Frasi e aforismi sul terrore

Frasi e aforismi sul terrore, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sullo spavento, Frasi e aforismi sulla paura, Frasi e aforismi sull’angoscia e Frasi e aforismi sull’ansia.

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Frasi e aforismi sul terrore

Il vero terrore non sono i mostri che si nascondono sotto il tuo letto. Il vero terrore inizia con lo scoprire da cosa si nascondono.
(Fabrizio Caramagna)

Quando qualcosa di oscuro si realizza, il terrore ci circonda, ci soffoca, ci mostra tutta la nostra impotenza.
(Fabrizio Caramagna)

Ciascuno ride dei terrori altrui, ma non ha il coraggio di guardare il proprio.
(Fabrizio Caramagna)

I nostri pensieri più segreti a volte si nascondono tra la meraviglia e il terrore.
(Fabrizio Caramagna)

E c’era tutto un groviglio, con dentro uno terrore grandissimo, con dentro una luce vibrante, con dentro me.
(Fabrizio Caramagna)

A strapiombo sulle cose che che non sai.
Lo senti il coraggio familiarizzare con il terrore?
(Fabrizio Caramagna)

Il terrore di guardare le persone negli occhi,
e accorgersi che per loro non esistiamo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando capisci che il terrore del buio è nulla in confronto al buio del terrore.
(Fabrizio Caramagna)

Dal terrore si impara ad avere più terrore.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni inizio prevede la sua dose obbligatoria di terrore.
(Fabrizio Caramagna)

Non mi terrorizza tanto la sofferenza, quanto la sua capacità di caderti addosso senza preavviso.
(Fabrizio Caramagna)

E così siamo noi, al centro di una relazione, dove tornare indietro ci spaventa e andare avanti ci terrorizza.
(Fabrizio Caramagna)

Mi sono perso quel momento della storia in cui le persone sono diventate aggressive, volgari, logorroiche, terrorizzate dal futuro, invidiose.
(Fabrizio Caramagna)

Le carezze prima di addormentarsi sono un incantesimo efficace contro il terrore della notte.
(Fabrizio Caramagna)

Il corpo in un sacco. Il sacco in una bara. La bara in una tomba. La tomba sotto terra. Tutto il rituale della sepoltura è stato congegnato per terrorizzare chi soffre di claustrofobia.
(Fabrizio Caramagna)

Poche cose scatenano il terrore come “Hai un ragno sulla spalla”.
(Fabrizio Caramagna)

Quando sento il passo cadenzato del terrore entrare in casa, tremo. Poi apre la porta della mia cameretta. Traggo un respiro, lo invito a sedersi. So che mi aspetta sempre una conversazione su qualcosa. Quando va via, siamo entrambi più leggeri.
(Fabrizio Caramagna)

Il terrore racconta, in un batter d’occhio, oscuri e antichi traumi, che conserviamo senza averne alcuna coscienza.
(Fabrizio Caramagna)

Forse tutta la civilizzazione non consiste in nient’altro che nell’aver sostituito il terrore con l’ansia.
(Fabrizio Caramagna)

All’Università ho capito che l’ansia e il terrore fanno un’alleanza. Poi, finito l’esame, tornano perfetti sconosciuti.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni in cui saliamo su un piedistallo e ci sentiamo pieni di decorazioni
e altri in cui siamo una fragile barchetta di carta in un vortice nero.
E allora bisognerebbe fermarsi, farsi nudi,
sventolare il proprio respiro nell’aria e essere leggeri,
lasciare che ogni cosa accada, bellezza o terrore,
e non chiedersi perché.
(Fabrizio Caramagna)

Il terrore è più contagioso di una pandemia.
(Fabrizio Caramagna)

Nella tortura l’odio ha potuto finalmente sfogarsi senza limiti e creare i più raffinati e inverosimili strumenti di terrore e supplizio.
(Fabrizio Caramagna)

Nella tortura si vuole strappare, in mezzo al terrore e ai rigurgiti di sangue, il “segreto” tanto a lungo cercato. Ma è un segreto che non soddisferà mai il torturatore, perché il vuoto della sua anima è infinito e nessuna risposta potrà mai riempirlo.
(Fabrizio Caramagna)

Lo stato di polizia di cui ogni dittatura si avvale non è solo manganello, carcere e pena di morte. È il clima di paura che viene a crearsi ogni volta che pensiamo o facciamo qualcosa che non è conforme. Che sia una telefonata, una riunione o un gesto.
Viviamo nel terrore di essere ascoltati, intercettati e prelevati. Viviamo nel sospetto.
La dittatura è la fabbrica del sospetto e della terrore.
(Fabrizio Caramagna)

Ci muoviamo per strane scorciatoie, vie traverse e sensi unici. Le strade dritte non le consideriamo. Oppure sì, però ci terrorizzano. Perché non abbiamo alibi e dobbiamo percorrerle fino in fondo.
(Fabrizio Caramagna)

Il giorno della resurrezione dei corpi gli ipocondriaci torneranno a provare il terrore di ammalarsi.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 5 frasi preferite sul terrore, di autori celebri e famosi

Il terrore è uno shock, un istante di totale accecamento. Il terrore è privo di una qualsiasi traccia di bellezza. Noi non vediamo che la luce violenta dell’avvenimento sconosciuto che ci aspettiamo.
(Milan Kundera)

Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. E’ come se una mano di ghiaccio si posasse sul cuore. E’ come se il cuore palpitasse, fino a schiantarsi, in un vuoto abisso.
(Oscar Wilde)

Riconosco nel terrore l’emozione più pura, quindi cercherò di terrorizzare il lettore, ma se non riuscirò a terrorizzarlo, allora cercherò di suscitargli orrore, e se non riuscirò a suscitargli orrore, allora gli susciterò ribrezzo. Non sono uno che si fa problemi.
(Stephen King)

La bellezza non è altro che l’inizio di un terrore, che tuttora siamo appena in grado di sopportare, ne siamo così intimoriti perché serenamente non si cura di annientarci.
Ogni angelo è terribile.
(Rainer Maria Rilke)

Ho voluto stringerti a me
Proteggerti dal terrore
Ma ci separavano tanti corpi
(Julio Cortàzar)

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