di scriverne una più breve.
(Blaise Pascal)
A volte il romanzo è costituito da quattro arcate più o meno ardite, che collegano cinque aforismi.
(Dino Basili)
Gli aforismi sono il bagaglio a mano della letteratura. Leggeri e compatti, si adattano facilmente allo scomparto sopraelevato del cervello.
(James Geary)
L’aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.
(Hermann Hesse)
Molte opere degli antichi sono divenute frammenti. Molte opere dei moderni lo sono al loro nascere.
(Friedrich Schlegel)
L’aforisma è un dribbling dello spirito in un piccolo spazio.
(Aleksandar Baljak)
Scrivere aforismi è come entrare in un dramma
E uscirne con una risata.
(Donato Di Poce)
L’aforisma è una monumentale miniatura
(Aleksandar Baljak)
Un semplice aforisma a volte puo tenere fronte anche a un reggimento di parole.
(Mihai Iosif Pauliuc)
L’arte dell’aforisma è un’arte del rammendo: strappa la rete della logica e la ricuce col filo forte del paradosso.
(Mauro Parrini)
Un buon aforisma è un flash del linguaggio, lampeggia su verità che altrimenti rimangono oscure.
(Mauro Parrini)
Gli aforismi sono acceleratori di particelle per la mente.
(James Geary)
L’aforisma è la prova che un grande dramma può essere recitato su un piccolo palco.
(Aleksandar Baljak)
L’aforisma è un lapillo dell’intelligenza.
(Roberto Gervaso)
Un aforisma deve dire tutto subito, o non dire nulla.
(William Hazlitt)
Gli aforismi sono esplosione di spirito compresso.
(Friedrich Von Schlegel)
L’aforisma ci fa improvvisamente vedere quello che l’abitudine ci faceva solo guardare.
(Mario Vassalle)
Un aforisma non ha bisogno di una spiegazione, perché è una “spiegazione”.
(Mario Vassalle)
Tra tutte le varietà letterarie, l’aforisma e la poesia sono i genere medicinali per eccellenza, i generi curativi, quelli che, con la parola, meglio ci servono come balsamo per le nostre infermità, i dubbi e i tormenti giornalieri.
(Carlos Marzal)
L’aforisma sollecita il pensiero, sprona a nuove azioni e riflessioni. Forse è per questo che di norma si parla di aforismi e non di aforisma. Ogni aforisma chiede nuovi aforismi, successivi sviluppi del pensiero.
(Gino Ruozzi)
Gli aforismi spronano all’azione, non basta leggerne uno e mormorare saggiamente a se stessi: “Come è vero, come è vero”. Gli aforismi ti fanno venir voglia di fare qualcosa; ammirarli senza metterli in pratica è come imparare a leggere uno spartito musicale senza mai suonare lo strumento.
(James Geary)
Il compito principale dell’aforista è smascherare, togliere il velo alle false virtù, stigmatizzare l’imperante ipocrisia.
(Gino Ruozzi)
L’aforisma è la possibilità di racchiudere, entro i limiti di una definizione, il flusso altrimenti inafferrabile dell’esperienza.
(Giuseppe Pontiggia)
Pur sempre nelle sue imprevedibili metamorfosi, l’aforisma resta un aiuto che un uomo offre a un altro uomo, una guida per evitare l’errore o porvi rimedio, il conforto che l’esperienza può dare a chi deve ancora affrontarla.
(Giuseppe Pontiggia)
L’aforisma è un’esplosione concentrata dell’io.
(Alessandro Morandotti)
Il genere dell’aforisma comporta delle difficoltà, poiché la parola ha maggiore importanza che in una poesia o in un contratto. In realtà è tutto.
(Emil Cioran)
All’aforisma, più che la verità, preme la salute del linguaggio.
(Mauro Parrini)
C’è un tratto ieratico nell’aforisma, che lo avvicina al geroglifico. E’ la sua forma, più che il suo significato, a rendere credibile quello che dice.
(Mauro Parrini)
Che cos’è un aforisma? E’ un motto più o meno divertente, più o meno critico, più o meno autobiografico e più o meno profondo.
(Edoardo Boncinelli)
Si tira un aforisma come si tira uno schiaffo.
(Emil Cioran)
L’aforisma è una equazione con due incognite –
il vero e il falso.
