Frasi e aforismi sull’assassino

Frasi e aforismi sull’assassino e il serial killer, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’uccidere, Frasi e aforismi sul crimine e i criminali e Frasi e aforismi sulla morte.

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Frasi e aforismi sull’assassino

La lezione più chiara dalla lettura dei libri di storia è che ognuno di noi è sia una potenziale vittima che un potenziale assassino.
(Fabrizio Caramagna)

125 donne assassinate. Una a una. Soltanto nel 2022.
Se avessero viaggiato insieme e il loro aereo si fosse schiantato, avrebbero occupato le prime pagine dei giornali, tra lutti, pianti e tragedie.
Invece dopo pochi giorni il mondo se ne scorda e il maschio violento, là fuori, continua a colpire come se nulla fosse cambiato.
(Fabrizio Caramagna)

Discendiamo tutti da spietati assassini, che si sono susseguiti nel corso di milioni di anni di lotta per la sopravvivenza. Altrimenti non saremmo qui.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone che sono a due attacchi d’ira dall’essere assassini seriali.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore del comando riempie l’ambizioso al punto da fargli credere che è amato da tutti.
Cesare è sorpreso quando Bruto lo assassina.
(Fabrizio Caramagna)

Le teorie del complotto non ammettono assassini solitari. C’è sempre una cupola del potere che decide ogni cosa.
(Fabrizio Caramagna)

Quando si guarda la finestra non si mai che cosa potrebbe esserci là fuori nella notte. Forse lo sfolgorio delle stelle, forse un drago, forse un urlo d’amore, forse la grazia di un angelo, forse un assassino che scappa nel buio. E’ tutto là fuori, per chi vuole guardare.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è un assassino e porta via con sé ogni nostro secondo. E ha sempre un alibi. Lui non c’era dove eravamo noi, esisteva in qualche altro luogo.
(Fabrizio Caramagna)

A volte il pensiero gira alla velocità di mille crimini al minuto. Annientare A, criticare B, contestare C, ingannare D, derubare E, abbandonare F. Simulacri interiori di antichi cannibalismi, assassini compiuti nelle caverne, giudizi istintivi e senza raziocinio.
(Fabrizio Caramagna)

Un serial killer è un mostro. Un’armata di serial killer è la storia.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono mostri che non sanno di esserlo. Sono convinti di essere persone molto buone. Attraversano la vita come martiri ma sono potenziali assassini.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti siamo dei criminali senza saperlo. Quello che abbiamo fatto nella vita, o anche quello che non abbiamo fatto, potendo farlo, forse, anche se in in una maniera indiretta, sta uccidendo qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)

Ognuno di noi è stato almeno una volta testimone di un omicidio: quello ai danni dei propri sogni. L’assassino? La bassa autostima.
(Fabrizio Caramagna)

La vita non conosce assassino più subdolo e spietato dell’inerzia.
(Fabrizio Caramagna)

“E adesso parliamo…”. Dà le vertigini la scaletta dei telegiornali che, dopo la notizia di una catastrofe lontana e poi di un omicidio in famiglia, scende bruscamente di uno scalino e parla della medaglia d’oro per gli azzurri nei campionati di ciclismo su pista.
(Fabrizio Caramagna)

Per quanto riuscito, il suicidio è il contrario del delitto perfetto: l’assassino non ha mai un alibi.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni secolo una religione muore assassinata da un’eresia.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scalpello è uno strumento di cui ci serviamo quando critichiamo: a volte serve a scolpire e definire meglio i risultati del nostro interlocutore, altre volte rischia di tramutarsi in un coltello che assassina.
(Fabrizio Caramagna)

Il tragico paradosso è che anche i criminali adorano i loro cani, accarezzano i loro figli, fanno del bene ai loro cari. Chi rapina, stupra, assassina, può anche aver costruito qualcosa di buono in qualche parte della sua vita infernale.
(Fabrizio Caramagna)

Se Pol Pot avesse scoperto la cura per il cancro, non la useremmo perché era uno spietato criminale e assassino? Ebbene, la stessa cosa succede con l’arte. Anche se alcuni autori erano malvagi e depravati, noi continuiamo ad ammirarne le opere.
(Fabrizio Caramagna)

A settembre ci sono ombre assassine che vanno in giro a cercare di uccidere le luci dell’estate.
(Fabrizio Caramagna)

Giorni in cui sei assassino, vittima e giudice.
(Fabrizio Caramagna)

Prima le dittature uccidono le persone per le loro idee. Poi, non avendo più nessuno da assassinare, si limitano ad assicurarsi che non ci siano idee.
(Fabrizio Caramagna)

La storia insegna come un intero paese possa diventare nazista, assassino, fautore del genocidio, senza che nessuno protesti.
(Fabrizio Caramagna)

In realtà Abele si suicidò e Caino, per non addolorare il padre e farlo sentire un fallito, gli raccontò una storia più movimentata dove alla fine era stato costretto a ucciderlo.
(Fabrizio Caramagna)

Il serial killer, per giocare a nascondino, usa l’acido.
(Fabrizio Caramagna)

Sono tornato sul luogo del delitto.
A cercare il cadavere della mia giovinezza.
(Fabrizio Caramagna)

Il killer era ossessionato dal verde. Il detective era daltonico. Il caso risultò complicato.
(Fabrizio Caramagna)

Per esistere il Male ha bisogno di un complice. Ma questo complice non è solo l’altro.
A volte è una metà di noi, un profilo nascosto, parallelo, ignoto persino a noi stessi.
Una specie di mostro a cui delegare ogni cosa, un killer che può sopportare il peso del crimine e che dopo aver compiuto il male, sparisce nell’ombra, lasciando che torni alla luce la parte normale, rassicurante di noi.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna essere onesti.
Siamo stati tutti ferita e pugnale, vittima, carnefice, giudice e accusato, assassino e cadavere, ago e filo per cucire.
(Fabrizio Caramagna)

Sii sempre te stesso. A meno che tu non sia uno spietato serial killer. Allora sii qualcun altro.
(Fabrizio Caramagna)

Non sfruttare certe occasioni in amore è un delitto.
Si diventa crudeli assassini dei sentimenti.
(Fabrizio Caramagna)

Il sicario si innamorò della donna che doveva eliminare, ma la uccise. Non poteva permettersi di perdere il prestigio di avere il 100% di vittime uccise.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 5 frasi preferite sull’assassino, di autori celebri e famosi

Ognuno di noi è un potenziale assassino – in ognuno di noi sorge di tanto in tanto il desiderio di uccidere – sebbene non la volontà di ucidere.
(Agatha Christie)

Proprio l’imperiosità del comando “non uccidere” ci assicura che discendiamo da una serie lunghissima di generazioni di assassini i quali avevano nel sangue, come forse ancora abbiamo noi stessi, il piacere di uccidere.
(Sigmund Freud)

L’assassino, la vittima, il testimone, ciascuno di noi pensa che il proprio ruolo sia quello del protagonista.
(Chuck Palahniuk)

Se si ammazza un uomo, si è un assassino. Se si ammazzano milioni di uomini, si è un conquistatore. Se li si ammazza tutti, si è un Dio.
(Jean Rostand)

Abele fu il primo a scoprire che le vittime assassinate non protestano.
(Stanislaw Jerzy Lec)

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