Frasi e aforismi sui premi letterari

Frasi e aforismi sui premi letterari, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla critica letteraria, Frasi e aforismi sull’editoria e Frasi e aforismi sul libro e la lettura.

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Frasi e aforismi sui premi letterari

Il problema dei premi letterari è che non vogliono premiare, ma essere premiati. L’autore premiato serve solo ad aumentare il prestigio di chi lo premia.
(Fabrizio Caramagna)

A volte non partecipare a certi premi è vincere.
(Fabrizio Caramagna)

Le autorità premiarono il poeta ufficiale. Mentre il poeta che sarebbe passato ai posteri camminava anonimo per le strade.
(Fabrizio Caramagna)

E’ terribile che, al 2022, solo 17 donne abbiano ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura.
(Fabrizio Caramagna)

I premi letterari assegnati in modo immeritato sono spesso l’unico modo che ha la mediocrità di vendicarsi del talento.
(Fabrizio Caramagna)

L’aggettivo “prestigioso” accompagna quasi sempre il concetto di premio letterario. Peccato che così in Italia ci sono oltre 2000 “prestigiosi premi letterari”, e ci si chiede quali siano quelli non prestigiosi.
(Fabrizio Caramagna)

Lamenti di uno scrittore megalomane. “Dio non contento di aver inflitto la cecità a Omero, la gobba a Leopardi, la sordità a Beethoven, la disabilità a Frida Kahlo, adesso nega a me il Premio Strega…”.
(Fabrizio Caramagna)

I premi letterari, questo ramo specializzato nel narcisismo patologico e nelle sue cure palliative.
(Fabrizio Caramagna)

Questo è il paese che ha dimenticato in un cassetto il manoscritto del Gattopardo e ha l’ardire di premiare un capolavoro al giorno.
(Fabrizio Caramagna)

In Italia l’importante è leggere capolavori letterari inutili candidati a qualche premio.
(Fabrizio Caramagna)

Gli scrittori dilettanti li riconosci: sono quelli ossessionati dai riconoscimenti e dai premi letterari.
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni premi letterari sono funebri. Vengono attribuiti a romanzi già morti sul nascere.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono premi letterari la cui ricca dotazione economica è un indennizzo: tanto è poco prestigioso vincerli.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa più triste che abbia mai visto è una biblioteca piena di onorificenze e premi letterari, non di libri.
(Fabrizio Caramagna)

Si rifiuta un premio perché a una lode si aggiunga un’altra lode: quella che si indirizza alla propria modestia.
(Fabrizio Caramagna)

Il poetastro. Uno capace di agguantare ogni tipo di lode e elogio senza mai pensare che possano essere finte. Uno con una resistenza proverbiale nel partecipare a centinaia di premi letterari, accettando lusinghe, congratulazioni e menzioni d’onore (che verranno parimenti tributate agli altri concorrenti) senza mai un cedimento. Uno capace di pubblicare decine e decine di libri, (almeno uno all’anno) con la stessa speranza e illusione con cui ha pubblicato il primo. Un vero atleta della vanità e dell’illusione.
(Fabrizio Caramagna)

Perché dare soldi ai poeti come ricompensa?
Nel mio premio il vincitore avrà un raro cespuglio di biancospino e un’orbita completa sulla groppa del drago intorno al pianeta Giove.
(Fabrizio Caramagna)

Non vincerò mai lo Strega. Sono aforista. E pure astemio.
(Fabrizio Caramagna)

Un lettore che aspira al premio Nobel per aver letto tutti i premi Nobel.
(Fabrizio Caramagna)

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