Il 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore (World Book Day). Il 23 aprile è stato scelto perché è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre scrittori considerati dei pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.
Frasi e aforismi sul libro e la lettura, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla poesia, Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura, Frasi e aforismi sulla critica letteraria e Frasi e aforismi sulla biblioteca.
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Frasi e aforismi sul libro e la lettura
Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.
(Fabrizio Caramagna)
Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua.
(Fabrizio Caramagna)
Nei bei libri si comincia da lettori e si finisce da protagonisti.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo le stelle e i bambini, ciò che c’è di più bello al mondo, è un libro.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni libro è un viaggio, e l’unico bagaglio che portiamo con noi è l’immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)
Il libro. Quando l’apriamo è una mappa del tesoro, quando lo chiudiamo è un forziere pieno di luce.
(Fabrizio Caramagna)
Amo quei libri che ti portano in un altro mondo, espandendo al contempo il mondo in cui sei.
(Fabrizio Caramagna)
Lettura si scrive con la L di Libertà.
(Fabrizio Caramagna)
Aprire un libro è dividere l’infinito in due.
(Fabrizio Caramagna)
Scoprire un libro nuovo che ti entusiasma ti regala un milione di vite in più.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono libri che ci portano tanto lontano che, più che libri, sono vele.
(Fabrizio Caramagna)
I segnalibro permettono di riprendere il sogno che il tempo ha interrotto.
(Fabrizio Caramagna)
Voi cercate campo con i telefoni. Il mio libro prende ovunque.
(Fabrizio Caramagna)
Il libro che leggi è un compagno; il libro che scrivi è un amante.
(Fabrizio Caramagna)
Libri in cui si entra a occhi chiusi e si esce a occhi spalancati.
(Fabrizio Caramagna)
Un libro è la migliore insonorizzazione contro il rumore del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
I libri sono come i gatti. Piace stare al sole accanto a un altro corpo.
(Fabrizio Caramagna)
La lettura: un silenzio pieno di parole.
(Fabrizio Caramagna)
Una libreria non è solo un negozio, è un richiamo per i silenziosi e i sognatori, un luogo segreto e incantato nel quale possiamo sparire e tornare in un altro secolo e raggiungere un’altra dimensione.
(Fabrizio Caramagna)
Davanti ai più bei romanzi ci si chiede: “Che cosa farà Anna Karenina? Dove andrà Werther? Quale alibi sta costruendo Zeno Cosini? Che cosa medita Raskolnikov?”. Ma in realtà, se uniamo tutte le domande, verrà sempre fuori: “Chi sono io?”
(Fabrizio Caramagna)
Amo la solitudine della lettura, il poter entrare in un altro mondo, il delizioso profumo dell’ultima pagina.
(Fabrizio Caramagna)
Propongo il termine di “biblioalgia” per quella tristezza che si ha quando si finisce di leggere un bel libro e si ha difficoltà a a cominciarne un altro.
(Fabrizio Caramagna)
Leggo perché una vita non basta per tutti i destini che ho dentro di me.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo aver letto un un libro le parole non sono più le stesse, si alzano in alto, in un ossigeno rarefatto, dove sembrano respirare meglio che sulla terra.
(Fabrizio Caramagna)
Le pieghe che facciamo negli angoli delle pagine del libro sono come piccole piramidi. E proprio come le antiche piramidi, potrebbero durare per sempre. I vecchi libri hanno sempre pieghe e i loro proprietari a volte sono morti da decenni.
(Fabrizio Caramagna)
Di alcuni libri ti resta il ricordo, di altri l’impronta.
(Fabrizio Caramagna)
Giudico sempre le persone dalle cose per cui ridono, dai viaggi che fanno e dai libri che leggono.
(Fabrizio Caramagna)
In libro ci sono cose che un ebook non ci saranno mai. Risa scritte a matita, fiori secchi tra le pagine, biglietti del treno dimenticati, orecchiette sui bordi consumati, righe inumidite dalle lacrime, odore di tempo e di carta, e quei quei solchi spessi sotto certe parole, che a guardarli bene non sono sottolineature, ma graffi della nostra anima.
