Frasi e aforismi sulla zanzara

Il 20 agosto si celebra la Giornata mondiale delle zanzare (World Mosquito Day), appuntamento annuale dedicato alla sensibilizzazione sul tema della lotta alle zanzare e alle malattie da loro trasmesse.

La data del 20 agosto è stata scelta in memoria del medico dell’esercito britannico Ronald Ross che il 20 agosto 1897, in India, scoprì il coinvolgimento delle zanzare nel ciclo di trasmissione della Malaria, scoperta che gli valse il Nobel per la medicina nel 1902.

Frasi e aforismi sulla zanzara, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla notte, Frasi e aforismi sulla mosca, Frasi e aforismi sulle formiche.

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Frasi e aforismi sulla zanzara

La zanzara commette l’errore comune a molti criminali: tornare sul luogo del delitto.
E così si prende una ciabattata.
(Fabrizio Caramagna)

Vorremmo tutti vivere in un crepuscolo d’estate, quando l’aria è più dolce e il cielo inizia a imbrunire.
Peccato che le zanzare abbiano lo stesso desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un momento in cui la zanzara perde la ZZZ e allora deve andare a cercarla ne buio.
(Fabrizio Caramagna)

Estate. Fai yoga la sera, fuori in giardino.
E’ un’occasione privilegiata per riconnettersi veramente con la natura. Profonda.
Delle zanzare.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo quante punture consecutive di zanzare si ha diritto a una settimana di inverno anticipata?
(Fabrizio Caramagna)

D’estate torni a casa e le zanzare ti fanno festa prima del tuo cane.
(Fabrizio Caramagna)

Per dormire, conta le pecore.
Per non dormire, conta le zanzare.
(Fabrizio Caramagna)

Vuoi salire ad unire i puntini della mia collezione di punture di zanzare?
(Fabrizio Caramagna)

Pesa di più un chilo di piombo o una zanzara d’estate?
(Fabrizio Caramagna)

Lascio attaccati al muro i cadaveri delle zanzare che uccido, come avvertimento per le altre.
(Fabrizio Caramagna)

La prima regola della zanzara astuta è: non avere cotte platoniche per gli angoli di casa. Cambiare in continuazione luogo per non essere vista dagli essere umani.
(Fabrizio Caramagna)

Il cadavere fu scoperto dal domestico dentro la stanza. Era ancora caldo e aveva sulla testa una piaga sanguinante evidentemente causata da un oggetto contundente. La sua età esatta era difficile da determinare, ma si trattava con tutta evidenza di una zanzara femmina in età da riproduzione.
(Fabrizio Caramagna)

Cinque litri di sangue nel corpo moltiplicato per sette miliardi di persone: non ci si può stupire se questo mare interiore, quando arriva l’estate, sia la metà turistica più ambita dalle zanzare.
(Fabrizio Caramagna)

Non la schiaccio la prima zanzara della stagione, le tolgo una zampa e le dico: “Tu adesso vai a dirlo alle altre”. Oh, non ha mai funzionato. Non sono solidali tra di loro.
(Fabrizio Caramagna)

E se tutto il diluvio universale fosse un’invenzione? E se il buon Noè avesse architettato tutta questa storia dell’arca per imbarcare, tra gli animali inconsapevoli, una coppia di zanzare e affogarle in mare? (senza ovviamente riuscirci)
(Fabrizio Caramagna)

Una zanzara che ama il jazz, di notte fa: jazzz… jazzz… jazzz….
(Fabrizio Caramagna)

La parte più bella del corpo di una donna sono quelle linee sinuose e quegli spigoli che sporgono dalle caviglie. Anche le zanzare lo sanno.
(Fabrizio Caramagna)

Quando una zanzara mi gira intorno di notte, vorrei essere fatto di antimateria.
(Fabrizio Caramagna)

Lo so che sono le 3 di notte ma qui c’è la zanzara più grossa e veloce del mondo che sta decidendo se tenermi prigioniero e – eventualmente – se chiedere il riscatto.
(Fabrizio Caramagna)

Sono stato rinchiuso in una stanza con una zanzara e nonostante la mia presunta intelligenza superiore e l’evidente squilibrio a mio favore in termini di dimensioni e forza, il bandito ha preso il sopravvento. È veloce, quasi invisibile e la sua strategia è così poco chiara che può nascondersi dietro una tenda e decidere per ore e ore di ignorarti, salvo poi colpirti in un momento di debolezza e disattenzione.
(Fabrizio Caramagna)

Io e la zanzara siamo in quella fase in cui lei ha lasciato lo spazzolino da denti in casa e non se ne vuole andare.
(Fabrizio Caramagna)

La zanzara che mi ha punto era così grande che poi mi ha messo del del cotone sopra la ferita.
(Fabrizio Caramagna)

Peggio delle zanzare ci sono solo le zanzare immaginarie.
(Fabrizio Caramagna)

Crediamo di essere i padroni del mondo quando è ovvio che Dio ha creato la terra perché tutto fosse finalizzato alla riproduzione e al benessere del maggior numero di zanzare.
(Fabrizio Caramagna)

Il senso di impunità di una zanzara che volteggia in una stanza dove le pareti sono scure e tu non potrai mai vederla.
(Fabrizio Caramagna)

Ho ritinteggiato camera a forza di schiacciare zanzare sul muro.
(Fabrizio Caramagna)

Il vampiro contagiò le zanzare. Ogni zanzara acquisì il potere della telepatia e dell’immortalità e quella bellezza tragica tipica dei vampiri. E ovviamente divenne ancor più assetata di sangue.
(Fabrizio Caramagna)

C’è da me una zanzara che ogni volta mi fa il riassunto delle punture precedenti.
(Fabrizio Caramagna)

La maturità è quando vai a fare il falò in spiaggia, ma dietro ti porti la citronella.
(Fabrizio Caramagna)

Con tutte queste zanzare, oggi puoi scegliere tranquillamente se morire di dengue oppure per un attacco di asma per il zampirone + la piastrina elettrica + il repellente + la citronella e altro.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre inserisco il fornelletto anti-zanzare nella presa di corrente, non penso mai al percorso esistenziale di questi animali. Non riesco a immedesimarmi nella gioia della loro nascita, nell’euforia del loro primo volo nella vita, nella voluttà di cercare il piacere (in questo caso il sangue) quando la sera inizia a imbrunire. La mia empatia è scesa a zero. Ci provo ma non ci riesco. Sono solo un assassino che vuole una strage fredda e silenziosa di queste creature. L’empatia tornerà di nuovo a salire in altre occasioni, quando avrò a che fare con i miei simili.
Eppure, mentre guardo il fornelletto anti-zanzare, penso a quante persone nel mondo abbiano l’empatia a zero non solo per le zanzare, ma sempre e comunque, in ogni contesto, incapaci di immedesimarsi nelle situazioni più dolorose, fragili e delicate. E’ come se avessero un fornelletto perennemente inserito nella presa di corrente: non quello anti-zanzare, ma quello anti-empatia.
(Fabrizio Caramagna)

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