Frasi e aforismi su Babbo Natale

Frasi e aforismi su Babbo Natale, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul Natale, Frasi e aforismi sull’albero di Natale, Frasi e aforismi sul presepe e Frasi e aforismi sui regali.

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Frasi e aforismi su Babbo Natale

Caro Babbo Natale: so che ci sono sempre meno bambini che credono in te. Questa società sta perdendo l’invisibile, l’incanto, la purezza. I genitori sono sempre più disincantati e i figli sono sempre più cinici già da piccoli. Ma tu continua a fare il tuo lavoro. Finché ci saranno bambini che si sveglieranno la mattina del 25 con lo sguardo incantato di chi sa che è appena passato Babbo Natale, questo mondo continuerà a essere salvo.
(Fabrizio Caramagna)

Da bambini crediamo in Babbo Natale, da giovani nell’amore, da adulti nel denaro, da vecchi non crediamo più a niente, ma ci manca tanto quel bambino che siamo stati che credeva a Babbo Natale.
(Fabrizio Caramagna)

Quando i Re Magi arrivarono in quei grandi magazzini per comprare i regali, gli dissero che Babbo Natale aveva già preso tutto. Aveva lasciato qualche moneta d’oro e tanto incenso e mirra.
(Fabrizio Caramagna)

Babbo Natale ha anticipato le mode: era hipster già migliaia di anni fa, la sua slitta è ecologica e i suoi elfi lavorano 24 ore su 24 e non vengono retribuiti.
(Fabrizio Caramagna)

Babbo Natale soffre di sdoppiamento di personalità. A volte si sente Santa Claus e porta un sacco di regali costosi e inutili, figli del consumismo.
(Fabrizio Caramagna)

Babbo Natale è azionista di riferimento di tutte le fabbriche di batterie del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti gli anni Babbo Natale mi porta quello che gli chiedo, ma deve lasciarlo ogni volta nella casa sbagliata.
(Fabrizio Caramagna)

È incredibile come il mio spirito natalizio un giorno possa portarmi a sentirmi Babbo Natale in persona e il giorno dopo Scrooge che odia il Natale.
(Fabrizio Caramagna)

A volte vorrei prendere il sacco di Babbo Natale e aprirlo per vedere, se in mezzo a tutti quei regali, c’è ancora un po’ di bontà chiesta in dono da qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)

A volte Babbo Natale lascia sotto l’albero doni invisibili che solo pochi vedono.
(Fabrizio Caramagna)

Ho chiesto a Babbo Natale di regalare a casaccio il senso dell’umorismo e dell’ironia, e il saper ridere di se stessi. Che tutti ne abbiamo bisogno.
(Fabrizio Caramagna)

Non ridete di Babbo Natale dicendo che non esiste. Molti di voi esistono meno di lui.
(Fabrizio Caramagna)

Non voglio che Babbo Natale mi porti dei doni. Voglio che mi porti con sé. Lontano dalla terra.
(Fabrizio Caramagna)

A dicembre non sono nuvole, è Babbo Natale che si fa la barba.
(Fabrizio Caramagna)

Immagino la perplessità di Babbo Natale che, ogni anno, riceve lettere con sempre più ahahaha ed errori di grammatica, con lamentele e pretese arroganti, con insulti e minacce, e con degli “Io… io… io… io….”! tipici di chi pensa di essere al centro del mondo e che tutto gli sia dovuto.
(Fabrizio Caramagna)

Chiese l’unicorno a Babbo Natale, anche se sapeva che Babbo Natale non esiste.
(Fabrizio Caramagna)

“Non credo in Babbo Natale, perché è un uomo” disse la femminista.
(Fabrizio Caramagna)

Non credeva a Babbo Natale e nella sua lettera chiese a Babbo Natale di portargli il Babbo Natale vero.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo invisibile dice che Babbo Natale non esiste.
(Fabrizio Caramagna)

A Babbo Natale voglio chiedere che non muoia mai.
Firmato un bambino.
(Fabrizio Caramagna)

In un mondo parallelo, Babbo Natale e la Befana svelano ai bambini che gli adulti non esistono.
(Fabrizio Caramagna)

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