(Fabrizio Caramagna)
Come fanno certi libri a restare così tranquilli, dopo aver rapito l’anima del lettore.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono ancora strade segrete che conducono a luoghi magici.
Alcune sono chiamate libri, altre persone.
(Fabrizio Caramagna)
Esistono porte minuscole, non più grandi della pagina di un libro, che aprono mondi immensi.
(Fabrizio Caramagna)
Ho imparato a viaggiare e volare senza inquinare il mondo. Leggo.
(Fabrizio Caramagna)
Un buon libro è capace di cancellare qualcosa che già sapevi e di riscriverlo dentro di te, con parole più profonde e luminose.
(Fabrizio Caramagna)
Un buon libro è quello che ti fa cadere nella contraddizione di non volerlo mai finire e allo stesso tempo di volerlo fare il più in fretta possibile.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono libri martello che rompono le tue illusioni e ti mostrano la vera realtà. Poi gli stessi libri sanno accarezzare la tua coscienza e cicatrizzare il vuoto della desolazione.
(Fabrizio Caramagna)
Costa un centesimo di uno smartphone, non si scarica e non si rompe facilmente. Si chiama libro.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono ponti fatti di parole, ma anche parole fatte di spade e coltelli. Libri che guariscono e altri che scatenano guerre. A volte la stessa parola, dentro lo stesso libro, uccide o resuscita. La lettura è tutt’altro che innocua.
(Fabrizio Caramagna)
Dovremmo imparare dai segnalibri: la discrezione di tenere il segno senza sporgere troppo dalla pagina.
(Fabrizio Caramagna)
Leggere è la felicità più discreta che conosca.
(Fabrizio Caramagna)
Pubblicare un libro ai margini della pagina in modo che il lettore scriva i propri commenti al centro della pagina e così scriva inconsapevolmente il vero libro.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piaci perché hai un sapore di libri, torta di mele e batticuore.
(Fabrizio Caramagna)
La mia unica forma di vendetta è leggere più libri dei miei nemici.
(Fabrizio Caramagna)
I libri migliori sono quelli di cui si non si vuole girare le pagine per paura che finiscano
(Fabrizio Caramagna)
Quando giri la pagina di un libro, la curiosità deve divorarti al solo frusciare tra le dita.
(Fabrizio Caramagna)
Un bel libro può avere un finale, ma non avrai mai una fine.
(Fabrizio Caramagna)
Le quattro stagioni:
– leggere sul divano con una tisana
– leggere in un prato
– leggere davanti al mare
– leggere sulla panchina di un parco
(Fabrizio Caramagna)
Tra le pagine di un libro c’è sempre un gioiello d’ambra con una frase dentro. Una frase bella e profonda, ma anche misteriosa e intoccabile.Non appartiene all’autore, non appartiene al lettore. Appartiene all’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)
Il senso di sbigottimento e delusione quando scopri che l’autore di uno dei tuoi libri preferiti ha avuto una vita discutibile e incoerente rispetto alle sue opere. E’ come vedere Michelangelo che improvvisamente disegna col pennarello sulla parete della Cappella Sistina.
(Fabrizio Caramagna)
Ciao, piccolo stupore luminoso che ti aggiri silenzioso tra le mie dita.
Oggi mi fai compagnia insieme a un buon libro.
(Fabrizio Caramagna)
Se ho paura… scrivo,
Se sono innamorato… scrivo,
Se sono felice… scrivo,
Se sono triste… scrivo,
Se voglio volare… leggo.
(Fabrizio Caramagna)
– Papà, hai cambiato la password del wifi?
– SÌ
– Me lo dai?
– Certo, eccola: “vai-a-leggere-un-libro”.
(Fabrizio Caramagna)
Nella vita bisogna fare tre cose, dice un proverbio zen: “fare un figlio, scrivere un libro, piantare un albero”.
Poi ci sono quelli che fanno l’opposto: “Abbattono gli alberi, bruciano i libri, abbandonano i figli”.
(Fabrizio Caramagna)
Se leggessi di più, scopriresti che l’idea geniale che ti è appena venuta in mente era già considerata una sciocchezza venti secoli fa.
