Frasi e aforismi sulla catastrofe, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul caos, Frasi e aforismi sulla terra e Frasi e aforismi sul dolore e la sofferenza.
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Frasi e aforismi sulla catastrofe
Tra le cose che una catastrofe toglie, le parole
(Fabrizio Caramagna)
Maledetta catastrofe, che rubi nomi e aggiungi solo croci.
(Fabrizio Caramagna)
I discorsi delle istituzioni dopo i terremoti, le alluvioni, gli incendi.
Un’altra catastrofe.
(Fabrizio Caramagna)
In Italia ci sono tutte le calamità naturali possibili: terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni, siccità, cicloni e uragani. Ci mancano solo gli iceberg che incrociano le navi.
(Fabrizio Caramagna)
Deforestazione, case costruite dove non dovrebbero stare, mancanza di manutenzione, ecc., la valanga non è una catastrofe naturale… è naturale che ci sia una catastrofe.
(Fabrizio Caramagna)
Certi politici sembra che auspichino disgrazie e catastrofi per prendere voti.
(Fabrizio Caramagna)
Anno dopo anno si susseguono le catastrofi. In natura, in borsa, in guerra. Ma noi le osserviamo freddamente e quasi con indifferenza. La nostra fredda osservazione è la vera catastrofe.
(Fabrizio Caramagna)
La vita è una serie di piccoli contrattempi punteggiati da due o tre grandi catastrofi.
(Fabrizio Caramagna)
Di solito il futuro gode di miglior fama che il passato.
Solo nella nostra epoca, tra global warming, pandemie, crisi economiche, catastrofi e guerre, il futuro è nerissimo.
(Fabrizio Caramagna)
Quando il vulcano islandese Eyjafjallajökull (un nome impronunciabile) esplose nel 2010, lo spazio aereo fu chiuso e 100.000 voli furono cancellati con grandi perdite economiche. Ma quell’evento – che sembrava così catastrofico – fu niente in confronto all’escalation di eventi che ci stava aspettando nel 2020 con il Covid, le guerre, l’inflazione.
(Fabrizio Caramagna)
“Buongiorno miei posteri, ho devastato ecosistemi, inquinato il cielo, moltiplicato i deserti, creato guerre, fame, immigrazione, odio, sottratto il futuro ai miei figli, aumentato il debito pubblico, ma non ricordo nulla. Non so perché sia successo. Forse sono stato drogato. Deve essere stato il signor Avidità o il signor Menefreghismo. O forse il signor Social. Non ricordo proprio. Chiedo perdono”.
(Fabrizio Caramagna)
Le cose che un uomo rimanda nella sua vita finiscono per darsi appuntamento tutte nello stesso giorno, assumendo le forme di una catastrofe imminente.
(Fabrizio Caramagna)
Certe giornate rivendicano il loro diritto di andare storte. Allora non ci resta che tirare a sorte, sperando che il caso ci riservi qualcosa di poco catastrofico.
(Fabrizio Caramagna)
Ci vorrebbe un moscerino a dar fastidio all’universo, forse si darebbe una scrollata e la smetterebbe di mandarci tutte queste comete piene di malefici e queste catastrofi.
(Fabrizio Caramagna)
Le catastrofi e gli stupidi hanno risorse inesauribili.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni pericolo scampato, ogni catastrofe sfiorata rende più forti: ma anche più cinici e diffidenti.
(Fabrizio Caramagna)
Nel 2250 gli umani, dopo quasi un secolo, uscirono dai loro bunker sotterranei dove si erano riparati in seguito a una catastrofe nucleare. Un bambino vide una finestra di una vecchia casa. Non l’aveva mai vista prima. Fece scivolare il suo indice sul vetro e si stupì di non vedere cambiare il paesaggio, di non vedere uscire fuori nuove icone e app. Che cosa sorprendente quella finestra…
(Fabrizio Caramagna)
Invidio la saggezza di stelle e pianeti, che conoscono il segreto della giusta distanza perché l’attrazione non diventi catastrofe cosmica.
(Fabrizio Caramagna)
L’irresistibile attrazione dell’errore consapevole.
La sapiente preparazione.
Il brivido di guardare negli occhi la catastrofe mentre si avvicina.
(Fabrizio Caramagna)
A primo impatto sembrava una bellissima catastrofe.
(Fabrizio Caramagna)
Sei la serie di catastrofiche sciagure più bella che abbia visto in vita mia.
(Fabrizio Caramagna)
Lascia che dicano quello che vogliono dire.
Ma prima mi sono innamorato della tua catastrofe e dopo di te.
Prima delle tue cicatrici e dopo della tua pelle.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni cuore è un delicato ecosistema in cui la minima alterazione può sfociare in una catastrofe…
(Fabrizio Caramagna)
Non era amore, era una preghiera nel bel mezzo di una catastrofe
(Fabrizio Caramagna)
Lei era come una nave che aveva bisogno dell’iceberg per esistere: senza catastrofe non c’era vita.
(Fabrizio Caramagna)
Il corpo è un luogo di catastrofi naturali dove ogni giorno migliaia di cellule muoiono in silenzio. Ma è anche il luogo che produce qualcosa che nessuna altra parte dell’universo sa produrre: i sogni.
(Fabrizio Caramagna)
“E adesso parliamo…”. Dà le vertigini la scaletta dei telegiornali che, dopo la notizia di una catastrofe lontana e poi di un omicidio in famiglia, scende bruscamente di uno scalino e parla della medaglia d’oro per gli azzurri nei campionati di ciclismo su pista.
(Fabrizio Caramagna)
Un giornale chiede all’altro:
– Come è andata la settimana?
– Una serie di catastrofiche sciagure, seguita da un’altra serie di catastrofiche sciagure, seguita da un’altra serie di catastrofiche sciagure, seguita da un’altra serie di catastrofiche sciagure.
– Quindi per te è andata bene.
(Fabrizio Caramagna)
Gli idioti sono noti per precipitarsi sempre con tanto entusiasmo verso la catastrofe.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è profeta di successo che non annunci catastrofi (qualche catastrofe finisce sempre per realizzarsi)
(Fabrizio Caramagna)
Chiudiamo gli occhi davanti alle smorfie del destino come se questo ci salvasse dalle nostre catastrofi.
(Fabrizio Caramagna)
Flessibile, come tutto quello che sopravvive alle catastrofi e ai disastri.
(Fabrizio Caramagna)
Uno dei verbi più enigmatici che viene usato molto di frequente è ‘destabilizzare’, che può rappresentare sia una catastrofe che un raffreddore.
(Fabrizio Caramagna)
I migliori consigli vengono dalle vite che sono state una catastrofe.
(Fabrizio Caramagna)