Frasi e aforismi sul tempo

Il tempo che passa senza sosta, senza mai regalarci un secondo, ma il tempo che a volte ci regala attimi di eternità. La sua eterna contraddizione.

Frasi e aforismi sul tempo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla vita, Frasi e aforismi sull’orologio, Frasi e aforismi sulla durata e Frasi e aforismi sull’eternità.

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Frasi e aforismi sul tempo

Il tempo non va misurato in ore e minuti, ma in trasformazioni.
(Fabrizio Caramagna)

Dentro il cuore, la mente e il corpo molteplici orologi battono tempi diversi.
(Fabrizio Caramagna)

Generalmente si ritorna più volte di quanto si parte. Ecco perché abbiamo quella strana sensazione che il tempo sia circolare.
(Fabrizio Caramagna)

A volte penso che nei momenti di pienezza il tempo si svuoti del tempo. E altre volte, invece, che quel tempo sia molto più pieno di prima.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo dell’amore: quell’istante che si fa cascata d’istanti pieni di prodigi.
(Fabrizio Caramagna)

Tempo che precipiti e non ci lasci niente, nemmeno le parole giuste per fermarti un momento.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è il bene più a alla portata di tutti, ma è anche il più difficile da afferrare.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo ci aiuta a vedere meglio le cose, benché poi ci impedisca di rivederle.
(Fabrizio Caramagna)

I sempre, i mai, i quasi, i finalmente e i chissà quanto ancora.
È un labirinto il tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Gente che ti ruba il tempo senza accorgersi che, alla fine, era anche il suo.
(Fabrizio Caramagna)

Il suo passatempo preferito è perdere tempo. In realtà è un perditempo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando parliamo di tempo il sociologo parla di decine di anni, lo storico di migliaia di anni, il biologo di milioni, il fisico di miliardi, il teologo dell’eternità.
(Fabrizio Caramagna)

Amo il tempo che si dilata nella notte, orologi molli su cui le lancette sembrano perdere il peso e il ritmo serrato del giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Fermiamo questo tempo che fugge, chiediamogli perché ha tanta fretta di lasciarci. Incastriamo qualcosa negli ingranaggi, che ne so, il nostro stupore.
(Fabrizio Caramagna)

Quell’angelo vide un orologio senza lancette. L’angelo, commosso, gli diede le ali. Si dice che da allora il tempo voli.
(Fabrizio Caramagna)

I secondi hanno una funzione qualitativa. Non corrono, come i minuti e le ore, per segnalare il tempo, ma per indicare brividi, emozioni, smarrimenti, indecisioni, piccoli istanti di felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Non so come sono chiamati gli spazi tra i secondi ma è in quegli spazi che il dolore picchia più forte quando si sente la mancanza di una persona.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono ore rotonde che rotolano bene, e ore spigolose che non finiscono mai di urtarci.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è un liquore che si consuma credendo che la bottiglia sia sempre piena fino all’orlo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono rari momenti in cui l’orologio è una bussola. Non segnala l’ora, ma indica il nord dell’eternità.
(Fabrizio Caramagna)

Appoggiarsi alle pareti del tempo, con tutti i “forse” spostati di lato. E solo gli “ora e adesso” da vivere con pienezza.
(Fabrizio Caramagna)

Nei bambini la realtà è così piena di forme e colori che l’orologio dimentica il tempo e gira come un caleidoscopio magico.
(Fabrizio Caramagna)

Affidare l’orologio della propria vita nelle mani di un figlio, in un pomeriggio di giochi: quando lo si riprende è di nuovo luminoso e segna tutti i secondi
(Fabrizio Caramagna)

Dividiamo il tempo in secoli, decadi, lustri, anni, stagioni, mesi, settimane, giorni, ore, minuti e secondi. Però il tempo ha una sua fluidità che sfugge a ogni calcolo e quando passa ride dei nostri tentativi di schematizzarlo.
(Fabrizio Caramagna)

La sventura sentimentale altera il senso del tempo, e quando la racconti al tuo amico a te pare un minuto, all’altro due ore.
(Fabrizio Caramagna)

A volte c’è tutto il tempo. Ma non ci siamo noi.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo se ne frega del suo prestigio letterario e filosofico. Passa, senza mai regalarci un secondo in più.
(Fabrizio Caramagna)

