Frasi e aforismi sulla bambola

Frasi e aforismi sulla bambola, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul gioco e il giocare, Frasi e aforismi sul giocattolo e Frasi e aforismi sull’infanzia.

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Frasi e aforismi sulla bambola

Ho aperto il vecchio baule, ho preso una bambola e ho solo pensato a quanto fosse incredibilmente bella mentre cadeva a pezzi nel silenzio.
(Fabrizio Caramagna)

Gli altri giocattoli vanno e vengono, ma una bambola è per la vita.
(Fabrizio Caramagna)

La bambola è l’ultimo dei giocattoli da cui una bambina si separa. E’ tutto ciò che rimane di quel suo mondo infantile pieno di favola e magia. La bambola è un’amica che ha saputo conversare con lei e che l’attende ancora sulla vecchia sedia.
(Fabrizio Caramagna)

Mi chiedo come i bambini sopravvivano ai loro dispiaceri: un bambino che smarrisce il suo pupazzo o la sua bambola è come una fata che smarrisce il suo libro di magia.
(Fabrizio Caramagna)

I soldatini di piombo, nelle loro scatole colorate, rompono le file e cedono al disordine. Chissà cosa pensano le bambole sempre ben pettinate sui comodini.
(Fabrizio Caramagna)

Una bambola diventa più affascinante con l’età, nessuna persona, se ha un po’ di sensibilità, potrebbe mai buttare una bambola nella pattumiera.
(Fabrizio Caramagna)

Una bambola è sempre lì quando non hai amici con cui giocare, nessuno con cui parlare, nessuno con cui condividere i tuoi piccoli guai o le tue grandi gioie
(Fabrizio Caramagna)

Una bambola ha visto la vita attraverso il cuore e gli occhi di una bambina cresciuta fino all’età adulta e forse ha persino accompagnato quella donna fino alla fine dei suoi giorni.
(Fabrizio Caramagna)

Una bambola ci insegna che il cuore pulsa anche nelle cose inanimate, non importa molto se gli occhi hanno uno sguardo fisso.
(Fabrizio Caramagna)

Quando tutti gli altri ti hanno deluso, c’è sempre la bambola della tua infanzia in qualche mobile della stanza.
(Fabrizio Caramagna)

Lei disse: “A volte mi sento come una bambola con gli occhi di porcellana, una gonna in tulle e un mantello di velluto. Non toccarmi, potrei rompermi”.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi le bambine hanno le bambole con gli abiti firmati e alla moda.
Forse si sarebbero divertite di più tanti anni fa, quando i vestiti delle bambole si facevano con gli scampoli di tessuto che si trovavano a casa dei nonni.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi uno smartphone sostituisce troppo presto una bambola. Si diventa adulti senza mai aver fantasticato di regni immaginari e giocato con principesse sedute accanto al proprio letto.
(Fabrizio Caramagna)

Tra le cose che mi fanno più paura ci sono i fantasmi e le bambole di porcellana con un occhio aperto e l’altro chiuso.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo si rideva degli uomini che si portavano a letto bambole gonfiabili. Oggi sono bambole gonfiabili in carne e ossa che si portano a letto gli uomini.
(Fabrizio Caramagna)

“Lo schianto dell’auto contro il muro è stato scioccante. Mi sentivo disarmata, quasi distrutta al volante. Domani mi tocca stare dentro camion, penso che starò peggio”.
E dicono che le bambole non hanno sentimenti.
(Fabrizio Caramagna)

La fottuta vita e la sua costante insoddisfazione. Come una bambina che non si accontenta più di vestire le sue bambole. Le vuole scuoiare…
(Fabrizio Caramagna)

Ero una bambola di pezza, tirata da tutti i lati, nelle mani di sogni capricciosi che volevano giocare con lei.
(Fabrizio Caramagna)

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