Frasi e aforismi sulla sirena, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul mare, Frasi e aforismi sugli scogli, Frasi e aforismi sul faro e Frasi e aforismi sulla Fenice.
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Frasi e aforismi sulla sirena
Ho sognato che il mare viene fabbricato ogni notte da una sirena che canta.
(Fabrizio Caramagna)
I suoi occhi sono blu mare, ma non quel blu chiaro che lambisce la riva.
Sono di acque lontane e profonde che solo le sirene possono raggiungere.
(Fabrizio Caramagna)
I tempi in cui stavo per ore, rannicchiato nel bavero, a fissare il mare d’inverno. A immaginare le sirene che volevo incontrare.
(Fabrizio Caramagna)
A volte le sirene si avvicinano alla riva e cantano una canzone che addormenti il mondo. E il mondo si addormenta davvero e quando si risveglia non ricorda più nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Mi chiedo chi conforta il mare quando è in burrasca
e le sirene cercano un rifugio in qualche faro abbandonato.
(Fabrizio Caramagna)
Dovremmo tutti avere qualcuno con cui parlare di musica, universi paralleli, abissi e sirene e tutto ciò che ci viene in mente, e poi guardarci negli occhi e capirci.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle notti di luglio che ti sembrano perfette
per guardare il cielo stellato dalla spiaggia
e offrire a una sirena il tuo cuore pulsante.
(Fabrizio Caramagna)
La donna aveva le mani giunte e supplicava il cielo come una bambina che desiderava l’impossibile. Poi si denudò, si tolse i sandali e camminò sulla superficie del mare tutta la notte.
All’alba si trasformò in sirena.
(Fabrizio Caramagna)
La sirena ha un corpo metà lussuria e metà creatura acquatica.
(Fabrizio Caramagna)
Hai barattato un’introvabile coda da sirena con due gambe lunghe e seducenti e una camminata leggera.
Ma ci sono giorni di vento e nuvole in cui guardo il mare in burrasca e so che tu sei lì, in mezzo a quelle onde, a respirare quello che sei stata un tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Da qualche parte esiste un guardiano del faro che conserva tutti i messaggi in bottiglia. Li rilegge di notte insieme alla sua amata sirena.
(Fabrizio Caramagna)
La sirena, compagna del guardiano del faro, ha gli occhi che cambiano colore insieme all’umore del mare.
(Fabrizio Caramagna)
Il guardiano del faro parlava alle sirene e immaginava tra le onde migliaia d’orecchie pronte ad ascoltarlo.
(Fabrizio Caramagna)
Le sirene esistono? O forse non sono altro che il sogno di inchiostro di un polpo geniale che si diverte a disegnarle nell’acqua e a farla apparire ai marinai inconsapevoli? Questo polpo ha il talento di un pittore e nessuno lo sa.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni giorno, dopo aver parlato con le onde, con il vento, con il cielo e con le sirene, il mare decide quale intensità del suo blu indossare.
(Fabrizio Caramagna)
Di notte i fanali dei pescherecci gettavano fasci di luce, illuminando le profondità del mare.
La statua sugli scogli tornava sirena per amore del suo pescatore.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono onde molto tristi perché hanno visto vallate profonde in fondo al mare e nessuna sirena.
(Fabrizio Caramagna)
Stamattina mi ha svegliato il grido di una sirena spiaggiata. Ma io abito lontano dal mare. E ho provato un senso di di impotenza.
(Fabizio Caramagna)
Oggi ho sincronizzato gli orologi con il canto delle sirene.
(Fabrizio Caramagna)
Voglio parlare con le fragole e le sirene e chiedere che cosa pensano di tutto questo egoismo nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Al mare parlo con le alghe, ascolto i gabbiani e la notte un faro mi rivela i segreti delle sirene dai capelli rossi.
(Fabrizio Caramagna)
Tu fai l’amore con il mare.
Ti ho vista mentre accarezzavi un filo di vento,
mentre muovevi le spalle verso l’orizzonte
e i tuoi fianchi ondeggiavano nelle onde.
Se apri la bocca non è per parlare con me.
E’ per chiamare qualcuno laggiù,
per baciare l’invisibile Nettuno.
(Fabrizio Caramagna)
Bighellono fra le lenzuola sperando nell’arrivo di una sirena che mi protegga dalla marea delle preoccupazioni.
(Fabrizio Caramagna)
Sadica sirena, la felicità, sussurra il suo richiamo. E io, legato all’albero maestro di questa barca alla deriva.
(Fabrizio Caramagna)
Lei disse: “Invidio le sirene. Non hanno il ciclo, non devono radersi le gambe, hanno dei bei capelli e non devono indossare il reggiseno”.
(Fabrizio Caramagna)