(Ilja Markovic)
L’aforisma è come una barzelletta: lo si uccide spiegandolo.
(Sandro Montalto)
La superiorità dell’aforisma: uccide la spiegazione.
(Mario Andrea Rigoni)
Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.
(Friedrich Nietzsche)
Nell’età dell’aforisma. Se Karl Marx avesse scritto Il capitale lo avrebbe fatto in tre righe.
(Manlio Sgalambro)
Affermano che l’aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l’estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
(Dino Basili)
L’aforisma come un pesce volante al confine tra poesia e filosofia.
(Sami Feiring)
Conosco un uomo tormentato dalla maledetta ambizione di mettere tutto un libro in una pagina, tutta una pagina in una frase e tutta una frase in una parola; sono io.
(Joseph Joubert)
il lavoro dell’antologista di aforismi è uno dei più ingrati perché deve estrarre tonnellata di roccia per trovare poche pagliuzze d’oro e qualche pietra preziosa.
(Aleksandar Cotric)
La risoluzione dei problemi
a partire dalla definizione –
l’aforisma.
(Ilja Markovic)
L’aforisma è pessimista nelle sue affermazioni e ottimista nella supposizione che il cercare di spiegare qualcosa agli esseri umani possa essere utile.
(Gabriel Laub)
L’aforisma:
tre pensieri
in due parole.
(Ilja Markovic)
L’aforisma è legge.
Il resto è solo un emendamento.
(Ilja Markovic)
Un buon aforisma è un lampo nelle tenebre.
(Ramón Eder)
L’aforisma è figlio del koan, o suo cugino, nipote, fratello… perché ha lo stesso obiettivo: spegnere la colonna sonora dei pensieri; e favorire nuovi modi di pensare, o di non pensare.
(Fulvio Fiori)
Il paradosso è un prezioso sapore letterario nell’aforisma, che deve essere scelto con attenzione e massima precauzione. Eccessivamente, può essere dannoso, addiritura tossico. In qualche modo il paradosso assomiglia al sale per gli alimenti. Il cibo senza sale è insipido. Ma troppo sale trasforma qualsiasi alimento in qualcosa di incommestibile.
(Valeriu Butulescu)
I pensieri aforistici sono bolle:
nascono in profondità –
svaniscono in superficie.
(Ilja Markovic)
Gli aforismi: schegge di pensiero che entrano dentro gli occhi
(Gabriel Laub)
Gli aforismi sono scorciatoie; tattiche mordi e fuggi; un saltare alle conclusioni; chicchi di sabbia; indiscrezioni in serie; punture di spillo; proiettili vaganti; fuoco dei cecchini; conclusioni senza discussione; pietre di paragone, fantasticherie invernali; e campi minati della mente.
(Manfred Weidhorn)
Gli aforismi sono piccoli fiumi segreti.
(Alberto Casiraghy)
Scrivo aforismi perché sono piccole luci che attraversano gli occhi
(Alberto Casiraghy)
L’unica cosa in cui ho perseverato con coerenza per cinquant’anni sono stati gli aforismi, e questo proprio per via della loro incoerenza.
(Elias Canetti)
In ogni aforisma la cosa più importante è leggere ciò che non è stato scritto.
(Mirko Badiale)
Una poesia è solo poesia. Un aforisma è anche poesia.
(Mirko Badiale)
Scrivere aforismi è un’arte funambolica: pensare senza rete di protezione.
(Silvana Baroni)
Solo la gioventù è sufficientemente audace per scrivere aforismi, solo la vecchiaia è sufficiente saggia. Gli aforismi sono un genere impossibile.
(Erika Martinez)
Aforisma. Saggezza predigerita.
(Ambrose Bierce)
Quando mi viene in mente un bell’aforisma, lo metto in conto a Montesquieu, od a La Rochefoucauld. Non si sono mai lamentati.
(Indro Montanelli)
L’aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
(Paolo Mantegazza)
L’ostilità antipatica dell’aforisma. Nasconde le prove, le glosse, le spiegazioni. È solo un lampo, una verità gettata come a caso, senza enfasi, con aristocratica distanza. Si nasconde, appena sporge, nelle pieghe dei suo stivali. Senza mai rendere conto.
