Frasi e aforismi sulla trappola

Frasi e aforismi sulla trappola, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla libertà, Frasi e aforismi sulle catene e Frasi e aforismi sulla prigione e il carcere.

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Frasi e aforismi sulla trappola

A volte non cerchiamo di superare i nostri limiti. Ingrandiamo solo il cerchio dove siamo intrappolati.
(Fabrizio Caramagna)

Anche se affermi che “questa volta è diverso”, cadrai sempre di nuovo nella stessa trappola.
(Fabrizio Caramagna)

Cadere in tentazione. Cadere in errore. Cadere malati. Cadere in trappola. Cadere nel sonno.
Passiamo la vita a cadere.
(Fabrizio Caramagna)

Chi riesce a scoprire le trappole più sofisticate finisce per cadere nella più semplice di tutte.
(Fabrizio Caramagna)

Sei sprecata.
Sei il genere di libro che ha storie magiche
ed è intrappolato in uno scaffale che nessuno guarda.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna imparare a chiedere scusa. L’orgoglio ci intrappola, l’umiltà ti libera.
(Fabrizio Caramagna)

La natura umana è la più selvaggia. E’ piena di bestie crudeli e di una densa vegetazione che occulta trappole e inganni.
(Fabrizio Caramagna)

E le trappole continuano a scattare sempre nel medesimo punto, e il piede è sempre lì a rimanerci incastrato.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte le trappole sono in qualche modo attraenti, altrimenti non otterrebbero il loro scopo.
(Fabrizio Caramagna)

Le domande di una donna al proprio uomo non sono domande, sono trappole.
(Fabrizio Caramagna)

C’è sempre l’insidia di cadere nella trappola da cui, ingenuamente, pensavamo d’essere definitivamente fuggiti.
E’ come se dalla giungla non fossimo mai usciti.
(Fabrizio Caramagna)

Prima ci attirano nella trappola dell’attenzione e poi ci fanno cadere nella botola del disinteresse.
(Fabrizio Caramagna)

Al giorno d’oggi l’inganno colpisce per la sua sfacciata continuità, per il suo modo aperto e disinvolto di simulare, per la naturalità con cui costruisce la trappola, tra sorrisi e strette di mano.
E’ talmente connaturato alla realtà delle cose che non si ha neanche più la forza di reagire. Non ci sorprende più, tutt’al più ci stordisce.
(Fabrizio Caramagna)

Rincorrere il successo è un modo per vivere in un mondo di gradini, trappole e piedistalli anziché di panchine e terrazzi fioriti.
(Fabrizio Caramagna)

Mi sono perso quel momento della storia in cui un un mondo così promettente è stato legato alla catena degli obblighi, immobilizzato nei doveri, intrappolato nel conformismo, soffocato dalle abitudini.
(Fabrizio Caramagna)

La trappola di certe giornate è camminare pensando che ci sia una trappola.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre un tempo, esasperati da una telefonata, potevamo uscire dalla cabina telefonica sbattendo la porta, guardando il cielo e dicendo “mai più”, adesso invece siamo intrappolati dentro questa cabina che è lo smaprtphone e non riusciamo più a venirne fuori.
(Fabrizio Caramagna)

“E’ inutile che mettiate sempre le posate!” – protestano i topi, i quali mangerebbero volentieri la crosta di formaggio senza dover toccare quegli aggeggi di metallo intorno alla trappola.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un silenzio che cattura più di ogni altra trappola.
(Fabrizio Caramagna)

A volte il treno può essere una trappola mortale: in ritardo e sovraffollato, l’odore di chiuso e sudore, la folla che sale e spinge a ogni fermata, le chiacchiere qualunquiste e populiste che si autoalimentano, l’impianto di climatizzazione invariabilmente spento o bloccato sul massimo.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo tira un sospiro di sollievo quando una donna si mette tranquilla e smette di chiedere e pretendere.
Non sa che lei gli sta solo tendendo un altro agguato.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita moderna non c’è cosa peggiore che finire nell’orrenda trappola: “Installazione di 1 aggiornamento su 10. Non spegnere o scollegare l’apparecchiatura”.
(Fabrizio Caramagna)

Sono la lepre che, vedendo tutto il campo libero per correre, eccitata, cade nell’unica trappola lasciata dimenticata da un cacciatore morto
(Fabrizio Caramagna)

La danza è il tentativo più bello di disegnare un centro che non si lascia mai intrappolare. E che ogni volta sfugge al movimento del danzatore.
(Fabrizio Caramagna)

È una trappola meravigliosa questa delle tue labbra. L’hai pensata apposta per me?
(Fabrizio Caramagna)

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