Frasi e aforismi sugli scacchi

Il 20 luglio si celebra la Giornata Internazionale degli Scacchi (International Chess Day). La data coincide con il giorno in cui, nel 1924, fu fondata la FIDE, l’organizzazione che si occupa della coordinazione delle diverse Federazioni nazionali di scacchi.

Frasi e aforismi sugli scacchi e la scacchiera. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul gioco e il giocare, Frasi e aforismi sulla logica e Frasi e aforismi sul bianco e il nero.

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Frasi e aforismi sugli scacchi

Dio creò il diavolo per avere qualcuno con cui giocare a scacchi.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scacchista viveva a cavallo tra la torre e l’alfiere.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita, come negli scacchi, una singola mossa sbagliata può rovinarne cinquanta mosse giuste e farti perdere la partita.
(Fabrizio Caramagna)


”Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo”, disse il re che stava giocando a scacchi e stava perdendo la partita.
(Fabrizio Caramagna)

A chi si crede bravo in tutto e accusa gli altri di non dargli il riconoscimento dovuto, consiglio di giocare a scacchi. Lì tutti i ciarlatani perdono e non possono incolpare gli altri.
(Fabrizio Caramagna)

Negli scacchi, la regina interpreta l’eroe e il re è la damigella in pericolo che deve essere salvata.
Spesso è così anche nella vita, solo che gli uomini non lo sanno quante volte vengono salvati dalle donne.
(Fabrizio Caramagna)

C’era una volta una scacchiera tutta colorata. Le pedine giocavano a danzare e si muovevano all’unisono nella scacchiera.
Poi vennero il bianco e il nero, il bene e il male, e la scacchiera divenne lo spazio della sfida e della guerra.
(Fabrizio Caramagna)

Sulla scacchiera, due colori bastano. Per sfidarsi. Per lottare. Per avere successo.
Ma per l’amore e la vita, ci vogliono anche gli altri colori.
(Fabrizio Caramagna)

Nella scacchiera, il potere del pedone è la sua disposizione al sacrificio.
(Fabrizio Caramagna)

Amori impossibili.
Sulla scacchiera, tutti i pezzi bianchi sono innamorati della regina nera.
(Fabrizio Caramagna)

Nel gioco degli scacchi è il re che vorrebbe ambire, invano, alla parità dei sessi.
(Fabrizio Caramagna)

Facciamo sogni di regine e re, cavalli, torri e alfieri ma non siamo nient’altro che pedoni immobilizzati nella nostra casella.
(Fabrizio Caramagna)

In fondo tutta la scacchiera è solo una serie di scale: chi sale sullo scalino giusto arriva a regnare, mentre in basso una folla di meschini traffica per farsi spazio e salire in alto.
(Fabrizio Caramagna)

Datti una mossa, ti dicono. Ma sulla scacchiera che hanno preparato, ci sono voragini e abissi tra una casella e l’altra.
(Fabrizio Caramagna)

L’istintivo è l’opposto del giocatore di scacchi. Non solo non vede i pezzi, e neanche la scacchiera, ma non vede nemmeno la propria mano, mentre fa la mossa.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà come deve essere giocare a scacchi su una scacchiera a pois?
(Fabrizio Caramagna)

Una regina che cerca di rieducare alla pace gli alfieri e i cavalli della scacchiera.
(Fabrizio Caramagna)

Cade la torre, salta il cavallo, i pedoni si inciampano, e la regina fugge con l’alfiere.
(Fabrizio Caramagna)

Una regina degli scacchi che disubbidisce alle regole. Lei vuole essere neutrale. Nelle sfide sta da entrambe le parti.
(Fabrizio Caramagna)

Quando la regina in bianco usciva dalla scacchiera, si metteva a nevicare su tutti i pezzi.
(Fabrizio Caramagna)

Il bianco dell’alba è un superbo giocatore di scacchi. Vince in poche mosse e illumina tutto.
Il nero della notte ogni volta cade e gli chiede la rivincita.
(Fabrizio Caramagna)

Un piccolo numero di elementi semplici che si unendosi tra di loro danno combinazioni infinite. Gli elementi della chimica, ma anche l’alfabeto, le note e i numeri. Le regole dell’universo sono l’invenzione di un giocatore di scacchi.
(Fabrizio Caramagna)

Scherma: gli scacchi del corpo.
(Fabrizio Caramagna)

I pavimenti a scacchi. I varchi sotto gli alberi. Le carte di un mazzo. I cucchiaini storti. Un antico anello. Gli oggetti a spirale.
E altre cose magiche che voi non percepite
(Fabrizio Caramagna)

Collezionare sembra uno spreco di tempo, una strana passione che cerca di infilare una serie infinita di oggetti dentro la cruna di un ago. O forse è solo un ingenuo gioco di scacchi con la morte, da parte di chi cerca di batterla, sottraendole più pedine possibili.
(Fabrizio Caramagna)

Di quale gioco siamo le pedine? Magari uno pensa di essere un alfiere e sta giocando al gioco dell’oca.
(Fabrizio Caramagna)

Sulla scacchiera del folle i cavalli sono tutti imbizzarriti e gli alfieri girano in tondo.
(Fabrizio Caramagna)

A volte non è scacco matto. E’ più scacco smacco. E vorresti vergognarti.
(Fabrizio Caramagna)

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