Frasi e aforismi sull’investire e l’investimento finanziario, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul trading e i mercati finanziari, Frasi e aforismi sui soldi e il denaro e Frasi e aforismi sull’economia.
**
Frasi e aforismi sull’investire e l’investimento finanziario
Il primo esempio di investimento sbagliato? Adamo che vende il paradiso terrestre in cambio di una mela!
(Fabrizio Caramagna)
I mercati non conoscono più la notte. Sono il giorno perpetuo. Milano apre alle nove, Wall Street alle quindici e trenta, Sidney alle ventitre, Tokio all’una, Shanghai alle quattro del mattino. L’alternanza del giorno e della notte è sostituita dall’alternanza del rosso e del verde.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni volta che la linea dei guadagni si illumina, la vena sul collo dell’avido investitore si ingrossa leggermente.
(Fabrizio Caramagna)
In borsa ufficialmente solo Orsi e Tori. In realtà un ampio parco buoi e intorno volpi e lupi.
(Fabrizio Caramagna)
In finanza le uniche previsioni azzeccate sono quelle sul passato, anche se non sempre sono così precise.
(Fabrizio Caramagna)
Beati gli ultimi se i primi hanno sbagliato il timing.
(Fabrizio Caramagna)
L’investimento finanziario si riduce a queste due cose: cercare di vedere in una cosa ciò che non vi ha visto nessuno e cercare di capire ciò che molti stanno pensando
(Fabrizio Caramagna)
Vedo forte correlazioni tra la climatologia e l’investimento finanziario: bisogna osservare che tempo fa nella testa degli altri.
(Fabrizio Caramagna)
L’investitore aveva acquistato una ingente quantità di invidia perché gli avevano detto che l’invidia non può che aumentare.
(Fabrizio Caramagna)
Che cosa c’è di incredibile nel fatto che alcuni grandi trader e investitori abbiano guadagnato grandi cifre. Il Dow Jones è da più di cent’anni che sale. Mi stupisco piuttosto che ci sia molta gente in perdita.
(Fabrizio Caramagna)
Non dimentichiamoci che alcune nostre idee che ci spingono a investire, sono le stesse che spingono altri a disinvestire.
(Fabrizio Caramagna)
L’investitore cinese: un occhio è tagliato a mandorla, l’altro a forma di $
(Fabrizio Caramagna)
Dio voleva creare il mondo in 10 giorni. Ma gli investitori avevano fretta e gliene lasciarono 6.
(Fabrizio Caramagna)
L’agenzia di stampa battè la notizia “Dow Jones -5. Tokio apre tra qualche ora (l’una, ora italiana) e si teme un altro crollo”. L’investitore di una certa età andò a dormire con la paura che il suo portafoglio potesse spegnersi nel sonno.
(Fabrizio Caramagna)
Mi sono sempre chiesto: ma come può il valore di una azienda con dieci stabilimenti, mille dipendenti e cinquanta anni di storia, dipendere da un break-out rialzista?
(Fabrizio Caramagna)
Un economista è un esperto che saprà domani perché le cose che ha predetto ieri non sono successe oggi.
(Fabrizio Caramagna)
Negli investimenti bisogna imparare dagli errori altrui. Non si hanno abbastanza soldi per farli tutti da solo.
(Fabrizio Caramagna)
In questa società non matura più niente. Neanche gli interessi.
(Fabrizio Caramagna)
Una operazione in perdita, che non si conclude nello stop-loss, comincia con il toglierci il piacere di operare in borsa, ci restringe il campo di azione su un solo titolo, quello su cui stiamo perdendo, ci porta verso sentimenti dannosi di orgoglio e di rivalsa la cui unica conseguenza è una dannosa media al ribasso del prezzo di carico. L’illusione di non perdere (l’oblio) come soluzione finale
(Fabrizio Caramagna)
Il crollo del ventinove. Uno dei tanti simboli negativi dell’uomo. Uno in meno dei trenta denari.
(Fabrizio Caramagna)
La campanella di Wall Street risveglia il mercato, più raramente la coscienza degli investitori.
(Fabrizio Caramagna)
Caro Maddof, come ti è venuta l’idea di pagare gli interessi agli investori con il denaro proveniente da nuovi investitori”. “Dal sistema pensionistico”
(Fabrizio Caramagna)
Dicesi “levership” la fallace egemonia degli investimenti con la leva finanziaria.
(Fabrizio Caramagna)
Alla voce “serenità” è previsto che l’investimento sia in perdita.
(Fabrizio Caramagna)
In Italia fanno tutti finta di essere investitori e trader, poi la parola “aggiottaggio” la cercano sui motori di ricerca.
(Fabrizio Caramagna)
Avere una buona base di cultura e conoscenza può farti risparmiare denaro in:
– Diete miracolose.
– Letture del futuro
– Prodotti omeopatici.
– Investimenti improbabili in borsa.
– Trattamenti pseudoscientifici.
– Corsi di formazione per conoscere se stessi impartiti da ciarlatani.
– Eccetera.
(Fabrizio Caramagna)
L’investitore finanziario è mobile e flessibile: non giura fedeltà a nessuno né la pretende. Il suo compito è andare alla ricerca dei ritorni più alti possibile.
(Fabrizio Caramagna)
Buy low, sell high!” In borsa e negli investimenti questo slogan è assolutamente ineccepibile. Ma come formula da mettere in pratica nella vita, è assolutamente irrealizzabile. Compriamo la nostra vita al punto più alto e la vendiamo al punto più basso.
(Fabrizio Caramagna)
Investiamo troppe energie per conquistare e trattenere, poche per proteggere.
(Fabrizio Caramagna)
“L’acquisto di carote è quanto c’è di più vicino al mio investimento nel settore immobiliare” disse il povero.
(Fabrizio Caramagna)
Strani Investimenti.
Ho impegnato così bene i miei 20 anni che in un niente sono raddoppiati.
(Fabrizio Caramagna)
**
Le ultime parole famose sugli investimenti finanziari
Interpreti: Ben Bernanke (Presidente della Federal Reserve) e Henry Paulson (Ministro del Tesoro Americano), prima del crollo della banca Lehman Brothers
2006 – Bernanke: “I mercati delle abitazioni si sta raffreddando un po’. La nostra aspettativa è che il calo dell’attività o il rallentamento dell’attività saranno moderati e che i prezzi delle case continueranno probabilmente a salire”.
20 giugno 2007 – Bernanke: “La debacle dei mutui non influenzerà l’economia globale”.
12 luglio 2007 – Paulson: “Questo è di gran lunga la più forte economia globale che io abbia mai visto in vita mia”.
16 luglio 2008 – Bernanke: “Freddie e Fannie Mae non sono assolutamente in pericolo di fallire”. [Due mesi dopo vengono nazionalizzate.]
16 maggio 2008 – Paulson: “A mio giudizio , siamo più vicini alla fine della crisi dei mercati che all’inizio”. [Quattro mesi dopo la banca Lehman Brothers fallisce.]
28 novembre 2008 e 3 marzo 2009 – Bernanke : “Ci aspettiamo di vedere inizio ripresa nella seconda metà del 2009”. [L’economia americana, nella seconda metà del 2009, tocca uno dei punti più bassi della crisi.]