Frasi e aforismi su Caronte

Nella mitologia greca e romana, Caronte era il traghettatore dell’Ade che trasportava le anime dei morti da una riva all’altra dietro il pagamento di un obolo.

Nel linguaggio moderno, è una consuetudine dei meteorologi battezzare l’arrivo degli anticloni africani, portatori di caldo e afa, con nomi diversi tratti dalla storia e dalla mitologia: i più usati sono quelli di Caronte e Lucifero.

Frasi e aforismi su Caronte, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’aldilà, Frasi e aforismi sulla morte e il morire, Frasi e aforismi sul caldo e Frasi e aforismi sui cambiamenti climatici e il global warming.

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Frasi e aforismi su Caronte

Quando Caronte tornava, Cerbero agitava la coda e usciva per salutarlo. E Caronte si dimenticava di tutti quei morti e lo accarezzava.
(Fabrizio Caramagna)

Caronte, ogni notte tornava a casa e metteva le sue monete dentro un cassetto.
Avrebbe voluto comprarsi un’altra barca e forse cercare un posto di lavoro meno stressante.
Non sapeva che era famoso nel mondo per gli anticicloni africani a cui avevano dato il suo nome e che avrebbe potuto fare la star in tv come meteorologo.
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni lo chiamano “apocalisse climatica”, altri la chiamano “Caronte e il caldo infernale”, altri “ondata di caldo anomalo” e il più pacato “Non ci sono più le estati di una volta”. Scegli il tuo livello di isteria quando le temperature salgono.
(Fabrizio Caramagna)

I meteorologi che dicono “questo caldo oltre la media finirà il giorno Y, poi Caronte passerà e tornerà un estate accettabile”. Il problema è che questo accettabile si riduce sempre di più, ogni anno che passa. Presto “l’accettabile” durerà solo mezza giornata.
(Fabrizio Caramagna)

Dall’inferno Caronte ci chiede se il caldo torrido ci sta piacendo o se deve alzare di più la temperatura.
(Fabrizio Caramagna)

Arrivato alla barca, Caronte vide che c’era una fila interminabile di defunti. “Un’altra guerra è già scoppiata tra di voi!” disse in tono accusatorio.
(Fabrizio Caramagna)

Caronte tamburella con impazienza sulla sua barca mentre ripercorre la lista dei defunti. Non c’era mai un’anima pura. Erano tutti pieni di peccati, pregiudizi, odio, malvagità, arroganza.
“Il mondo sta diventando sempre più brutto” disse Caronte.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre camminava sulla sponda, con la coda dell’occhio vide un vecchio su una barca. Quell’uomo era Caronte. Solo allora capì di essere veramente morto.
(Fabrizio Caramagna)

“Sono appena annegato e lei vuole che io salga su questa barca malmessa per attraversare quel fiume? Non ci penso nemmeno”, disse un passeggero del Titanic.
(Fabrizio Caramagna)

Caronte: – La carta di credito qui è inutile, devi darmi una moneta.
Defunto: – Bene, posso tornare indietro a prenderla?
Caronte – No.
(Fabrizio Caramagna)

Sempre più persone volevano attraversare lo Stige pagando solo con la carta di credito.
Caronte fu costretto a mettere un cartello che diceva: “Solo contanti”.
(Fabrizio Caramagna)

Caronte – Si può sapere dove tieni la moneta?
Psicopatico autolesionista – L’ho ingoiata.
(Fabrizio Caramagna)

Epitaffio su una tomba: “Giace ancora qui perché ha dimenticato l’obolo per Caronte”.
(Fabrizio Caramagna)

Mi è rimasta solo una moneta. E sono indeciso se conservarlo per Caronte o spenderla per La fontana dei desideri.
(Fabrizio Caramagna)

Visto che eravamo a bordo della sua barca, ho chiesto a Caronte se potessimo fare una crociera nel Mediterraneo.
L’idea non ha avuto seguito.
(Fabrizio Caramagna)

“Dove pensi di andare?” urlò Caronte all’influncer che si era sdraiata a prua e si era messa in posa come se prendesse il sole.
(Fabrizio Caramagna)

– Vedendo come tieni il remo ci vorrà un’eternità per l’attraversata, credo sia tanto darti un obolo, Caronte!
– Siete italiani, vero, vi si riconosce dovunque?
(Fabrizio Caramagna)

“Tranquillo, attraverserò lo Stige camminando sulle acque”, disse quell’uomo che aveva ferite ai piedi e alle mani, di fronte a un Caronte perplesso.
(Fabrizio Caramagna)

Arrivato al fiume oscuro, fu sorpreso di vedere il superyacht di Dioniso che trasportava i ricchi.
A lui toccò salire sulla barca di Caronte.
Capì che neanche nell’aldilà c’era giustizia.
(Fabrizio Caramagna)

Caronte, lungo il fiume Stige, lo portò con la sua barca nel regno di Ade.
E il passeggero suicida sbarcò felice, finalmente libero da ogni bagaglio e peso che si era portato in vita.
(Fabrizio Caramagna)

Dentro la luna ci sono tutte le monete di Caronte.
(Fabrizio Caramagna)

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Dante Alighieri, Canto III dell’Inferno

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: “Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo.
E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti”.
Ma poi che vide ch’io non mi partiva,
disse: “Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti”.
E ‘l duca lui: “Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.

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