– Come vola veloce il tempo!
– Sì, è orribile, ci sono giornate che durano appena ventiquattro ore!
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo si disinteressa di chi ami, di quanto ami, dei progetti, delle speranze. Lui scorre e basta, senza soste e mai un gesto di riguardo.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo che corre via: come una lenta emorragia ma interna, ben nascosta. Nessuno riesce a capire in che punto del corpo sia.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è la materia più deperibile dell’universo: appena l’osservi, si consuma.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo può andare a una velocità anche superiore a quella della luce. Perché è inseguito da tutti gli orologi dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Spietato. Sfuggente. Inesorabile. Vitale. Prezioso. Riparatore. Il tempo contiene tutti gli opposti.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultima pagina del calendario, la velocità con cui passa il tempo, questo anno che finisce ed è stato terribile per alcuni, meraviglioso per altri.
La relatività della vita. E tu ogni volta ci passi in mezzo, sorpreso e senza parole.
(Fabrizio Caramagna)

Ci mettiamo tutta la vita ad imparare il tempo. Ad avere tempo, a battere il tempo, a chiedere tempo, a non sprecare tempo. Ma non siamo mai nel tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci proviamo ogni volta a “battere il tempo”, ma è come “abbracciare l’infinito”, un splendida possibilità finché non ci provi e scopri che è una sfida persa in partenza.
(Fabrizio Caramagna)

Strati di tempo si depositano uno sull’altro, ti giri indietro e sono già passati tre anni e poi dieci e poi altri dieci, dov’ero io mentre si formava tutto questo accumulo, forse in una dimensione parallela dove dieci minuti equivalgono a un decennio?
(Fabrizio Caramagna)

L’orologio è rotondo perché il tempo ci circonda da ogni parte.
(Fabrizio Caramagna)

E’ strano il tempo.
Puoi parlare con una persona 5 minuti e pensarci per 20 anni.
(Fabrizio Caramagna)

C’è una coscienza che ci dà rimorsi più della coscienza stessa: la coscienza del tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Benchè dotato di una grande fantasia,
il tempo si attiene scrupolosamente alle leggi che egli stesso si è dato.
Ha una certa familiarità con l’eterno,
ma dialoga anche con il vuoto e la noia.
A volte raggiunge velocità inverosimili e così può sembrare strano che un minuto duri solo sessanta secondi.
Altre volte è di una lentezza esasperante e ci si chiede che cosa se ne faccia di tutte quelle 24 ore.
(Fabrizio Caramagna)

Avrei voluto essere capace di fermarli così com’erano, certi momenti. Come quegli aquiloni che restano sospesi per lunghissimi istanti nel cielo e sembra che nessun vento, nessuna tempesta riesca a portarli via.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi il tempo è passato dappertutto, nelle stanze, nelle strade, negli alberi. L’unico posto dove non è passato è in quella nuvola lassù nel tramonto, che mi chiama allo stesso modo di vent’anni fa.
(Fabrizio Caramagna)

Ma ci sarà qualcuno che di mestiere
trova il tempo per gli altri?
Che sa mettere le lancette in un modo
che, anche se non ha un solo momento per sé,
riesce a trovare attenzione e presenza per chi lo chiede?
(Fabrizio Caramagna)

Sarebbe bello riuscire a riempire almeno un giorno. Riempirlo di opere e brividi e dettagli, senza lasciare fuori neanche un minuto o un secondo.
Chissà come tremerebbe il tempo a vederci così forti.
(Fabrizio Caramagna)

Portiamo l’orologio al polso, però l’altro polso ci resta libero per non pensare al tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Ma per quale motivo mi viene conteggiato anche il tempo in cui penso al tempo?
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini sono imprigionati nel tempo, ma non nello spazio. Gli alberi sono imprigionati nello spazio, ma non nel tempo.
Un uomo può andare sulla luna, un albero può attraversare i secoli.
(Fabrizio Caramagna)

Coprite gli occhi al tempo, non voglio che veda ciò che poteva essere e non è stato.
(Fabrizio Caramagna)

Il bambino desidera che il tempo passi per diventare grande.
Il vecchio desidera che il tempo si fermi.
Il bambino vuole entrare nel tempo, il vecchio vuole uscirne.
(Fabrizio Caramagna)

Quando si è giovani si passa il tempo a buttare via il tempo, quando si è vecchi si passa il tempo a ricucirlo.
(Fabrizio Caramagna)

Quei due ragazzi, lei e lui, con così tanto tempo tra le mani, a sprecarlo sapendo che è infinito, a passarselo tra le dita, tra i capelli, tra le labbra, e gli sguardi, in un pomeriggio qualunque.
(Fabrizio Caramagna)

Da giovani, ci facevamo trasportare dal tempo, che ci conduceva leggero in ogni possibile angolo dell’eternità e della meraviglia.
Oggi, si sono invertite le parti: trasportiamo il tempo nei nostri passi, tra i capelli, nella stanchezza. Il tempo si adagia pesante sulla pelle, curva la schiena, consapevole che non ci potremo liberare di lui e, a ogni giro, ci mostra l’ineluttabilità della nostra discesa nel nulla.
(Fabrizio Caramagna)

