Frasi e aforismi sull’allegria

Frasi e aforismi sull’allegria e l’essere allegro, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul sorriso, Frasi e aforismi sulla serenità, Frasi e aforismi sulla felicità e Frasi e aforismi sulla gioia.

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Frasi e aforismi sull’allegria

Dell’allegria, mi piace che può essere davvero multiforme. Molto più della felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’allegria c’è trepidazione, curiosità, disponibilità agli imprevisti, determinazione, stupore.
(Fabrizio Caramagna)

L’allegria: quell’energia che non puoi spiegare, ma te la godi tutta
(Fabrizio Caramagna)

Quell’immotivata, imprevista e euforica allegria che arriva all’improvviso e, altrettanto all’improvviso, senza alcun segnale, se ne va via. Priva di una causa e senza nessuna conseguenza.
(Fabrizio Caramagna)

L’allegria non bussa, piglia dei giorni a caso e ti sfonda la porta. E tu prendi, incassi e ridi senza sapere perché.
(Fabrizio Caramagna)

Ore che stanno tutte in quei dieci minuti di parole in macchina, quelli che sanno di serata che non vuole finire, di te che non vorresti mai scendere, allegorie di un’eternità che ci sfugge sempre.
(Fabrizio Caramagna)

Ci piaceva ridere. Ci faceva gli occhi belli e l’anima allegra. E i corpi, in silenzio, pregustavano l’attesa di unirsi.
(Fabrizio Caramagna)

Un istante sospeso, una bolla di colori delicati, uno stupore e un senso di allegria improvvisa. E ti viene di proteggerlo quell’istante, come se fosse un sogno.
(Fabrizio Caramagna)

Bisognerebbe imparare dai palloncini che non riescono mai a nascondere la loro allegria.
(Fabrizio Caramagna)

È bello ascoltare i canti degli alberi. Le sue melodie sono state imparate secoli fa e vengono ripetute quotidianamente con la stessa allegria.
(Fabrizio Caramagna)

Prima o poi l’allegria torna, anche quando certe cose non tornano più.
(Fabrizio Caramagna)

Sarebbe bello definire la felicità, la gioia, l’allegria, la contentezza, l’euforia, la serenità, la letizia e l’esultanza e stabilire le loro infinite sfumature. Non per esigenze di pedante sistematizzazione o esattezza, ma per trovare nuove possibilità e magari nuovi nomi con cui sentirsi felici.
(Fabrizio Caramagna)

In amore ho imparato la felicità.
Con mio figlio la gioia.
Davanti a un tramonto l’estasi.
A una festa l’allegria.
Di fronte al mare la serenità.
A una partita di calcio l’esultanza.
(Fabrizio Caramagna)

Quel vecchio, con la sua ragnatela di rughe intorno agli occhi, le carte da gioco sparse sul tavolo e la risata allegra, mi è sembrata un bambino.
(Fabrizio Caramagna)

Ti lascio al vento che corre allegro al tuo fianco.
All’orizzonte che ti insegna nuovi modi di respirare.
Alla felicità che avevi dentro e che non sapevi.
Tu aspettami. Arrivo subito.
(Fabrizio Caramagna)

Forse il destino è un film già scritto.
Ma sei tu che puoi decidere se mettere una colonna sonora allegra o una drammatica.
(Fabrizio Caramagna)

All’estate chiedo
alberi gonfi di frutta e campagne dorate,
il mare azzurro e terrazze luminose,
la tregua di ogni paura e inquietudine,
un granello di allegria, una vibrazione di possibile.
(Fabrizio Caramagna)

L’allegria del sentiero che porta al mare e ha sempre l’azzurro davanti agli occhi.
(Fabrizio Caramagna)

Alle feste fingo allegria per non farmi notare.
(Fabrizio Caramagna)

In Inghilterra ho imparato la lingua.
In Norvegia a sopportare il buio.
In Germania l’etica e il senso civico.
In Francia la rivoluzione.
In Italia l’allegria.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono cuori di pietra che certi giorni vorrebbero solo una mano che li faccia rimbalzare allegramente a fior d’acqua.
(Fabrizio Caramagna)

I lamentosi sono quelli che nelle disgrazie si sentono disgraziatissimi.
E nell’allegria, quasi tristi.
(Fabrizio Caramagna)

“Quanto sono graziosi e allegri i cardellini”
diciamo, trascurando il parere dei moscerini.
(Fabrizio Caramagna)

Quale ottimista, mentre sta morendo nel suo letto mezzo vuoto, si rallegrerà che è mezzo pieno?
(Fabrizio Caramagna)

Coricandosi nel letto, pensare a quanti nemici si rallegrerebbero della mia morte. Contarli con le dita, sorridere a addormentarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Ciao allegria, ti va stasera di posare la testa sul cuscino con me?
(Fabrizio Caramagna)

Tra i mestieri nuovi che vorrei inventare, il medico che controlla i muscoli del sorriso e quando esci dal suo studio sei di nuovo allegro e luminoso.
(Fabrizio Caramagna)

I nostri frammenti tristi sono sopportabili finché stanno dentro una cornice allegra
(Fabrizio Caramagna)

A volte la mia allegria è come quella dello champagne nel calice: prima tanta schiuma, per poi diventare pensieroso.
(Fabrizio Caramagna)

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