Frasi e aforismi sui dadi

Il 4 dicembre si celebra la Giornata Mondiale del Gioco dei Dadi (World Dice Day).

Frasi e aforismi sui dadi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul gioco e il giocare, Frasi e aforismi sulla fortuna, Frasi e aforismi sui numeri e Frasi e aforismi sugli scacchi.

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Frasi e aforismi sui dadi

Nel mondo dei sogni i dadi possono cadere mostrando facce mai viste.
(Fabrizio Caramagna)

Il creativo ha gettato il dado: è uscito il sette.
(Fabrizio Caramagna)

La margherita, i soffioni, il quadrifoglio, i dadi, testa o croce, le stella cadenti, le candeline, le monete nella fontana. A quanti gesti scaramantici affidiamo le nostre speranze, incrociando le dita.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono tante, tante alternative che non vediamo, non consideriamo. Tiriamo un dado con solo sei possibilità e abbiamo già deciso.
(Fabrizio Caramagna)

Non è fortuna; il modo in cui vinco con la sorte è lasciarla tirare i dadi due volte; una con i suoi e una con i miei.
(Fabrizio Caramagna)

Disse il pessimista: “Io sono quello che gioca a dadi ed esce sempre lo zero”.
(Fabrizio Caramagna)

Quel momento in cui i dadi sono in aria e chiudi gli occhi… così è la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo dadi dai numeri illeggibili che vengono lanciati in un gioco d’azzardo di cui non conosciamo le regole.
(Fabrizio Caramagna)

Dall’offesa all’ironia.
Dalla tragedia alla farsa.
Dal dramma alla commedia
E poi tirare di nuovo i dadi della vita…
Sperando ogni volta che rotolino nel modo in cui devono rotolare.
(Fabrizio Caramagna)

Ho riempito le mie valigie di possibilità. Mi godo questa infinita lentezza che precede il viaggio, lancio in aria i dadi della curiosità e so che comunque andrà tutto bene.
(Fabrizio Caramagna)

Vincere o perdere non è una questione di fortuna quando si scommette sul futuro lanciando dei dadi carichi di conseguenze pesanti.
(Fabrizio Caramagna)

Ho lanciato i dadi, è uscito di nuovo il No. Ma non posso prendermela con la Sfortuna, se nessuna faccia del dado ha un solo Sì.
(Fabrizio Caramagna)

Amare a volte è lanciare i dadi e chiudere gli occhi…
(Fabrizio Caramagna)

Di tanto in tanto tiro i dadi per vedere se mi esci tu.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è come un gioco da tavolo, con il libretto di istruzioni illeggibile, i dadi truccati e un mucchio di giocatori che barano.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo gioca lanciando i dadi delle nostre vite.
(Fabrizio Caramagna)

I dadaisti lanciavano le parole come chi tira i dadi, lasciando ogni senso, ogni valore alle traiettorie irregolari del caso. A volte, nello scrivere un aforisma, mi sento un dadaista anche io.
(Fabrizio Caramagna)

Il meraviglioso gioco della scrittura di un aforisma. Buttare come dadi sul tavolo parole come nebbia, vuoto, lontananza, ferita e carnefice, e venga quello che venga.
(Fabrizio Caramagna)

Il conformista cade come un dado senza più alcun numero, perché una faccia vale l’altra.
(Fabrizio Caramagna)

Quando si litiga si gioca a dadi, tirando gli “Ancora” e i “Mai più” sul tavolo, vedendo cosa esce.
(Fabrizio Caramagna)

Le parole “Per sempre” e “mai più” sono soltanto dei dadi gettati a caso dentro un mondo fragile e confuso.
(Fabrizio Caramagna)

Dimenticare una persona sarebbe una scienza esatta se il destino non giocasse così tanto a dadi.
(Fabrizio Caramagna)

“Dio non gioca a dadi” disse Einstein. Bisogna capire quale gioco ama. Chi dice gli scacchi, chi dice il nascondino.
(Fabrizio Caramagna)

Dio non gioca a dadi. Ma a volte i dadi giocano a essere Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Einstein: “Dio non gioca a dadi”.
Mitologo: “Beh, conosco un dio che gioca con i dardi, nella mitologia greca si chiama Eros e nella mitologia romana Cupido”.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni in cui vieni scelto, ma non si sa quasi mai per chi o per cosa. Forse non sei stato nemmeno scelto; è la mano di un dio distratto che ha tirato i dadi mentre in realtà stava cercando qualcosa altro. Non importa. Sei stato scelto e adesso devi giocare.
(Fabrizio Caramagna)

Un libro mi ha fatto impazzire da giovane e da allora gioco con i dadi truccati della letteratura.
(Fabrizio Caramagna)

Era così goffo che i dadi gli cadevano sempre dal tavolo.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vecchiaia giochi con i dadi, ma non ci sono numeri. Esce sempre lo zero.
(Fabrizio Caramagna)

Alcune persone hanno più facce dei dadi.
(Fabrizio Caramagna)

Ormai, nell’elenco dei cibi afrodisiaci hanno messo qualunque alimento. Mancano solo la camomilla, la tisana della sera e il dado della Knorr.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna dare speranza e protezione all’incertezza prima che cada spaventata nell’abisso casuale dei dadi.
(Fabrizio Caramagna)

Se giochi a dadi con un giocatore che si trova dall’altra parte dell’emisfero, quello che conta è il numero che appare sulla faccia nascosta.
(Fabrizio Caramagna)

Perché non fare una bara a forma di dado? Visto che la morte è un azzardo…
(Fabrizio Caramagna)

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