Frasi e aforismi sull’hotel e l’albergo

Frasi e aforismi sull’hotel e l’albergo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul viaggio e il viaggiare, Frasi e aforismi sulla stanza e Frasi e aforismi sull’ospitalità.

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Frasi e aforismi sull’hotel e l’albergo

“Hotel” si dice in modo uguale in tutte le lingue. “Casa”, è diversa in ognuna. Poche premesse consentono conclusioni così nette.
Quando l’hotel avrà un nome diverso in ogni lingua, allora non sarà più quel prodotto di consumo globale, con le stesse stanze, gli stessi corridoi e lo stesso soffitto anonimo, sia che tu vada in Giappone o in Europa o negli Stati Uniti.
Diventerà qualcosa di personale, che si adatterà agli usi e ai costumi di ogni paese e che accoglierà ogni ospite con una ventata di intimità, protezione e freschezza. E allora sarà sempre meno “hotel” e sempre più “casa”.
(Fabrizio Caramagna)

La prima notte in albergo i mobili, i tappeti e le tende non smettono di guardarti con distacco, nonostante tu affidi i tuoi beni più preziosi – il portafoglio, la macchina fotografica, il cellulare – alla protezione del comodino. Ci vogliono diversi giorni nella stessa stanza per sentirsi finalmente accolti.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultimo sguardo prima di lasciare una camera d’albergo è dedicato dall’ospite a se stesso. Si assicura coscienziosamente che nulla dei suoi oggetti sia perso. Apre le ante dell’armadio. Guarda dentro i cassetti. Controlla gli opuscoli informativi sul tavolo. Infila la mano sotto il copriletto e le lenzuola elasticizzati.
In realtà non sta cercando frammenti di se stesso. Spera di trovare il segreto di qualcosa, una rivelazione sull’universo che dia senso al suo viaggio.
(Fabrizio Caramagna)

In albergo, dopo una certa ora, dietro le pareti di carta velina, i vicini di stanza alzano la voce, aumentano il volume della televisione, parlano, sospirano, gridano.
Aspettano che io mi metta sotto le coperte e spenga la luce per farsi sentire. Cercano qualcuno con cui condividere la loro solitudine.
(Fabrizio Caramagna)

Il mago entrò nell’albergo sulle nuvole e mostrò alla reception il foglietto con la prenotazione scritta con l’inchiostro simpatico.
(Fabrizio Caramagna)

Tutto ciò che mi piace è illegale, immorale o è nel buffet di un hotel a cinque stelle.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un solo motivo al mondo per puntare la sveglia: non perdersi la colazione a buffet di un buon albergo.
(Fabrizio Caramagna)

Gli hotel iniziano con la H muta. Ma quanto sono rumorosi gli ospiti nelle loro stanze.
(Fabrizio Caramagna)

Che l’hotel abbia due o cinque stelle, i vicini che fanno sesso tutta la notte sono un pericolo sempre in agguato.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli che non vanno al mare e restano con un libro nella piscina triste dell’albergo sono gli stessi che in vacanza non mangiano le specialità del posto, ma cercano un Mc Donald.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone che per tutta la vita pagano l’hotel a giornata. Per essere libere. Ma poi non cambiano mai di camera.
(Fabrizio Caramagna)

A New York, quella voglia di salire le scale di un albergo, fino a una porta che dà accesso a un tetto qualunque, come in un certi film.
(Fabrizio Caramagna)

Non dava più il suo nome. Alla reception dell’albergo faceva scivolare una banconota in più, di quelle che zittiscono le domande indiscrete. Parlava sempre meno. Aveva perso il gusto per le parole. A volte qualcuno sembrava riconoscerla. Poi scompariva di nuovo nell’ombra. Era la Verità.
(Fabrizio Caramagna)

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