Frasi e aforismi sul rancore, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’odio, Frasi e aforismi sul perdono e Frasi e aforismi sull’orgoglio.
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Frasi e aforismi sul rancore
Si ha un solo motivo per provare rancore verso una persona e se ne hanno mille per amarla, eppure quante volte vince il rancore!
(Fabrizio Caramagna)
Il rancore è un vecchio amico che viene a trovarci quando tutto va male e non fa altro che esacerbare la situazione.
(Fabrizio Caramagna)
Il risentimento è una scala a senso unico, serve per scendere nell’abisso, non per salire verso l’alto.
(Fabrizio Caramagna)
Il rancore: il fango che resta intorno a noi dopo l’alluvione della rabbia.
(Fabrizio Caramagna)
Come li scopri piccoli i rancori, una volta che te li sei fatti uscire dal cuore.
(Fabrizio Caramagna)
Covare un rancore equivale a percorrere sempre le stesse strade del labirinto.
(Fabrizio Caramagna)
E’ curioso il caso di un rancore che non ricorda del tutto né dimentica del tutto.
(Fabrizio Caramagna)
La memoria vive il passato come passato.
Il rancore vive il passato come presente.
(Fabrizio Caramagna)
Il rancore ingrandisce le offese ricevute, e talora le inventa.
(Fabrizio Caramagna)
Il rancoroso ha perduto la chiave della cella in cui si è rinchiuso.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo diventati fabbriche di invidie e rancori che non riescono a diversificare la produzione.
(Fabrizio Caramagna)
Non è che nutro rancore nei tuoi confronti, ma diciamo solo i miei pensieri più oscuri ogni volta si dirigono verso il centro di te.
(Fabrizio Caramagna)
L’odio e il rancore, tra tutti i sentimenti, sono quelli che hanno maggiore forza, maggiore tenuta.
(Fabrizio Caramagna)
Hai presente quando provi una antipatia a prima vista per una persona e vieni subito ricambiato? Chissà quali rancori e conti ancestrali degli antenati sono rimasti in sospeso per arrivare così forti fino a noi.
(Fabrizio Caramagna)
Il nostro tratto di umanità scompare quando la fiamma della ragione si spegne e restiamo intrappolati nella buia galleria dei nostri rancori e odi personali.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è un fondo per i rancorosi, essi non guardano in alto, scavano e basta.
Speditemi una cartolina quando sarete al centro della terra.
(Fabrizio Caramagna)
Non porto mai rancore, è più un dispiacere muto che ho messo dentro un baule che non voglio più aprire.
(Fabrizio Caramagna)
Quel “te lo devo proprio dire” che non è un racconto, né un frammento di sincerità, ma solo un pettegolezzo mischiato al rancore.
(Fabrizio Caramagna)
Questo rancore tranquillo che non possono permettersi tra di loro che le coppie inseparabili.
(Fabrizio Caramagna)
Il rancore è un’ombra cupa e sempre uguale. Il perdono può essere pieno di luci calde e comprensive.
(Fabrizio Caramagna)
La rabbia si consuma. Il risentimento e il rancore si consumano.
Diciamo che si “consumano” quando in realtà non fanno altro che raggiungere, attraverso gli effetti misteriosi del tempo, un’insondabile comprensione e un perdono segreto.
(Fabrizio Caramagna)
In un litigio. Le spalle voltate. Le attese, i risentimenti, le paure, le assoluzioni, i desideri che vorresti di nuovo toccare, la voglia di ricominciare, e poi la follia di darsi un bacio dove prima c’erano solo graffi e lacrime.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono persone che ti escludono perché semplicemente sono rimaste indietro, molto indietro. Non serbare rancore nei loro confronti, hanno fatto quello che potevano nell’evoluzione della loro mente.
(Fabrizio Caramagna)
Viene un momento in cui devi mettere da parte il risentimento e il rancore. Sono solo zavorre.
(Fabrizio Caramagna)
La competizione genera rancore.
La condivisione genera empatia.
(Fabrizio Caramagna)
La commozione in rete dura poche ore. Poi torna la normalità fatta di insulti, sciacallaggio, rancori, zuffe, chiacchiere, battibecchi.
(Fabrizio Caramagna)