Frasi e aforismi sui borghi

Frasi e aforismi sui borghi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul paese, Frasi e aforismi sul paesaggio, Frasi e aforismi sul viaggio e il viaggiare e Frasi e aforismi e Frasi e aforismi sul panorama.

**

Frasi e aforismi sui borghi

L’Italia. Ogni collina un borgo. Ogni borgo una storia. Ogni storia un segreto un da raccontare.
(Fabrizio Caramagna)

Nei borghi non ci sono centri commerciali, tangenziali e rotonde, capannoni industriali e grattacieli. C’è solo l’anima.
(Fabrizio Caramagna)

Chi vive in un borgo è più vicino all’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Un borgo con le case colorate colora il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Questo nostro paese lascia andare in rovina alcuni dei suoi borghi più belli, mentre mette ogni giorno nuove destinazioni aeree per mete lontane e sconosciute.
(Fabrizio Caramagna)

Il borgo è così piccolo che sta tutto in uno sguardo, dalla strada d’accesso al campanile, se ne vedono i confini o li si immagina, disegnati dai bordi della campagna, i balconi pieni di panni stesi e di mille modi di stare al mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono vicoli, borghi, punti precisi del giorno che, collegati insieme, formano il disegno di un’altra vita in cui avremmo potuto amarci.
(Fabrizio Caramagna)

Nel borgo alla mattina presto non c’è anima viva ed io cammino guardando i riflessi dell’alba sulle finestre, negli occhi la pace della strada sgombra, le case silenziose, il parlottio di due passeri ben nascosti da qualche parte, i pensieri come possibilità che attendono di essere esplorate.
(Fabrizio Caramagna)

La campagna toscana. Puro incanto, colori nitidi e contorni netti. E da qualche parte un borgo sulle colline che ti fa brillare gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)

Le Cinque terre hanno 5 borghi marinari, decine di sentieri e 1000 modi per meravigliarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Gli abitanti del borgo a mezza collina guardano a fondovalle il traffico sperduto, poi tornano ai voli delle rondini che si tuffano nel prato, ai rami pieni di colori che pettinano il cielo e pensano a come sia benedetta questa altura che protegge le case dai rumori della civiltà e certe sere invita la luna a un giro di danza.
(Fabrizio Caramagna)

D’inverno nei borghi senti gli odori delle braci nel camino, del fumo, del cibo cucinato. Un profumo che sa di rifugio e di casa.
La città non ha l’odore di niente. Forse di fretta e rabbia.
(Fabrizio Caramagna)

Un piccolo borgo di montagna, i negozi con le insegne demodé, i portoni e i balconi delle case in legno scuro che andrebbero riverniciati, le panchine logore. Mi siedo su un gradino di pietra e immagino come era il tempo tanti anni fa. Forse c’erano feste e attrazioni, e i turisti si innamoravano come i gatti sotto la luna.
(Fabrizio Caramagna)

– Sono stato in un borgo medievale molto realistico.
– E come era.
– Bellissimo. Ho persino contratto la peste nera e mi hanno accusato di eresia.
(Fabrizio Caramagna)

Sì, confesso. Sono stato io a rubare il silenzio. C’era troppa quiete in questo borgo quando arrivava la sera.
(Fabrizio Caramagna)

Un villaggio è fatto di distanze. A volte bisogna inerpicarsi su una collina per raggiungerlo. A differenza del villaggio globale che le distanze le annulla.
(Fabrizio Caramagna)

Nel villaggio delle tue labbra ho costruito la capanna dei miei sogni.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *