Frasi e aforismi sulla paura

Frasi e aforismi sulla paura scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’ansia, Frasi e aforismi sulla preoccupazione e Frasi e aforismi sul coraggio.

AttenzioneAllePaure

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Frasi e aforismi sulla paura

Tu sei l’unica capace di toccare quel punto del mio essere dove provo contemporaneamente felicità e paura.
(Fabrizio Caramagna)

Accade spesso che le cose non le fai succedere.
Perché hai paura.
Perché la strada è lunga.
Perché è già sera.
Perché è così.
(Fabrizio Caramagna)

La distanza più lunga tra due persone si misura non in chilometri, ma in paure.
(Fabrizio Caramagna)

Quando hai detto: “Ti amo” ho avuto paura.
Mi son sentito un soldato, in un attimo diventato “generale”, pieno di inaspettate responsabilità.
(Fabrizio Caramagna)

Dubitare, tornare indietro, temere, andare avanti, dubitare ancora e tornare indietro.
Puoi chiamarlo come vuoi, ma non chiamarlo amore.
(Fabrizio Caramagna)

Con tutta la paura che invade ogni angolo del tuo corpo, credi davvero di poter amare?
(Fabrizio Caramagna)

A volte non si ama troppo, ma si ama poco perché si ha paura di non essere ricambiati, si ha paura di essere consumati, si ha paura di cedere una parte di sé all’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Chi ha paura di amare, ha paura di vivere.
(Fabrizio Caramagna)

Tira fuori tutte le paure e mettile in fila come sassolini, poi guarda se costruiscono un muro oppure un trampolino.
(Fabrizio Caramagna)

Se un giorno qualcuno venisse a dirci quante delle cose che non abbiamo fatto per paura sarebbero andate a buon fine se avessimo avuto un po’ di coraggio, moriremmo di tristezza.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono paure che si calmano solo con altre paure.
(Fabrizio Caramagna)

L’ansia ha creato mille paure, il caso ne ha confermate alcune e la routine ha fatto il resto.
(Fabrizio Caramagna)

Alcune decisioni che prendiamo hanno la taglia esatta delle nostre paure.
(Fabrizio Caramagna)

Una vita ad aver paura di dire o fare la cosa sbagliata.
Poi capisci che chi non ti vuole bene troverà sempre una scusa per andarsene e chi te ne vuole cercherà sempre un modo per restare.
(Fabrizio Caramagna)

Le vecchie favole iniziavano con c’era una volta e finivano con e vissero felici e contenti.
Le nuove iniziano con c’era una svolta e l’abbiamo mancata, perché avevamo paura di amare.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore è una domanda sempre nuova, a cui la paura risponde con una risposta sempre vecchia.
(Fabrizio Caramagna)

Attenzione alle paure del giorno. Amano rubare i sogni della notte.
(Fabrizio Caramagna)

Non chiedo promesse o stabilità.
Voglio solo una mano da afferrare
quando sto per cadere e sotto di me
l’abisso ha il suono di mille paure.
(Fabrizio Caramagna)

Se le paure vengono accarezzate in un certo modo diventano coraggio.
(Fabrizio Caramagna)

Quante paure ho trovato nelle tasche oggi. Ma possibile che siano tutte mie?
(Fabrizio Caramagna)

Si chinò, prese in mano la sua paura, la strinse e guardò i granelli sbriciolarsi e scivolargli tra le dita, così improvvisamente minuscoli sotto la luce del sole.
(Fabrizio Caramagna)

Hai visto anche tu le nostre paure sorridersi e far finta di essere giovani speranze?
(Fabrizio Caramagna)

Tu mi togli paure che non avevo mai avuto prima di incontrarti.
(Fabrizio Caramagna)

Di mani che tremano, paure immaginarie e lancette che s’incontrano troppo poco.
(Fabrizio Caramagna)

E’ la paura che interroga continuamente l’altro lato delle cose.
(Fabrizio Caramagna)

Quello che hai paura di dire è spesso più vero di quello che stai dicendo.
(Fabrizio Caramagna)

Una delle più grandi paure di questi tempi è la paura di non esistere.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei fermare le mie paure solo per perquisirle e vuotare loro le tasche di tutto quello che si sono appropriate nel corso della mia vita.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’intricata tela delle mie paure e della mie forze, è difficile capire chi recita la parte del ragno e chi quello della mosca.
(Fabrizio Caramagna)

E’ incredibile quante cose si riescano a fare se non si ha paura del giudizio, a cominciare dal proprio.
(Fabrizio Caramagna)

Eccola lì, l’ansia che prova a sedurre la tranquillità con una bellissima paura.
(Fabrizio Caramagna)

Come quando fai un respiro e scendi a fondo per lasciare lì le tue paure, ma risali con altre paure.
(Fabrizio Caramagna)

Mi ritrovo a combattere sempre con le stesse paure e sembra proprio, che per loro, gli anni non passino mai.
(Fabrizio Caramagna)

Di fronte alle decisioni importanti, quelle che significano un cambio di rotta, compare spesso la Paura, oratore brillante, che appare mascherato con mille scuse.
(Fabrizio Caramagna)

Quando gioco a nascondino con le mie paure, finisco sempre nello stesso posto (quelle delle fragili sicurezze) e loro ogni volta mi trovano.
(Fabrizio Caramagna)

Ti ho trovato in un bacio. Ti ho perso mentre guardavi da una finestra e riempivi il buio di paure.
(Fabrizio Caramagna)

“Siamo fatti al 99% di paura di prendersi responsabilità, impegni, vincoli”.
“E l’1%?”
“Oh, quella è l’acqua”.
(Fabrizio Caramagna)

I mostri non sono fatti di carne e di sangue. Sono fatti solo di paura.
(Fabrizio Caramagna)

Di tutte le tue migliaia di paure quale hai deciso di lasciare a casa, oggi che esci?
(Fabrizio Caramagna)

Ingannati nelle nostre speranze, noi lo siamo anche nelle nostre paure.
(Fabrizio Caramagna)

L’inferno me lo immagino come un posto dove l’orologio si muove solo tra le 2 e le 5 del mattino e tu sei sveglio e le tue ansie e paure ti guardano nel buio.
(Fabrizio Caramagna)

È sempre la paura, la paura di non essere compresi, la paura di essere giudicati, la paura di essere di troppo, la paura di disturbare, è la paura che ci afferra.
(Fabrizio Caramagna)

Non sei stanco di vivere lì dove ti blocca la paura, giusto un attimo prima del fare? A guardare traguardi e orizzonti che mai raggiungerai?
(Fabrizio Caramagna)

Non si dice “ho paura di amare”.
Si dice “ho paura di scoprire che qualcuno mi piace a tal punto che potrei innamorarmene così fortemente da rinunciare a una parte di me stesso”.
(Fabrizio Caramagna)

Non sappiamo più amare.
Sappiamo solo prendere l’amore e svuotarlo.
E’ una tecnica che apprendiamo facilmente:
un “non posso” qui, un “devo ancora decidere” là, un “non ho tempo” più in là.
Pensiamo così di salvarci dalle nostre paure,
di non provare l’ansia del confronto.
E invece siamo sempre più soli.
(Fabrizio Caramagna)

Quante cose non realizzate: i fiori schiantati dal gelo, i libri non scritti, i sogni dispersi dall’alba, gli amori mai nati per paura di amare.
(Fabrizio Caramagna)

Ho visto stelle risplendere, un attimo prima di nascondersi dietro una nuvola.
E ho visto occhi tremare d’amore, un attimo prima di scappare dietro vecchie paure.
(Fabrizio Caramagna)

Se uno ti vuole ti prende. Il resto sono: alibi, tentennamenti, paure, silenzi eloquenti, fughe.
(Fabrizio Caramagna)

Le nostre speranze sono dei bambini. Attraverso un buco del muro le guardiamo giocare in un giardino segreto, ed esse non possono vederci. Se si voltassero verso di noi, chissà cosa penserebbero delle nostre paure.
(Fabrizio Caramagna)

