Frasi e aforismi sulla cecità e il cieco

Frasi e aforismi sulla cecità e l’essere cieco. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla vita e il vedere, Frasi e aforismi sugli occhi e Frasi e aforismi sul buio.

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Frasi e aforismi sulla cecità e l’essere ciechi

Osservare senza interesse è la peggiore forma di cecità.
(Fabrizio Caramagna)

Come un cieco che pensa di capire il mare bagnandosi le mani. E guardando un sasso, crede di aver visto le montagne.
(Fabrizio Caramagna)

Facciamo piani come se il minuto successivo, l’ora successiva, Il giorno successivo, il mese successivo, l’anno successivo dipendessero da noi. Come se la vita stessa dipendesse da noi.
Facciamo piani con un po’ di cieco ottimismo.
(Fabrizio Caramagna)

Attraversiamo il mondo come ciechi, senza vedere che un piccolo fiocco di neve è fatto di migliaia di galassie, che lo stelo di un mughetto o il sorriso di un bambino parlano la stessa lingua delle stelle.
(Fabrizio Caramagna)

Sei cieco se vedi l’alba ma non sei capace ad ascoltare l’occulta armonia che si nasconde nel suo inizio.
(Fabrizio Caramagna)

Alla fine, gli occhi di molti si chiuderanno per sempre senza mai essersi aperti del tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Attenzione. L’uso continuo dello smartphone può rendere ciechi e sordi rispetto alla gentilezza e all’empatia.
(Fabrizio Caramagna)

Tu credi che uno schermo ti protegga? Ti rende solo più cieco.
(Fabrizio Caramagna)

Vediamo così poco: appena quanto basta per illuderci di non essere ciechi.
(Fabrizio Caramagna)

Sventurati quelli che non leggono, perché di essi è il regno dei ciechi.
(Fabrizio Caramagna)

Sostenere incondizionatamente qualcuno che non conosciamo non è lealtà, è fanatismo cieco.
(Fabrizio Caramagna)

Non ci sono occhi più ciechi di quelli che non vogliono guardare lontano, perché sanno cosa vedrebbero.
(Fabrizio Caramagna)

Solo i ciechi discriminano gli uomini per il loro colore.
(Fabrizio Caramagna)

Diventiamo ciechi non quando non vediamo più, ma quando non ci crediamo più.
(Fabrizio Caramagna)

In questo mondo sono tutti sono ciechi e sordi, ma non muti. Parlano in continuazione.
(Fabrizio Caramagna)

In che momento l’itinerario di ieri è diventato lo stesso che farai domani e poi dopodomani. Identico a quello di oggi. A che età lo stupore si trasforma in cecità e abitudine?
(Fabrizio Caramagna)

La cecità di chi si pretende vista per tutti.
(Fabrizio Caramagna)

La cecità di chi paga per vedere.
(Fabrizio Caramagna)

Quando crediamo di vedere tutto chiaramente, l’amore arriva a ricordarci la cecità.
(Fabrizio Caramagna)

La cecità non è assenza di luce, ma mancanza di contrasti.
(Fabrizio Caramagna)

Rinnegare il passato garantisce una cecità assoluta sul futuro.
(Fabrizio Caramagna)

La verità è un punto di vista. La menzogna, una forma di cecità.
(Fabrizio Caramagna)

La routine è l’imperdonabile cecità del mediocre.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo tutti appesi a un filo. Ma lo siamo in modo diverso.
Ci sono i funamboli che ci camminano sopra per andare a scoprire chi tiene l’altro capo.
E ci sono coloro che si tengono aggrappati al filo, senza mai farsi domande né tantomeno chiedersi dove porta il filo.
I primi sono gli artisti, i creativi, i pensatori, gli inventori. I secondi sono gli abitudinari, i ciechi, i mediocri.
(Fabrizio Caramagna)

Chi ha detto che l’amore è cieco? L’amore forse non ci apre gli occhi, però rende intenso, più che qualsiasi altra emozione, il desiderio di vedere.
(Fabrizio Caramagna)

Non è vero che la Giustizia è cieca. Ma è vero che alcune leggi, senza rendersene conto, lo sono.
(Fabrizio Caramagna)

Il diritto è cieco senza il dovere, e il dovere è inutile senza il diritto.
(Fabrizio Caramagna)

Per essere felici è richiesta una certa dose di cecità e talora anche un briciolo di sordità morale.
(Fabrizio Caramagna)

Solo in un vicolo cieco apriamo finalmente gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo il lungo inverno, rimango sempre accecato dal primo battito dei girasoli.
(Fabrizio Caramagna)

Quel cieco sognava un mondo prima della Genesi, quando la luce non era ancora separata dalle tenebre.
(Fabrizio Caramagna)

Siccome non poteva vederle con il telescopio, quel cieco inventò un meraviglioso strumento che permetteva di toccare le stelle.
(Fabrizio Caramagna)

Il cieco, con la sua mano umida di pioggia, sente al tatto l’arcobaleno.
(Fabrizio Caramagna)

Il sorriso di un cieco che sa che i colori si sentono.
(Fabrizio Caramagna)

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La mia frase preferità sulla cecità, di Amitav Ghosh

Questa nostra epoca verrà definita l’epoca della Grande Cecità.
(Amitav Ghosh)

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