Frasi e aforismi sulla religione

Frasi e aforismi sulla religione, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi su Dio, Frasi e aforismi sul fanatismo Frasi e aforismi sulla fede.

**

Frasi e aforismi sulla religione

Tutti coloro che si pongono il problema della verità sono religiosi, anche se non credono in Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Le religioni nascono tutte le volte che un uomo sente di essere prigioniero di se stesso e rinchiude nella sua persona uno schiavo da liberare.
(Fabrizio Caramagna)

Il mistero. La filosofia lo circuisce con le idee, la scienza con i teoremi, la poesia con le parole, la religione con le rivelazioni.
(Fabrizio Caramagna)

La religione cristiana chiede a Dio di aiutarci.
Le religioni orientali chiedono a Dio di cancellarci.
(Fabrizio Caramagna)

La storia della religione è la storia di buone domande. La storia della teologia è la storia di cattive risposte.
(Fabrizio Caramagna)

Il pericolo non sono le religioni, ma i credenti.
(Fabrizio Caramagna)

Una religione che contempla l’esistenza degli angeli non può essere monoteista.
(Fabrizio Caramagna)

Le religioni non fanno che raccontarci di divinità piene di desideri umani e di uomini pieni di desideri divini.
(Fabrizio Caramagna)

Nel mondo ci sono 5000 religioni diverse e 5000 modi di credere in Dio. C’è invece un solo modo di non credere in Dio: l’ateismo.
(Fabrizio Caramagna)

Anche la religione più aperta mostra qualche aspetto di ottusità.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni secolo un’eresia muore assassinata dalla religione ufficiale.
(Fabrizio Caramagna)

In quale Dio crede la rosa? Questo è il Dio in cui credo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando arrivò la fine del mondo, si scoprì che la vera religione era la fede Bantwuy della minuscola tribù Ucondo che viveva nelle foreste meridionali del Congo. Tutte le altre religioni erano sbagliate.
(Fabrizio Caramagna)

La religione ha creato più santi che uomini buoni.
(Fabrizio Caramagna)

Le teorie della cospirazione uniscono le persone molto più di quanto facciano le religioni.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni religione è il miracolo di due voci, di cui una chiama e l’altra risponde. Ma a volte è muto Dio, a volte è sordo l’uomo.
(Fabrizio Caramagna)

I templi delle religioni hanno più colonne dove perdersi che tetti sotto cui rifugiarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Le religioni hanno la forza della disperazione più che quella dell’utopia.
(Fabrizio Caramagna)

Chi ha mai detto che le religioni sono democratiche? Ci sono quelle che credono nell’uguaglianza degli uomini, ma ci sono anche quelle che la negano.
(Fabrizio Caramagna)

Scienza e religione litigano e fanno la pace come solo due fratelli sanno fare.
(Fabrizio Caramagna)

La religione entra nelle stanze in cui non può entrare la scienza.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo è talmente religioso che si è fatto un Dio dal non averlo. L’ateismo ha i suoi predicatori e i suoi martiri.
(Fabrizio Caramagna)

Il fanatismo religioso non ha fede nella fede degli altri.
(Fabrizio Caramagna)

Il dogma di una religione, la disciplina di un partito, la forza di un’abitudine danno ai loro adepti il conforto di non dover cercare e il riposo di aver trovato.
(Fabrizio Caramagna)

Una setta politica non differisce in alcun modo da una religiosa, in entrambe ti diranno chi adorare, cosa pensare, che emozioni provare e chi odiare.
(Fabrizio Caramagna)

Viviamo in un mondo in cui si usa la religione come arma, la parola come insulto, la passione come aggressione.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è religione, dottrina, credo, setta, ideologia, partito, fazione, gruppo, collettivo, circolo, branco, che possa costringermi a rinunciare alla ragione.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno l’ufficio marketing va da Dio, gli propone uno studio su esigenze e desideri insoddisfatti (“la clientela vorrebbe passare dal nulla all’essere”), misura la sua redditività potenziale (“centinaia di religioni e miliardi di fedeli”), determina la migliore organizzazione per lo scopo (“la creazione dell’universo”) e infine predispone un servizio di assistenza per la clientela (“la preghiera”).
Fu così che Dio, dopo essersi convinto, creò l’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Purtroppo il dio Nettuno o la dea Cibele hanno meno seguaci dei tifosi di una squadra di calcio di serie C.
(Fabrizio Caramagna)

Quanti sono ancora quelli che credono ancora negli dei Penati (che proteggono la casa) e negli dei Lari, che difendono la proprietà familiare? Nessuno! Eppure erano milioni i fedeli solo qualche secolo fa.
(Fabrizio Caramagna)

Se ci abbonassimo a Dio invece di accontentarci del Dio di prova, forse avremmo accesso a una religione più divertente.
(Fabrizio Caramagna)

In amore quasi mai abbiamo modo di sincerarci di quanto detto dall’altro. E tuttavia gli crediamo.
La fiducia che gli rivolgiamo assomiglia alla fede in una religione misteriosa.
(Fabrizio Caramagna)

La spiritualità dell’insonnia, la religione dei sogni.
(Fabrizio Caramagna)

La spiritualità può fiorire anche senza religione.
(Fabrizio Caramagna)

Sono profondamente religioso: credo nella cultura.
(Fabrizio Caramagna)

Se mi invitassero a creare una religione, io farei del mare il mio dio.
La mia liturgia sarebbe composta di un tuffo e di una nuotata al largo.
(Fabrizio Caramagna)

Cambia religione. Smetti di credere agli altri e comincia a credere in te.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni tanto sento dire che lo Stato laico dovrebbe essere una specie di nemico della religione. Ma è l’opposto: protegge tutti coloro che hanno il diritto di educare i propri figli nella religione che desiderano.
(Fabrizio Caramagna)

– Qual è la tua religione, sei Cristiano?
– No, sono Messi, ma credo anche un po’ in Mbappé.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *