Frasi e aforismi sull’epidemia e la pandemia

Frasi e aforismi sull’epidemia e la pandemia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati si veda Frasi e aforismi sul Coronavirus, il Covid e la quarentena, Frasi e aforismi sulla malattia e Frasi e aforismi sui medici e la medicina.

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Frasi e aforismi sull’epidemia e la pandemia

Una pandemia ha sempre qualcosa di negativo, soprattutto se ha come conseguenza molti positivi.
(Fabrizio Caramagna)

In questi anni di epidemia di Covid, abbiamo appreso molto poco sul funzionamento del nostro sistema immunitario, ma in compenso sappiamo tutto dei virologi.
(Fabrizio Caramagna)

Durante la pandemia, la gestione delle informazioni è diventata caotica. Chi leggere e ascoltare? Non solo abbiamo dovuto ignorare migliaia di fonti inaffidabili, ma abbiamo dovuto pure scegliere quella più affidabile tra migliaia di fonti affidabili.
(Fabrizio Caramagna)

È un vero problema quando gli economisti non sanno nulla di epidemiologia e gli epidemiologi non sanno nulla di economia.
(Fabrizio Caramagna)

È vero che il 99% dell’umanità è riuscito a sfuggire alla pandemia. È anche vero però che il sistema ospedaliero, essenziale per il 100% dell’umanità, è collassato.
(Fabrizio Caramagna)

Morire in un’epidemia è un andarsene anonimo, il deceduto diventa un numero per elenchi e statistiche.
E un dolore ancora più grande per chi lo ha amato.
(Fabrizio Caramagna)

Di solito il futuro gode di miglior fama che il passato.
Solo nella nostra epoca, tra global warming, pandemie, crisi economiche e guerre, il futuro è nerissimo.
(Fabrizio Caramagna)

Cambiamenti climatici, pandemie, guerre e genocidi: il futuro comincia a scarseggiare. Ce n’è sempre di meno.
(Fabrizio Caramagna)

Pandemie. Guerre. Crisi economica. Disoccupazione. Global warming. Intossicazione da social. Questa è sicuramente la prima generazione nella storia in cui i figli i vivono peggio dei loro genitori.
(Fabrizio Caramagna)

La peste trova sempre servizievoli ratti pronti a diffonderla.
(Fabrizio Caramagna)

Se fossimo al gioco del Monopoli – tra covid, crisi economica e guerre – la generazione dei giovani è rimasta ferma più di un giro.
(Fabrizio Caramagna

Se il battito d’ala di una farfalla può scatenare una tempesta all’altro capo del mondo, il volo veloce e caotico del pipistrello può scatenare una pandemia mondiale.
(Fabrizio Caramagna)

Si chiama Pandemia. Ma siccome contagia tutti, è anche Pandevostra.
(Fabrizio Caramagna)

L’ossessione di essere virali, contagiosi: la trasmissione di messaggi e like è stata la prima vera grande pandemia del pianeta terra.
(Fabrizio Caramagna)

Le fake news sono contagiose. Insieme al covid, sono l’epidemia del nostro tempo. Solo che non abbiamo ancora trovato un vaccino.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra epoca ha assunto le sembianze di un selfie che, di scatto in scatto, irrefrenabilmente si autoriproduce.
E’ una specie di virus che, di volto in volto, ha il solo scopo di trasmettersi, senza mai generare verità.
(Fabrizio Caramagna)

Favorito dalla rete di contatti del mondo d’oggi, l’odio dilaga come un’epidemia, con untori consapevoli e inconsapevoli portatori sani.
(Fabrizio Caramagna)

Un’epidemia di fiducia nel futuro. Un detective vuole vederci chiaro e scopre un’orribile verità: l’intelligenza artificiale ha inventato una fake news che riesce a convincere il cervello di tutti gli abitanti della terra sull’arrivo imminente di una nuova età dell’oro.
(Fabrizio Caramagna)

Ci estingueremo, falcidiati da un’epidemia di indifferenza.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 7 frasi preferite sull’epidemia e la pandemia

Più distruggiamo gli ecosistemi, più smuoviamo i virus dai loro ospiti naturali e ci offriamo come un ospite alternativo. Siamo troppi, 7,7 miliardi di persone, e consumiamo risorse in modo troppo affamato, a volte troppo avido, il che ci rende una specie di buco nero al centro della galassia: tutto è attirato verso di noi. Compresi i virus.
(David Quammen, autore di Spillover)

Una soluzione alle pandemie? Dobbiamo ridurre velocemente il grado delle nostre alterazioni dell’ambiente, e ridimensionare gradualmente la dimensione della nostra popolazione e la nostra domanda di risorse.
(David Quammen, autore di Spillover)

Quel preciso momento di un’epidemia, quando tutto può cambiare all’improvviso, è il Punto Critico.
(Malcolm Gladwell)

Alla fine, il risultato di un’epidemia può essere pari a quello di un terremoto; ma, nell’epidemia, gli uomini sono “testimoni” del massiccio progresso della morte che ha luogo sotto i loro occhi. Essi si trovano nella condizione di partecipanti a una battaglia che dura più a lungo di tutte le battaglie conosciute. Il nemico però è nascosto, sempre invisibile; non lo si può colpire. Ci si può aspettare soltanto di esserne colpiti.
(Elias Canetti)

In principio dunque, non peste, assolutamente no, per nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo. Poi, febbri pestilenziali: l’idea s’ammette per isbieco in un aggettivo. Poi, non vera peste, vale a dire peste sì, ma in un certo senso; non peste proprio, ma una cosa alla quale non si sa trovare un altro nome. Finalmente, peste senza dubbio, e senza contrasto: ma già ci s’è attaccata un’altra idea, l’idea del venefizio e del malefizio
(Alessandro Manzoni, Promessi sposi, capitolo XXXI, descrivendo l’epidemia di peste)

Che un’improvvisa e invincibile epidemia d’intelligenza possa colpirvi tutti, cari antivaccinisti.
(Michele Dalai)

Alcune persone sono così sensibili che si sentono snobbate se un’epidemia le trascura.
(Kin Hubbard)

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