(Jordi Doce)
Gli aforismi sono essenzialmente un genere di scrittura aristocratico. L’aforista non argomenta, asserisce; e implicito nella sua asserzione è il convincimento che egli sia più saggio e più intelligente dei suoi lettori.
(Wystan Hugh Auden)
L’aforisma è una scheggia d’universo. Ricostruire la vetrata è un po’ più difficile.
(Maria Luisa Spaziani)
Come forbici dal parrucchiere, gli aforismi sfoltiscono le idee.
(Rinaldo Caddeo)
La vocazione segreta di ogni aforista è di fare di ogni sottrazione, una somma, per piccola che sia.
(Jordi Doce)
L’aforisma è una maniera di pensare sintetica e leggermente poetica che si esprime con il minimo di parole possibili. Però può essere anche una maniera di scrivere critica e radicale che non esclude il paradosso e che si oppone alla routine mentale. In questo senso è una forma di espressione audace perché si confronta inevitabilmente con il potere e la società. Un pericolo dell’aforisma è che cada in un tono frivolamente combinatorio. Un altro rischio del genere è il tono sentenzioso che può diventare noioso. Però i buoni aforisti scrivono frasi luminose che sono come i lampi nell’oscurità.
(Ramón Eder)
Gli aforisti hanno un tono burlone e intempestivo. Criticano le imposture e i luoghi comuni. Usano un gioco di parole che può sembrare frivolo ma che invece è rivelatore.
(Ramón Eder)
Un aforisma di successo è destinato a diventare un luogo comune.
(Pino Caruso)
Il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.
(Charles Bukowski)
Prerogativa dell’aforisma è che se non arricchisce il lettore, almeno non gli ruba del tempo.
(Patricie Holečková)
Gli aforismi sono scorciatoie; tattiche mordi e fuggi; un saltare alle conclusioni; chicchi di sabbia; indiscrezioni in serie; punture di spillo; proiettili vaganti; fuoco dei cecchini; conclusioni senza discussione; pietre di paragone, fantasticherie invernali; e campi minati della mente.
(Manfred Weidhorn)
All’interno di un ipotetico Triangolo delle Bermuda i cui tre angoli sono il Proverbio, la Filosofia e la Poesia, lo scrittore di aforismi si muove inquieto con la sua piccola barca.
(James Richardson)
L’aforisma è irreverente e l’esatto opposto della pomposità.
(Don Paterson)
Non vi sono sentenze, massime o aforismi di cui non si possa scrivere il contrario.
(Paul Léautaud)
Ogni aforisma esige la sua confutazione.
(Erika Martinez)
Leggendo i grandi autori di aforismi, si ha l’impressione che si conoscessero tutti bene tra loro.
(Elias Canetti)
Per scrivere un aforisma, mi rifaccio a un altro aforisma, già scritto da altri, che semmai sono stati scritti a loro volta ispirati da una qualche frase aforistica. Nascita per gemmazione dell’aforisma.
(Antonio Castronuovo)
L’aforisma? Un fuoco senza fiamma. Si capisce che nessuno vi si voglia riscaldare.
(Emil Cioran)
L’aforisma è una forma letteraria che fa risparmiare non solo carta, ma anche lettori
(Jan Sobotka)
Mi fa orrore sviluppare, spiegare, commentare, sottolineare, mi fa orrore tutto quello che ricorda il filosofo, e quindi il professore. La filosofia è un pensiero che si spande (come si dice dello sterco di vacca quando si allarga). Non amo che il pensiero conciso, fulminato in una formula.
(Emil Cioran)
Coltivano l’aforisma soltanto coloro che hanno conosciuto la paura in mezzo alle parole, quella paura di crollare con tutte le parole.
(Emil Cioran)
L’aforisma è un testo in prosa estremamente breve, di carattere gnomico, non appartenente alla narrativa e alla fiction. A queste caratteristiche potremmo aggiungerne altre più contingenti come la sua tendenza all’umorismo, all’acutezza, all’elissi, all’effetto sorpresa, etc. Personalmente aggiungerei una caratteristica che mi permetto di considerare specifica della sua identità: la tendenza a dissentire. Gli aforismi dissentono semanticamente, formalmente, poeticamente, ideologicamente, spiritualmente e filosoficamente. Dissentono pure con se stessi, il che spiega l’amore per i paradossi.