(Fabrizio Caramagna)
Sei hai vissuto mille vite,
esplorato il noto e l’ignoto,
veleggiato sul vascello dell’immaginazione,
abitato il cuore di un’infinità di personaggi
incontrati lungo il sentiero della parola,
allora sei davvero un lettore.
(Fabrizio Caramagna)
Le peregrinazioni del lettore nel libro scoprono segreti che l’autore non conosceva.
(Fabrizio Caramagna)
Di certi libri ricordo la sera e il mondo intorno che si faceva penombra. E solo le mie mani sulle pagine.
(Fabrizio Caramagna)
O differente o indifferente. Non c’è un altro modo di uscire da un libro.
(Fabrizio Caramagna)
Sebbene si legga un libro con gli occhi, la vibrazione più intensa è tra le scapole. Quel piccolo brivido dietro la schiena, dove un tempo erano le nostre ali, è la più alta forma di emozione che si possa provare durante la lettura.
(Fabrizio Caramagna)
Quando le pagine del libro vengono sfogliate, le parole sognano. E noi insieme a loro.
(Fabrizio Caramagna)
Essere le pagine di un libro. Con la carta morbida e una una copertina colorata. E vedere la luce, quando il lettore mi sfoglia.
(Fabrizio Caramagna)
I libri non fanno male che a quelli che non li leggono.
(Fabrizio Caramagna)
Davanti a un analfabeta tutti i libri iniziano allo stesso modo.
Con lui che non li apre.
(Fabrizio Caramagna)
E’ un peccato che tutti (o quasi tutti) gli scrittori abbiano un nome. Mentre i lettori siano sempre anonimi.
Ci sono lettori così grandi che meriterebbero la stessa fama di uno scrittore.
(Fabrizio Caramagna)
Si ascolta un libro quando lo si legge per la prima volta.
Si conversa con esso quando lo si rilegge.
(Fabrizio Caramagna)
I libri già letti hanno nostalgia di noi e delle nostre sottolineature e ogni giorno sperano di essere ripresi in mano.
(Fabrizio Caramagna)
Quando sto per finire un libro che amo, procedo con un capoverso al giorno. Per prolungare il piacere della lettura. Dovrei farlo anche con la vita.
(Fabrizio Caramagna)
Nessuno scrittore guadagna come Dostoevskij quando viene riletto.
(Fabrizio Caramagna)
Le prime sottolineature sono l’inizio di una storia d’amore tra te e il libro.
(Fabrizio Caramagna)
La lettura è una responsabilità. Basta sfogliare poche pagine per condannare all’oblio e al macero la temerarietà di uno scrittore che pensava di essere geniale.
(Fabrizio Caramagna)
Le pagine di un libro sono in bianco e nero. Tutta la gamma dei colori è tra le righe.
(Fabrizio Caramagna)
Una libreria e un sacchetto di libri nuovi sono il primo antidoto di tutti i mali.
(Fabrizio Caramagna)
La mia città ideale dovrebbe avere una sola lunga strada principale, e in fondo gelsomini e colorate bancarelle di libri.
(Fabrizio Caramagna)
Leggendo un libro, un uomo trovò tra le pagine un vecchio biglietto d’amore e un numero di telefono di una sua fiamma che aveva dimenticato. Quella sera la chiamò e uscì insieme.
Se avesse letto l’ebook, sarebbe ancora single!
(Fabrizio Caramagna)
Prendere appunti a margine delle pagine di un libro è un po’ come scattare fotografie: cerchi di ridurre il totale al particolare.
(Fabrizio Caramagna)
Se vuoi avere la possibilità di vivere una seconda vita, comincia a leggere un libro.
(Fabrizio Caramagna)
A 16 anni non sapevamo nulla della grandezza di certi libri eppure ci avventuravamo lì dentro come quando si entra in un mondo misterioso.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni libro è un’abitazione. Per lo scrittore uno studio polveroso e pieno di libri dove ha sofferto per anni. Per il lettore una luminosa stanza di hotel dove può sognare per qualche ora.