Affidarsi a qualcuno, quello strano momento in cui paura e fiducia finalmente si incontrano.
(Fabrizio Caramagna)

Il piacere immenso di guardare negli occhi una paura, senza abbassare lo sguardo dicendo: posso.
(Fabrizio Caramagna)

Sei tutte quelle volte in cui la paura si arrende,
Sei quel bivio dove non c’è altra direzione che verso la luce,
sei quel vento dove tutto si compone anche se i pezzi sono sparsi ovunque.
(Fabrizio Caramagna)

Non guardarmi soltanto quando sogno. Quando sorrido. Quando apro finestre nel cielo e guardo cosa c’è oltre.
Guardami mentre inciampo e cado. Quando combatto e sbaglio. Guardami quando ho paura. Quando il buio sta per arrivare.
Allora sì, potrai dire chi sono.
(Fabrizio Caramagna)

Animiamo la paura di cose inesistenti, che sembrano spine e sono soltanto piume in agguato dietro i muri.
(Fabrizio Caramagna)

Quando la tua paura di deludere travolge la tua paura di essere deluso, hai smesso di vivere.
(Fabrizio Caramagna)

Nella solitudine riesco a fare a meno di tutto, tranne che delle paure.
Finché ci sono loro, la mia solitudine è imperfetta.
(Fabrizio Caramagna)

La paura?
Dorme con me. Lei.
Io invece vorrei dormire con i sogni.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono molte più cose di quello che sappiamo o immaginiamo, nel sonno. Ecco perché ci fa paura addormentarci.
(Fabrizio Caramagna)

– Cosa hai fatto oggi?
– Ho visto un ciclamino, ho catturato un frammento di cielo e ho sorriso di me stesso mentre tentavo di scappare dalle mie paure.
(Fabrizio Caramagna)

Ho imparato a unire la cioccolata con la scorza d’arancia, a saltare ad occhi chiusi da un precipizio all’altro e ad alzare la musica di fronte alle paure più forti e resistenti.
(Fabrizio Caramagna)

Quei minuti indulgenti con le nostre paure prima che ci baciassimo per la prima volta.
(Fabrizio Caramagna)

Non voglio solo brividi e voli colorati.
Ho bisogno di cose che restano, che se oggi non puoi ci sarai domani, che se non hai capito provi di nuovo a chiedere, che se non lo sai fare impari, che se hai paura ti affidi.
Ho bisogno di persone che ti aspettano, di parole vere, di un orizzonte che non sfugge quando provi a toccarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Ho lasciato la mia vita aperta, nel caso tu abbia fame o freddo o sonno o paura. E se non hai niente, qui c’è un un tavolo e un cuscino dove puoi distenderti e sentire che suono fanno i nostri respiri quando guardano le stelle.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia che le tue paure affrontino le mie e che si distruggano a vicenda.
(Fabrizio Caramagna)

Quel sorriso che ancora deve arrivare,
che è più un rilassarsi delle guance,
un brillare involontario degl’occhi
di quando hai smesso di avere paura.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore timido non può durare: o la paura dissolve l’amore oppure si dissolve per amore.
(Fabrizio Caramagna)

La paura è la più vecchia di tutte le emozioni, ma non ha esperienza, non vuole averla.
(Fabrizio Caramagna)

Forse il vero modo per superare la paura, più che il coraggio, è la curiosità.
(Fabrizio Caramagna)

Tra le paure moderne: sbagliare numero mentre mandi foto nude.
(Fabrizio Caramagna)

La paura può rendere gli stupidi intelligenti e gli intelligenti stupidi.
(Fabrizio Caramagna)

Le mie paure non hanno il coraggio di andar via da me.
(Fabrizio Caramagna)

Quando la paura vacilla, è la felicità che inizia a riemergere dal fondo.
(Fabrizio Caramagna)

Destino avverso, immobilità, paure.
Oggi dovrò farti ridere di nuovo e a lungo, ché dobbiamo vincere noi.
(Fabrizio Caramagna)

La paura è la migliore bussola per arrivare dove non volevi andare.
(Fabrizio Caramagna)

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