(Erika Martinez)
L’aforismo deve essere pure un segnavia, altrimenti è solo un riscontro, un’arguzia, uno scherno formulato più o meno spiritosamente.
(Franz Fischer)
L’aforisma non è un frammento. Benché breve, è già intero e compiuto in sé.
(Fausto Gianfranceschi)
La forma ideale dell’aforisma: che sia conciso e preciso, ma anche oscuro nella sua precisione. Sotto la superficie, oltre la superficie.
(Fausto Gianfranceschi)
Aforismi: trucioli dall’albero della conoscenza.
(Hanns-Hermann Kersten)
L’aforisma fa parte del genere ultracorto. Al livello metaforico puo essere paragonato alla goccia di rugiada nella quale si specchia tutto l’universo
(Efim Tarlapan)
Scrivere un aforisma, per chi lo sa scrivere, è spesso difficile. Ben più facile è scrivere un aforisma per chi non lo sa fare.
(Karl Kraus)
Nulla è più fallito di un aforisma fallito.
(Nunzio La Fauci)
Aforismi: schegge, frammenti, rovine, frattaglie… Come la vita stessa.
(Stefano Lanuzza)
L’aforisma viene molto apprezzato, tra l’altro perché contiene mezza verità, cioè una percentuale non indifferente.
(Gabriel Laub)
Grazie alla sua forma breve, l’aforisma impressiona lo spirito e si ricorda facilmente. Per queste ragioni, costituisce uno dei più sicuri mezzi per perpetuare i pensieri.
(Gustave Le Bon)
L’aforisma è come un invito per il the. L’autore mette l’essenza, il limone e lo zucchero, ma tocca al lettore versare l’acqua.
(Andrzej Majewski)
Gli aforismi sono gli incantesimi della notte.
(Alda Merini)
Sogno l’aforisma muto. L’estrema sintesi del silenzio.
(Gianni Monduzzi)
Qualche volta − al pari di certi missili − gli aforismi sono a testata plurima, e una di queste può benissimo cadere in testa all’autore…
(Carlo Ferrario)
L’aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale. (È lecito tuttavia dubitare dell’efficacia terapeutica in ambedue i casi).
(Alessandro Morandotti)
Ogni aforisma valido dovrebbe possedere la ricchezza concentrata del seme capace di svilupparsi in pianta.
(Alessandro Morandotti)
Aforisma: perché sviluppare, e anche come? Non si prolunga il lampo.
(Roger Munier)
Un buon aforisma deve sciogliersi sulla lingua come una caramella.
(Robert Musil)
Neanche la testa più fine è in grado di apprezzare come si deve l’arte di affilare massime, se non vi è stato egli stesso educato e non ha in essa egli stesso gareggiato.
(Friedrich Nietzsche)
Una buona sentenza è troppo dura per il dente del tempo e non viene consumata neanche da tutti i secoli, benché serva da nutrimento a ogni epoca: in tal modo essa rappresenta il grande paradosso della letteratura, l’imperituro in mezzo al mutevole, l’alimento che rimane sempre apprezzato, come il sale, e mai, come persin questo, diventa insipido.
(Friedrich Nietzsche)
Come il fantasma acuto di una freccia lanciarono contro di me il tuo nome: aforisma. E tu ti conficcasti nel mio cuore.
(José Bergamin)
Se c’è una qualche capacità nell’aforisma è di generare elasticità nel pensiero, animare la nostra autonomia e suscitare uno sguardo personale sulla sua realtà. Paradossale lucidità. Idea emozionale. Pura felicità verbale. L’aforisma per me costituisce una indagine dell’io, una riformulazione dei termini della realtà, una maniera di produrre emozione, di dissentire.
(Miguel Ángel Arcas)
L’aforisma è come il delitto; quelli perfetti sono privi di firma.
(Mrco Oliverio)
Aforisma. Una verità detta in poche parole − epperò in modo da stupire più di una menzogna.
(Giovanni Papini e Domenico Giuliotti)
Noi siamo inclinati a stimare il bozzetto più della composizione, il frammento più della statua, l’aforisma più del trattato,
(Giovanni Papini)
Gli aforismi, più che di parole, sono fatti di segni. Come l’oracolo di Delfi, l’aforisma non dice, indica.
