Frasi e aforismi sulle lenzuola, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul letto, Frasi e aforismi sul sonno e il dormire, Frasi e aforismi sul cuscino e Frasi e aforismi sulla tovaglia.
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Frasi e aforismi sulle lenzuola
Una torta che sa di albicocche, le lenzuole fresche quando fuori è estate, la luce fino a tardi, finire un libro e cominciarne uno nuovo, le prime canzoni nella sera, pensarsi nello stesso momento e dirselo.
(Fabrizio Caramagna)
Le lenzuola: tutto un aprirsi e chiudersi e proteggerci e avvolgerci e svolazzare e e gonfiarsi e farsi tirare e fare gli spettatori mentre ci amiamo nel letto.
Quanta pazienza hanno le lenzuola.
(Fabrizio Caramagna)
La provocazione la raccolgo solo tra le lenzuola.
(Fabrizio Caramagna)
Immagini della felicità.
Il lenzuolo bianco che si gonfia sul filo del bucato, e il cielo azzurro vi soffia spensierato.
(Fabrizio Caramagna)
Parlare con una persona onesta e trasparente.
E’ come tornare a casa e trovare le lenzuole fresche e pulite.
(Fabrizio Caramagna)
Sai di buono.
Di lenzuola stese al sole.
Di corse nel prato.
Di emozioni che scorrono pulite nelle vene.
Di parole vere e dorate come il pane.
(Fabrizio Caramagna)
Il lenzuolo è il pigiama che il letto usa per dormire.
(Fabrizio Caramagna)
Il lenzuolo è un asciugamano che si è fatto la barba.
(Fabrizio Caramagna)
Quando sbatti le lenzuola sul balcone, non sai se, come una polvere invisibile, stai togliendo i sogni o gli incubi della notte.
(Fabrizio Caramagna)
C’è qualcosa di morbido in queste lenzuola piene di sogni ancora da fare. Ecco perché non riesco ad alzarmi.
(Fabrizio Caramagna)
Mi sono seduto su una sedia mentre facevi il letto. Stendevi il lenzuolo con un’arte antica, ridevi e non dicevi nulla e io ho capito in quel momento che cosa fosse l’equilibrio.
(Fabrizio Caramagna)
La bellezza delle cose sgualcite,
lo sguardo dopo una lunga giornata, le pagine dei libri letti più volte, l’anima, la fragilità di alcune emozioni, le magliette rimaste dentro una borsa di viaggio, le lenzuola dopo aver fatto l’amore.
(Fabrizio Caramagna)
Le lenzuola asciugate tra aria e sole sotto un cielo di nuvole primaverili non sono semplici lenzuola.
(Fabrizio Caramagna)
Il profumo delle lenzuola pulite. Sanno di luce, d’aria e di casa.
(Fabrizio Caramagna)
C’è qualcosa che mi ricorda l’infanzia in queste lenzuola piene dei sogni della notte e di galassie ripiegate con cura sotto il cuscino. E io stamattina non so come alzarmi.
(Fabrizio Caramagna)
I trucchi li conoscono tutti ormai,
la seduzione diventa un gioco banale dopo un po’.
Mostrami la fragilità che non hai mai mostrato a nessuno.
Dimmi su quanti arcobaleni ti sei appesa.
Parlami dell’odore delle tue lenzuola.
Cerca nelle tue tasche e dimmi cosa trovi.
Guarda la luna, e raccontami di lei.
Sorridi, grida, trema.
(Fabrizio Caramagna)
Affidare all’acqua della doccia i pensieri del giorno appena scorso. E vederli scomparire in un vortice di schiuma. Poi solo profumo e lenzuola bianche.
(Fabrizio Caramagna)
Bighellono fra le lenzuola sperando nell’arrivo di una sirena che mi protegga dalla marea delle preoccupazioni.
(Fabrizio Caramagna)
Quegli armadi con le vecchie lenzuola di lino ricamate e odore di lavanda. Armadi di altri tempi.
(Fabrizio Caramagna)
Notte torrida. Tendo la schiena come un fuscello contro le lenzuola avare di fresco.
(Fabrizio Caramagna)
A volte un fantasma vorrebbe un lenzuolo tutto nero, girare nei corridoi e gridare ad alta voce rompendo mille specchi.
(Fabrizio Caramagna)
Il cielo si è tirato il lenzuolo di nebbia fin sopra il naso stasera.
(Fabrizio Caramagna)
Stendere la panna su un lenzuolo di cioccolato. E lasciare che facciano l’amore.
(Fabrizio Caramagna)
L’esposizione delle lenzuola dopo la prima notte di nozze per confermare la verginità della neosposa.
Usanze barbare che per fortuna si sono perdute. Ma ne restano molte altre.
(Fabrizio Caramagna)
La chiamano coperta, ma se dormi con un altra persona è la parte più scoperta.
(Fabrizio Caramagna)
Io e il mio letto siamo così in sintonia che in un’altra vita ero sicuramente una coperta.
(Fabrizio Caramagna)