Frasi e aforismi sul faro

Il terzo weekend di agosto si celebra la Giornata Internazionale dei Fari (International Lighthouse and Lightship Weekend). L’obiettivo della giornata è promuovere la consapevolezza pubblica dei fari e delle navi faro e della loro necessità di conservazione e restauro.

Frasi e aforismi sul faro, scritti da Fabrizio Caramagna, Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul mare, Frasi e aforismi sul porto e Frasi e aforismi sull’orizzonte.

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Frasi e aforismi sul faro

Il faro, questa affascinante sentinella dell’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Ho sempre immaginato grandi storie nascoste in un faro e mi sono sempre chiesto come deve essere addormentarsi lì dentro, mentre le onde battono il tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Penso alle distanze tra le stelle e le persone, ai fari sperduti e ai lampioni che nessuno vede: in questo mondo tutto ciò che risplende è costretto a farlo in solitudine.
(Fabrizio Caramagna)

Per fortuna c’è quel faro a distogliermi dal buio. E nel silenzio del mare, io ritrovo di nuovo il mio respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Quando sorridi sei faro, bussola, timone, barca e destino.
(Fabrizio Caramagna)

Da qualche parte esiste un guardiano del faro che conserva tutti i messaggi in bottiglia. Li rilegge di notte insieme alla sua amata sirena.
(Fabrizio Caramagna)

La sirena, compagna del guardiano del faro, ha gli occhi che cambiano colore insieme all’umore del mare.
(Fabrizio Caramagna)

Il guardiano del faro, tra le onde della tempesta, in balia delle forze della natura, è l’unico che non trema.
(Fabrizio Caramagna)

Il guardiano del faro parlava alle sirene e immaginava tra le onde migliaia d’orecchie pronte ad ascoltarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Il faro era una torre alta e bianca, ma nell’oscurità la torre non si vedeva, la luce del faro era sospesa nell’aria come una stella sconosciuta.
(Fabrizio Caramagna)

Qui, dalla mia finestra, c’è un faro che si gira e ogni sera illumina il mare chiedendo di te.
(Fabrizio Caramagna)

Al mare parlo con le alghe, ascolto i gabbiani e la notte un faro mi rivela i segreti delle sirene dai capelli rossi.
(Fabrizio Caramagna)

In qualche parte dell’oceano ci sono fari sottomarini che invitano nell’oscurità profonda.
(Fabrizio Caramagna)

Ci vorrebbe un faro, uno stupore, fuori l’alba e i gabbiani.
(Fabrizio Caramagna)

Nella sua torre, circondato dalle barche del porto, il guardiano del faro sogna il mare e isole lontane, ma ha un dovere che come una luce lo trattiene.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due tipi di uomini, mi spiegava lei mentre camminavamo sulla riva del mare: coloro che sono barche e hanno la passione per l’orizzonte e la libertà, e coloro che sono porti e amano la sicurezza e la realtà.
– Dimentichi i fari
– Ah no, i fari sono donna. Le donne sono da sempre luce e punto di riferimento nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)

La notte che avvolge il mondo e questo profumo di stelle sul mare. E il faro grande che non smette di girare. E un bacio improvviso, e che nessuno parli più.
(Fabrizio Caramagna)

I poeti scrivono sul promontorio della meraviglia. Un faro illumina ogni dieci secondi le loro intuizioni.
(Fabrizio Caramagna)

L’impotenza del faro incapace di gettare più luce sugli scogli che assistono al nostro naufragio.
(Fabrizio Caramagna)

Le città lontano dal mare. Così tante luci e neppure un faro. A volte sono davvero imperdonabili.
(Fabrizio Caramagna)

Lei era davvero lunatica, era una creatura di incanto e di rovina, una biblioteca di poesie e di libri prosaici, lei era un faro sulle rive della follia.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa migliore di vedere tutto nero è che la mattina dopo basta una luce minima per fare da faro e condurti di nuovo sul sentiero delle vita. La cosa peggiore è scoprire che sei diventato una falena e che basta un bagliore per illuderti e per farti volare in cerchio intorno a una cosa inutile.
(Fabrizio Caramagna)

Nemico convinto del mare e del suo azzurro, l’imperatore, durante i suoi grigi anni di governo, aveva ordinato di costruire un pozzo immenso, in modo da prosciugare tutto il mare e sterminare le onde.
Ma gli uomini non potevano vivere senza mare e di fronte a quell’orizzonte vuoto e pieno di fango, erano tristi e vuoti.
Fu così che, in un’alba più disperata del solito, il guardiano di un faro guidò la rivolta e uccise l’imperatore e liberò il mare, il quale – mai come quel giorno – ebbe colori così belli.
(Fabrizio Caramagna)

Non è la luna. Ogni ventiquattro ore accendono un potente faro nel cielo di questo pianeta, per tenere d’occhio i suoi abitanti e impedirne la fuga in altre galassie.
(Fabrizio Caramagna)

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