Frasi e aforismi sugli insetti

Frasi e aforismi sugli insetti, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle formiche, Frasi e aforismi sulla mosca, Frasi e aforismi sulla coccinella, Frasi e aforismi sulla farfalla e Frasi e aforismi sull’ape.

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Frasi e aforismi sugli insetti

Sotto i sassi uniformi un formicolio di vita: le anime a colori degli insetti.
(Fabrizio Caramagna)

Gli insetti visitano le corolle dei fiori cercando l’ingresso per un altro mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Ho un ciliegio che non dà solo ciliegie, ma possiede uccelli e insetti, fremiti e fruscii e tutti i versi del cielo e della terra.
(Fabrizio Caramagna)

I davanzali delle finestre: luoghi di sosta di piccioni, lucertole, insetti, luci dell’alba o del tramonto. E di gomiti morbidi e lievi per l’attesa.
(Fabrizio Caramagna)

Credi di sapere tutto sulla Natura? Aspetta di sentire le formiche che il Giorno del Giudizio si alzeranno a cantare.
(Fabrizio Caramagna)

E se l’uomo fosse uguale a un insetto e schiacciare l’uomo fosse come schiacciare un insetto, a che servirebbero i sogni, l’arte e la letteratura, l’amore, il ridere e il piangere, e i viaggi e la meraviglia davanti ai tramonti?
(Fabrizio Caramagna)

Eppure di questi miliardi di insetti che volano, saltano, strisciano, camminano, in aria, sottoterra, nell’acqua, qualcuno deve aver scoperto per caso il nascondiglio di Dio, ma non ha le parole per comunicarcelo.
(Fabrizio Caramagna)

Il rumore di un frutto che cade da un albero nella luminosità del giorno viene udito da tutti gli insetti vicino che provano una specie di brivido. L’uomo, occupato nelle sue faccende, non si accorge di nulla.
(Fabrizio Caramagna)

Per fortuna gli insetti non hanno le corde vocali. Immagina i lamenti, le urla strazianti, il rantolo della mosca che non cessa fino a quando il ragno non l’ha completamente immobilizzata con il suo veleno.
(Fabrizio Caramagna)

L’ape è solo un minuscolo insetto eppure riesce a costruire un alveare che ha la capacità di un granaio e la geometria di una cattedrale.
Il suo insegnamento è questo: se fai ciò che è possibile, di possibile in possibile arriverai all’impossibile.
(Fabrizio Caramagna)

La giornata è stata bellissima. Sotto un sole radioso gli uccellini hanno cantato il loro inno di ringraziamento alla vita. O meglio, erano affamati e si preparavano a massacrare un’intera legione di insetti indifesi.
(Fabrizio Caramagna)

Milioni di animali vengono maltrattati ogni giorno a causa dei carnivori. Milioni di ettari di foresta vengono disboscati ogni giorno per fare posto a coltivazioni di piante. Per non sentirci in colpa non ci resta che mangiare insetti.
(Fabrizio Caramagna)

Quest’oggi – per un istante – un’esplosione, un attimo di felicità eterna, prima di ritornare nel Tempo, nella fissità delle abitudini, come un insetto imprigionato nell’ambra.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono insetti che amano la trasparenza del vetro. E insetti che amano gli angoli bui e nascosti. Non diversamente da noi esseri umani.
(Fabrizio Caramagna)

Le punzecchiature non sono che abitudini da insetti.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio essere un esperto di psicologia entomologica e tenere corsi sulla conoscenza lacaniana applicata alle mosche, alle zanzare e altri insetti da appartamento.
(Fabrizio Caramagna)

Il mondo è pieno di massacri impuniti, socialmente accettati. Nessuna lacrima e pietà per chi è solo massa senza peso. D’altronde, abbiamo inventato gli insetticidi.
(Fabrizio Caramagna)

Dicono che il tempo vola e noi lo immaginiamo più simile a un uccello maestoso che al ripugnante insetto che in realtà è.
(Fabrizio Caramagna)

“Flan di grilli, zuppa di cavallette e arrosto di mosche, sono i piatti del giorno”.
No, non è il menù che viene letto dal cameriere a Gregor Samsa, trasformato in scarafaggio.
E’ il menù dei prossimi secoli, quando le risorse di cibo presenti sulla terra si saranno esaurite.
(Fabrizio Caramagna)

Quando eri piccolo ti dicevano che non dovevi mangiare nulla che era caduto per terra e adesso, nell’alimentazione, va di moda nutrirsi di fango e grilli.
(Fabrizio Caramagna)

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