(Mauro Parrini)
Un aforisma può anche essere fuori luogo, ma mai fuori tempo.
(Mauro Parrini)
Un buon aforisma pulsa come un cuore sano: lo si riconosce ad orecchio, ascoltando il suo battito.
(Mauro Parrini)
L’aforisma ama il silenzio, e lo esprime con il minimo indispensabile dei suoni.
(Mauro Parrini)
Un buon aforisma nasce soltanto da un mondo in rovina: è un’Apocalisse provocata con un colpo di spillo.
(Mauro Parrini)
L’aforisma è un buco nero nel linguaggio: chi ci cade dentro rischia di non uscirne mai più.
(Mauro Parrini)
L’aforisma è una risposta alla progressiva istituzionalizzazione del politicamente corretto. L’aforisma sa che i cliché morali sono agli antipodi della libertà.
(Erika Martinez)
Il culmine della scrittura aforistica – una trilogia in tre parole.
(Urszula Zybura)
Il bello di un aforisma brutto è che valorizza quelli mediocri che, a loro volta, elevano i migliori.
(Guido Rojetti)
L’unica cosa che un aforisma deve spiegare sono le ali.
(Guido Rojetti)
L’aforisma è il sogno di una vendetta sottile.
(Alda Merini)
A differenza del romanzo-fiume, l’aforisma e come la goccia che si accumula impercettibilmente su un cornicione: quando cade – sembra piena
(Tudor Vasiliu)
L’aforisma è un genere che nasce con l’età, con il disinganno della vita e la lotta che secondo Kant invade l’uomo tra l’essere e il pensare.
(Fernando Menéndez)
Un aforisma e un semplice granello di metallo nobile, ma puo avere il peso del mondo.
(Lucian Blaga)
L’aforisma è, come dire?, lo champagne della melanconia; ogni breve enunciato racchiude in sé anni di disillusione distillati in un istante di ebbrezza.
(Tim Parks)
Gli aforismi sono pietre d’inciampo contro le opinioni correnti.
(Jürgen Wilbert)
L’aforista è una persona con un ritardo nello sviluppo: di respiro corto fin dall’infanzia.
(Jürgen Wilbert)
Gli aforisti sono dei letterati guastafeste, che chiamano le assurdità per nome.
(Jürgen Wilbert)
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale voglia apparire, pulsa un’antichissima verità.
(Arthur Schnitzler)
L’aforisma si situa in una situazione essenzialmente di frontiera, e quindi è continuamente oggetto di sospetto. Il suo carattere sapienziale lo accosta al discorso filosofico, mentre la sua forma espressiva lo avvicina al discorso poetico. Però se la filosofia lo rigetta per il suo carattere figurativo, la poesia lo ripudia per la sua intenzione cognitiva.
(Manuel Neila)
Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo.
(Emil Cioran)
I libri andrebbero scritti unicamente per dire cose che non si oserebbe confidare a nessuno.
(Emil Cioran)
L’aforisma è un romanzo da leggere tutto d’un fiato.
(Milan Todorov)
L’aforisma è l’unica forma di difesa nella vita. L’equivalente dell’elettro-shock in medicina. Si ha un effetto scioccante, ma subito dopo segue una fase curativa.
(Raša Papeš)
Un aforisma non si può dettare su nessuna macchina da scrivere. Ci vorrebbe troppo tempo.
(Karl Kraus)
Ogni frase può avere il suo effetto, anche la più dimenticata, anche fra mille anni.
(Elias Canetti)
L’ultimo minuto e invisibile frammento, così infrangibile da non corrompersi, così leggero da non farsi rifiutare.
(Mario Postizzi)
Una resurrezione del genere aforistico può succedere, ma non sarà mai perfetta, perché non è stata preceduta da un funerale
(Elazar Benyoëtz)
Il futuro della letteratura è nell’aforisma. Non può essere raccontato in un film.
(Gabriel Laub)
Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma.
(Mauro Parrini)
Scrivere aforismi è il mio tentativo di trovare un epitaffio perfetto
(Alexander Eilers)
L’ultima cosa la dirà un aforisma: ma non ci sarà nessuno ad ascoltarla.
(Mauro Parrini)