Frasi e aforismi sul tragico e la tragedia

Frasi e aforismi sul tragico e la tragedia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul male e la malvagità, Frasi e aforismi sul dolore e la sofferenza e Frasi e aforismi sul caos.

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Frasi e aforismi sul tragico e la tragedia

Di fronte a una tragedia lascio spazio al silenzio. L’unico che in questi casi può parlare.
(Fabrizio Caramagna)

Ci son immagini cosi forti e così tragiche che ti pare di sentirne il rumore.
E vorresti che gli occhi si facessero lampi per rispondere
e le mani rifugi per accogliere.
(Fabrizio Caramagna)

Le tragedie tirano fuori il meglio e il peggio degli esseri umani. Per fortuna è uno dei pochi momenti in cui il “meglio” è in maggioranza e ha con sé spirito generosità, spirito di solidarietà ed empatia.
(Fabrizio Caramagna)

Anche nell’uomo che non ha mai subito lutti o sventure, un giorno il tragico irrompe prepotente. Quando si sveglia un mattino e capisce che i giorni migliori della sua vita sono quelli che ha già vissuto.
(Fabrizio Caramagna)

Certi dolori, quelli che sorgono incontrando il tragico, l’assurdo prematuramente giunto, ci rivelano il vero volto dell’esistenza, che la nostra quotidiana arroganza, sorvolando, negava.
(Fabrizio Caramagna)

L’Italia è quel paese in cui prima si lasciano accadere le tragedie e poi si ripete il mantra il “si poteva evitare”.
(Fabrizio Caramagna)

La quattro fasi che seguono una tragedia nazionale. 1. Sgomento 2. Commozione 3. Critica 4. Oblio
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due tipi di tragedie: quelle che finiscono male e quelle che non finiscono mai.
(Fabrizio Caramagna)

Nella nostra epoca è sempre più breve il lieto fine. Va consumato in fretta, altrimenti deperisce. Già incalzano nuove storie, nuove tragedie.
(Fabrizio Caramagna)

Tragica fatalità: il caso che si è intromesso dove era meno desiderato.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno, dopo una tragedia che fece morire diversi bambini, una persona disse: “Desidererei che Dio fosse più umano e meno divino”.
(Fabrizio Caramagna)

Ascolta attentamente. Lo senti come ridono gli dei durante le nostre tragedie?
(Fabrizio Caramagna)

Tra le cose che una tragedia toglie, le parole.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita di tutti i giorni arriva un urlo improvviso di dolore. E l’uomo sente di essere mortale, fragile, provvisorio.
Poi l’urlo ritorna nel respiro, il respiro ritorna nei polmoni e tutto diventa di nuovo leggero. Come se non fosse successo nulla.
Che grande capacità che ha l’uomo dimenticare le sue tragedie.
(Fabrizio Caramagna)

Tra le messe in scena della vita, la più patetica (e forse anche tragica) è l’ostentazione di ciò che non si è.
(Fabrizio Caramagna)

Ci state raccontando quello che vorreste essere come se foste per davvero quello che siete. Capite la vostra tragedia?
(Fabrizio Caramagna)

Il mondo è pieno di dolori sordi e di tragedie senza atti.
(Fabrizio Caramagna)

La peggiore tragedia con la malattia mentale è quando il malato non sa di averla.
(Fabrizio Caramagna)

Quante tragedie e quanti drammi si consumano dietro un “Tutto bene. Non è successo niente”.
(Fabrizio Caramagna)

Credo che alcune grandi tragedie siano cominciate con un: “Mi sono innamorato”.
(Fabrizio Caramagna)

Fummo commedia, melodramma, farsa, tragedia, dramma e cabaret. Avremmo potuto essere un romanzo romantico, ma durammo il tempo di un micro-racconto.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni buon racconto termina in tragedia: o perché muore il protagonista o perché si sposa.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono dei giorni in cui ti svegli potente come Walt Whitman e ti addormenti tragico come Fëdor Dostoevskij.
(Fabrizio Caramagna)

C’è uno strano compiacimento nel dolore, qualcosa di misteriosamente comico nella tragedia e, naturalmente, qualcosa di terrificante in ogni successo.
(Fabrizio Caramagna)

Dall’offesa all’ironia.
Dalla tragedia alla farsa.
Dal dramma alla commedia
E poi tirare di nuovo i dadi della vita…
Sperando ogni volta che rotolino nel modo in cui devono rotolare.
(Fabrizio Caramagna)

Non è abbastanza tragica da piangere né abbastanza divertente da ridere, è solo la tua vita fatta di sorrisi e di lacrime.
(Fabrizio Caramagna)

– Cosa fai nella vita?
– Sdrammatizzo tragedie e faccio di ogni sciocchezza un dramma.
(Fabrizio Caramagna)

In questo paese anche le tragedie più grandi vengono trasformate in pretesto per polemiche inutili
(Fabrizio Caramagna)

Visto dalla lontana stella Sirius, il tragico del nostro mondo è troppo ridicolo per essere serio.
(Fabrizio Caramagna)

La lettura di un brutto romanzo trasforma il finale tragico del libro in un lieto fine.
(Fabrizio Caramagna)

L’umorismo è una sospensione della pesantezza, ma non del tragico. In certe battute affilate affiora tutta la tragicità della vita.
(Fabrizio Caramagna)

L’umorismo si avvicina al tragico senza mai caderci dentro. Ci fa ridere di situazioni che ci fanno soffrire.
(Fabrizio Caramagna)

Il guasto del computer è un dramma. Quello dello smartphone, una tragedia.
(Fabrizio Caramagna)

Non so come faccia la terra a calmarsi nel rettangolo di un prato fiorito,
ma in quel luogo, piccola oasi di luce,
non ci sono mai catastrofi, terremoti o tragedie.
(Fabrizio Caramagna)

L’infelicità più tragica è quella che si annida nel cuore di un semidio.
(Fabrizio Caramagna)

Una commedia non è mai divertente per chi la recita a teatro. E’ solo un crescendo di complicazioni che si potrebbe risolvere con un gesto, con una parola, e che invece crea nuovi equivoci, malintesi e sofferenze. Per fortuna arriva il lieto fine a sbrogliare una matassa che a volte sembra più tragica della tragedia.
(Fabrizio Caramagna)

Una commedia può assomigliare a una tragedia in ogni minimo dettaglio. La differenza la fa il lieto fine.
(Fabrizio Caramagna)

Per chi non è avvezzo alla generosità e all’empatia, innamorarsi ha delle implicazioni quasi sempre tragiche.
(Fabrizio Caramagna)

Inutile e ridicolo, come analizzare al microscopio la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in mezzo a una tragedia.
(Fabrizio Caramagna)

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