(Fabrizio Caramagna)
Le parole di un libro sono soggette a subire più interpretazioni di quanto sarebbe stato disposto a concedere un consapevole autore.
(Fabrizio Caramagna)
In libreria.
Chi è attratto dalla copertina del libro.
Chi dal prezzo.
E chi dagli occhi che sfogliano le pagine, lentamente, con l’indice leggero…
(Fabrizio Caramagna)
Con le dite lievi carezzo i fogli dei vecchi libri per percepire quel vento antico di una stampa tipografica che ha fissato le parole sulla carta.
(Fabrizio Caramagna)
Un libro non è altro che un noioso dizionario scosso dall’autore con una tale destrezza che le parole ricombinandosi danno luogo a qualcosa di magico.
(Fabrizio Caramagna)
Adeguandosi al passaggio del libro cartaceo all’ebook e alla sua progressiva dematerializzazione, anche i lettori si sono dematerializzati.
(Fabrizio Caramagna)
Leggeva negli occhi, tra le righe, nelle linee della mano, nei fondi del caffè, su internet. Dovunque tranne che nei libri.
(Fabrizio Caramagna)
Il lettore che in un libro apprezza soltanto ciò che capisce finisce per apprezzare solo se stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Ci stiamo abituando a leggere libri che non fanno molto male. Che non colpiscono né tagliano, che non sono indiscreti o scomodi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono alcuni che tendono a credere che tutto ciò che leggono sia vero e altri che credono che tutto ciò che leggono sia una menzogna. Entrambi sono cattivi lettori.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni libri possono funzionare anche se non vengono letti, basta il titolo e la copertina accattivante. Come avviene per certe scoperte scientifiche che tutti ammirano ma di cui nessuno ha mai letto i testi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono libri – quasi sempre invenduti e ignorati – il cui scopo principale è evidenziare la mediocrità di molti lettori e la stupidità di molti critici.
(Fabrizio Caramagna)
Sono stato multato per aver letto un libro di 30 pagine a 70 sbadigli all’ora
(Fabrizio Caramagna)
Ci vorrebbe un critico che scriva 50 sfumature di disgusto per ognuna delle 50 sfumature di grigio dell’omonimo libro. Totale 2500 sfumature di disgusto.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi si legge poco e in modo distratto. Per quello il lettore debole si entusiasma per un autore qualunque pensando che sia un genio. Sarebbe bastato leggere Marcel Proust o Gustave Flaubert o Lev Tolstoj per capire la mediocrità di quell’autore. Ma oggi Proust, Flaubert e Tolstoj non sono neanche più in libreria.
(Fabrizio Caramagna)
Nella lettura di un testo non bisogna mai forzare l’attenzione. E’ il testo che deve attirare l’attenzione del lettore.
(Fabrizio Caramagna)
Indipendentemente dal tema e dal soggetto, quello che cerchiamo in un libro è un’intelligenza che dialoga con il lettore. Se non c’è questa, non c’è niente.
(Fabrizio Caramagna)
Un libro che non abbia una sola frase citabile è un pessimo libro.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono più abbazie che monaci, più teatri che spettatori, più autori di libri che lettori.
(Fabrizio Caramagna)
Verrà un giorno in cui l’unico lettore rimasto sulla faccia della terrà firmerà i libri dei suoi autori, messisi da giorni in una coda lunghissima.
(Fabrizio Caramagna)
Il vantaggio che ha su di noi l’antichità è che i libri antichi sono moderni, mentre la maggior parte dei nostri libri moderni non saranno mai antichi.
(Fabrizio Caramagna)
Spesso si oppone l’intelligenza all’immaginazione. Ma credo che non esista intelligenza senza immaginazione, sebbene ci sia immaginazione senza intelligenza, come vediamo in molti brutti film e libri.
(Fabrizio Caramagna)
Se uno non legge corre il rischio di prendere come referenti culturali i meme di Internet.
(Fabrizio Caramagna)
Leggo Tolstoj, perché la filosofia non è solo nei manuali. E il divino non si incontra solo in chiesa.
(Fabrizio Caramagna)
Di solito chi ha letto due libri in vita sua cerca di indottrinare chi ne ha letti duemila. Non è mai il contrario.
(Fabrizio Caramagna)
La lista dei libri che non ho letto è infinita ma mai quanto la lista di quelli non ha mai letto nessuno.
(Fabrizio Caramagna)
Quando uno ha letto cento libri, comincia a comprendere i novantanove precedenti.
(Fabrizio Caramagna)
Non leggo quello che non mi piace. Criticarlo non lo migliorerà.
(Fabrizio Caramagna)
Nel tempo che passiamo a guardare una serie tv potremmo leggere “Guerra e pace” due volte. E poi diciamo che non abbiamo tempo per leggere!
(Fabrizio Caramagna)
Sventurati quelli che non leggono, perché di essi è il regno dei ciechi.
(Fabrizio Caramagna)
Se la vacanza fosse un libro non sarebbe rilegato, non avrebbe pagine numerate… poggiato sul davanzale di una finestra aperta, racconterebbe le storie del vento e del mare.
(Fabrizio Caramagna)
Se un giorno felice fosse un libro avrebbe tanti segnalibri quante pagine. E appunti scritti a margine, pieni di colori e di sorrisi.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni libri li leggo con interesse, altri in estasi, altri di sfuggita, altri con noia, altri con fastidio, altri ho deciso di non leggerli più. Come con le persone.
(Fabrizio Caramagna)
L’opera di fantascienza di Bradbury Fahrenheit 451 tratta di un futuro distopico in cui i libri vengono banditi e inceneriti. Ci stiamo avvicinando. Le edicole chiudono, le librerie stanno chiudendo a poco a poco e sempre meno persone leggono libri, troppe impegnate a caricare video su tik tok e youtube.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una tipologia, molto specializzata nel genere umano, soprattutto in spiaggia, che aspetta che tu apra un libro per iniziare a parlarti.
(Fabrizio Caramagna)
I libri non hanno batteria. Non si scaricano mai. Il problema è la batteria del cervello dei giovani di oggi. Dopo un’ora di lettura inizia a scaricarsi.
(Fabrizio Caramagna)
Se il passato fosse un libro sarebbe un manoscritto sgualcito, con le pagine staccate, alcune numerate, altre non numerate, a tratti stinte, a tratti colorate. Sempre vissute.
(Fabrizio Caramagna)
Lo scaffale della libreria ha un buco nascosto attraverso il quale, ogni notte, i personaggi dei romanzi scappano e vanno a vivere storie mai vissute. Così può succedere che Anna Karenina si innamori di Florentino Ariza e D’Artagnan sfidi a duello Scrooge. Al mattino ciascuno torna nella sua pagina e nessuno si accorge di nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Secondo il rapporto sulla lettura in Italia nel 2050 non ci saranno più lettori. I libri si leggeranno tra di loro. Così la Montagna Incantata leggerà la Recherche e La luna e i falò leggerà Il Barone Rampante.
(Fabrizio Caramagna)
Di profilo, i libri fanno finta di essere immobili, ma c’è un mare agitato dentro.
(Fabrizio Caramagna)
Quella notte, mentre gli uomini dormivano, tutti i libri si aprirono per un istante alla stessa pagina – una pagina che nessun lettore aveva mai letto – e mostrarono la vera storia di Dio e dell’Universo. Ma la vide solo un gatto e se ne andò senza dir nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Arrivato all’ultima pagina il libro chiude gli occhi, sperando di averli aperti al lettore.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 10 frasi e citazioni preferite sui libri e la lettura di autori celebri e famosi
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro
(Umberto Eco)
Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca.
(Proverbio arabo)
Non ho avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato.
(Charles Montesquieu)
Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
(Ennio Flaiano)
Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.
(Paul Sweeney)
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
(Franz Kafka)
Pochi libri cambiano una vita. Quando la cambiano è per sempre, si aprono porte che non si immaginavano, si entra e non si torna più indietro.
(Christian Bobin)
Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso.
(Daniel Pennac)
Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto.
(Jorge Louis Borges)