Frasi e aforismi sugli incubi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui sogni, Frasi e aforismi sulla notte e Frasi e aforismi sulla paura.
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Frasi e aforismi sugli incubi
Non c’è peggior incubo che non riuscire a salvarsi nemmeno da svegli.
(Fabrizio Caramagna)
L’impotenza di poter sognare quello che si vuole e finire per sognare lo stesso incubo di sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Gli incubi, questi folletti violenti che occupano la stanza di notte dopo essersi nascosti tutto il giorno sul soffitto.
(Fabrizio Caramagna)
Nell’incubo senti che hai smarrito il codice della vita,
che hai demolito il nucleo della sicurezza,
che stai precipitando nel vuoto.
E chiedi soltanto una cosa: di essere risparmiato.
(Fabrizio Caramagna)
Da bambini nei nostri incubi vediamo delle mani che ci afferrano.
Da adulti delle mani che ci lasciano andare.
(Fabrizio Caramagna)
Solo gli incubi conoscono le nostre vere paure.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è nulla d’insignificante in un incubo. Tutto ci parla ininterrottamente della paura.
(Fabrizio Caramagna)
L’incubo vuole l’esclusiva della notte: proprio per questo si fa riconoscere con una tale potenza.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni non sono incubi ma incursioni notturne dei traumi.
(Fabrizio Caramagna)
Lascio solo un appunto per il tizio che si occupa di programmare i miei incubi notturni: “ho capito. Non c’è bisogno che insisti”.
(Fabrizio Caramagna)
Non fidarti di un sogno che pretenda l’esclusiva: finirà per diventare un incubo.
(Fabrizio Caramagna)
Inseguire certi sogni è come inseguire un branco di lupi. Prima gli corri dietro, poi sei circondato, infine il sogno si trasforma in un incubo.
(Fabrizio Caramagna)
L’incubo è la consapevolezza di un sogno irrealizzabile.
(Fabrizio Caramagna)
E’ quella giusta se chiude le tue ferite, scaccia i tuoi incubi, mette in un angolo i tuoi scheletri, ricrea i tuoi battiti, infonde di nuovo luce nei tuoi occhi.
(Fabrizio Caramagna)
Se fossi capace, ti trascinerei via dai tuoi incubi. Ti mostrerei altre strade, ti porterei sulle mie ali. E potremmo chiamarlo amore.
(Fabrizio Caramagna)
Il vuoto non è vuoto. È pieno di rimpianti, amori finiti, lacrime, rabbia, paure, incubi, tramonti bruciati, follia, confusione, ansia e braccia tese aggrappate a un amore che non c’è più.
(Fabrizio Caramagna)
Un incubo: una rosa che divora una rondine, piuma a piuma.
(Fabrizio Caramagna)
I pensieri diventano incubi, i venti soffiano maledizioni, stai per scoprire l’imminenza del disastro.
(Fabrizio Caramagna)
Così autodistruttivo oggi, che lascio che il buio mi penetri e gli incubi si affaccino a spaventare il cuore.
(Fabrizio Caramagna)
Quando sbatti le lenzuola sul balcone, non sai se, come una polvere invisibile, stai togliendo i sogni o gli incubi della notte.
(Fabrizio Caramagna)
Lo squalo nasce nell’incubo e muore in mare.
(Fabrizio Caramagna)
Mi oppongo a questi incubi così realistici, rivoglio quelli vaneggianti di un tempo.
(Fabrizio Caramagna)
La ballerina del carillon ebbe un incubo: pensava di ballare un valzer con l’amore della sua vita e in realtà stava girando all’interno di un forno a microonde.
(Fabrizio Caramagna)
Correre e non avanzare neanche di un metro, non è solo un incubo.
E’ qualcosa che succede spesso nella nostra vita.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti pensano di essere più intelligenti del proprio capo. L’incubo è quando lo sono davvero.
(Fabrizio Caramagna)
Ci vorrebbe un ciclamino ventoso da invitare in casa ogni qualvolta gli incubi del passato si fanno arroganti.
(Fabrizio Caramagna)
Certi sogni ricorrenti non hanno nemmeno la forza di un incubo: non meritano né stupore né paura.
(Fabrizio Caramagna)
La metropoli esiste prima come progetto, poi come fallimento e poi come incubo.
(Fabrizio Caramagna)
A volte ci sono anche gli incubi a occhi aperti, come le guerre, i terremoti, le catastrofi.
(Fabrizio Caramagna)
La fine del sogno più bello che avremmo mai immaginato e l’incubo più abietto e brutale sono la stessa cosa, aprire gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)