Frasi e aforismi sull’offesa e l’offendere, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla maleducazione e i maleducati, Frasi e aforismi sulla vendetta e Frasi e aforismi sull’attacco e l’attaccare.
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Frasi e aforismi sull’offesa e l’offendere
L’insulto, prima ancora di graffiare la nostra identità, sporca la bellezza del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Offendere, che brutto aggettivo
(e per estensione sbraitare, inveire, insultare, accusare, attaccare)
(Fabrizio Caramagna)
“Muori male” e altre offese che danno la proporzione della barbarie in cui siamo piombati.
(Fabrizio Caramagna)
Gli insulti sono come il dentifricio. È troppo facile farli uscire, è molto più difficile rimetterli nel tubetto.
(Fabrizio Caramagna)
Anche se non sei d’accordo, puoi contraddire senza insultare. Devi solo usare alcune frasi chiamate “argomentazioni”, e per farlo, ovviamente, devi pensare.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo troppo occupati nella battaglia quotidiana dell’insulto più efficace per valutare un complimento vero.
(Fabrizio Caramagna)
Nel mondo del lavoro ci sono offerte di impiego che sono offese di impiego.
(Fabrizio Caramagna)
La commozione in rete dura poche ore. Poi torna la normalità fatta di insulti, sciacallaggio, rancori, zuffe, chiacchiere, battibecchi.
(Fabrizio Caramagna)
Il social è quel posto in cui scrivi un tweet dove critichi te stesso e si presenta un imbecille che si offende.
(Fabrizio Caramagna)
Prima di rimanerci male, guardate le timeline e la bacheca di chi viene a insultarvi e a provocarvi. In una buona percentuale dei casi, il problema non siete voi.
(Fabrizio Caramagna)
In un internet più sensato i social dovrebbero essere solo due: il social di quelli che si divertono e il social di quelli che si offendono.
(Fabrizio Caramagna)
L’insulto è così povero di argomenti che spesso chi è insultato rimane allibito senza sapere bene di che cosa lo si rimproveri.
(Fabrizio Caramagna)
L’insulto è il modo più patetico per dire “non ho capito”.
(Fabrizio Caramagna)
L’offesa è un rumore di fondo per non far parlare gli altri.
(Fabrizio Caramagna)
Poiché so che è molto importante per la tua salute spirituale che ti sfoghi con me lanciandomi i tuoi insulti, farò finta che mi facciano male.
(Fabrizio Caramagna)
Le allusioni. Una di quelle strategie che nel mio lessico è sinonimo non solo di offesa, ma anche di arroganza e vigliaccheria.
(Fabrizio Caramagna)
L’offesa stupida ti dà fastidio per la stupidità e quella intelligente per l’offesa.
(Fabrizio Caramagna)
Non posso mandarti a quel paese e offenderti: sono ancora una persona gentile. Concedimi però il lusso di starti alla larga.
(Fabrizio Caramagna)
L’offesa intende ferire volutamente la persona, mentre la critica mira esclusivamente a svelare l’insufficienza di una espressione.
(Fabrizio Caramagna)
Lo sbadiglio, ecco cosa regalano certe offese.
(Fabrizio Caramagna)
L’unica censura possibile contro l’insulto è l’autocensura: nel 99% dei casi chi insulta resta lì come un imbecille.
(Fabrizio Caramagna)
E’ sempre in nome di una morale che si offende o si fa gli offesi.
(Fabrizio Caramagna)
Pretendere delle scuse è spesso sopravvalutare l’offensore.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni passano anni alla ricerca dell’offesa perfetta da parte del nemico, per potersi così vendicare.
(Fabrizio Caramagna)
Il rancore ingrandisce le offese ricevute, e talora le inventa.
(Fabrizio Caramagna)
Il fanatismo è un’offesa alla ragione che finisce per trasformarsi in offesa al corpo dei reticenti e degli increduli, in campi di concentramento, in colpi alla nuca.
(Fabrizio Caramagna)
Ciò che non mi piace nell’offesa è che mi spinge a vendicarmi. Io non voglio rendermi simile a te. La mia vittoria ti assomiglia troppo, caro nemico, perché io non ci veda una sconfitta.
(Fabrizio Caramagna)
A volte si fanno guerre per un nonnulla.
E’ anche vero che ne evitiamo moltissime perché non siamo in grado di capire tutte le offese e le violenze che riceviamo.
(Fabrizio Caramagna)
L’odio su internet è come una sigaretta che gira tra compagni.
Ognuno aspira una boccata e scrive un insulto
in questo rito collettivo dove ciò che conta è sfogare la propria rabbia,
scaricare la propria frustrazione, riempire il proprio vuoto
e sentirsi per un attimo importante.
Non importa se poi la sigaretta finisce per bruciare vivo qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)
La popolarità si misura in like, ma anche in insulti sotto il post.
(Fabrizio Caramagna)
Le urla, le minacce, le offese, le molestie, le mortificazioni, gli schiaffi, le violenze sulle donne.
E le scuse degli uomini che non sono mai abbastanza.
E la giustizia che non è sempre pronta.
(Fabrizio Caramagna)
La bugia del “non ci ho fatto caso”, che si muove tra la falsità e la paura di offendere.
(Fabrizio Caramagna)
C’è chi perdona l’offesa e chi usa il perdono per offendere.
(Fabrizio Caramagna)
Lunedì scaturisce dalla domenica senza far storie.
E ogni volta si prende gli insulti e le offese del mondo, e non si scompone mai.
(Fabrizio Caramagna)
Peccato per certe muri, che pur non nobili,
hanno la sventura di diventar sfondo inutile di offese e parolacce.
Ma il vento e la notte li perdoneranno.
(Fabrizio Caramagna)
Le punzecchiature non sono che abitudini da insetti.
(Fabrizio Caramagna)
La gente pretende che le si parli con educazione, per offendersi meglio.
(Fabrizio Caramagna)
Per il fondamentalismo la diversità dei punti di vista è un’offesa personale.
(Fabrizio Caramagna)
“Guarda, non ho parole”.
“Io sì, ma è meglio che non te le dica”.
(Fabrizio Caramagna)
Tu per me sei un paio di scarpe strette, di quelle che uno non vede l’ora di togliersele di dosso.
(Fabrizio Caramagna)
Avrei dovuto gridarti “idiota” ma non ero in vena di farti complimenti.
(Fabrizio Caramagna)
Gente che al posto del cuore ha il veleno che aveva in gola Hitler quando decise di suicidarsi.
(Fabrizio Caramagna)
Un sincero “no, grazie” è il peggiore degli insulti.
(Fabrizio Caramagna)
Tempo perso quello di insultare i potenti. Che gliene frega di un migliaia di minuti di insulti in più o in meno ogni giorno?
(Fabrizio Caramagna)
Si avverte la gentile clientela che qui non si restituisce nessun insulto, nemmeno per vizi di fabbrica.
(Fabrizio Caramagna)