Vent’anni fa, tutto quel tempo a improvvisare cose per restare al telefono con gente che magari manco ci voleva. Adesso quello stesso tempo lo dedichiamo in contemporanea a 10 persone conosciute nell’online.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna imparare il mestiere del vasaio: modellare con le mani l’argilla del tempo per costruire dei vasi che conservino dentro la freschezza degli anni.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo dello scrittore è il tempo che dura. Il tempo del giornalista è il tempo che passa.
(Fabrizio Caramagna)

Passano gli anni e si è sempre accompagnati
da questa sensazione di avere qualcosa da fare,
molto importante, molto urgente.
Se solo riuscissimo a scrollarci il tempo di dosso,
questa malattia di dover impiegare ore e minuti in qualcosa,
come saremmo più leggeri, più liberi.
(Fabrizio Caramagna)

Cose che si ripetono, stagioni che tornano, sospensioni ed incertezze…
Come se il tempo non ci trascinasse mai via da certe situazioni.
(Fabrizio Caramagna)

Ti senti ancora giovane
ma il tempo ha già colpito.
In un’imboscata allo specchio
ti ha lasciato il trofeo di un capello bianco.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è un assassino e porta via con sé ogni nostro secondo. E ha sempre un alibi. Lui non c’era dove eravamo noi, esisteva in qualche altro luogo
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo si colloca in cima alla catena alimentare. Ignora che sopra di lui c’è quel predatore nominato tempo.
(Fabrizio Caramagna)

I giri e i giri e i giri della lancetta dell’orologio: mulinello che finisce per pescarci tutti quanti.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo stravolge la sequenza del fluire del tempo: al primo posto mette ciò che non esiste e deve ancora arrivare; il posto d’onore lo riserva a ciò che è morto e sepolto nel passato, infine, s’accomoda il presente.
(Fabrizio Caramagna)

Noi camminiamo nello spazio senza logorarlo. Il tempo cammina in noi e ci logora.
(Fabrizio Caramagna)

A volte il tempo sembra avere un’unica continuità. Ieri è ancora oggi perché oggi è già domani.
(Fabrizio Caramagna)

Se sai aspettare, il tempo si rivela un grande alleato. Ma non puoi stipularci nessun patto. In qualsiasi momento può trasformarsi nel tuo peggior nemico.
(Fabrizio Caramagna)

Il paradosso del donare il proprio tempo a un altro:
regali un pezzo della tua vita che non sarà più tuo,
ma che proprio per questo non andrà perduto.
(Fabrizio Caramagna)

Non ho tempo da perdere. Ma ne ho abbastanza per tornare indietro, chiedere scusa, dire “ho sbagliato”, capire e spiegare.
(Fabrizio Caramagna)

Ciao tempo,
mi accompagneresti un attimo indietro?
(Fabrizio Caramagna)

Fuori dalle urgenze, al netto degli spigoli, al di là delle tensioni, il tempo trova la sua luce.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giornate fatti per lasciare il tempo scorrere via. Fluire. Magari straripare. E farsi trascinare via, senza àncore, senza approdi.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono 3 modi per dilatare il tempo:
– Avvicinarsi alla velocità della luce.
– Creare un mucchio di gravità concentrata.
– Non vedere l’ora che arrivino le vacanze.
(Fabrizio Caramagna)

Noi subiamo il tempo. Gli alberi invece lo misurano.
(Fabrizio Caramagna)

Anche se ci prova da secoli, il pendolo non è ancora riuscito a ipnotizzare il tempo.
(Fabrizio Caramagna)

La rivoluzione che sogno? Quella degli Orologi contro il Tempo.
Mi immagino le barricate di lancette, cronometri, orologi a cucù e sveglie contro una dittatura che dura da troppi secoli.
(Fabrizio Caramagna)

Passata una certa età, sembra impossibile vivere dentro la durata – quella per esempio che segnava le nostre interminabili vacanze di bambini. Il tempo perde la sua luminosità e la sua lentezza, è un tempo nervoso, fatto di scadenza e impegni, in cui l’inizio e la fine sono due punti di uno stesso lampo fugace. Dopo una certa età noi del tempo viviamo solo la sua frenesia.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo ci toglie ciò che ci dà privandoci di ciò che ci promette.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo che passa tra quando un uomo dice “ho capito” a quando fa arrabbiare la sua donna per l’ennesima volta. Quel tempo dovrebbe avere un’unità di misura tutta sua.
(Fabrizio Caramagna)

Tempo perduto: contraddire gli idioti, ragionare con gli orgogliosi, credere un istante agli adulatori.
(Fabrizio Caramagna)

Man mano che passa il tempo, l’esperienza ci chiama in disparte e ci confida più spesso i suoi segreti.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è sempre ingiusto con i precursori.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo ama il progresso, ma molti orologi sono innamorati della tradizione.
(Fabrizio Caramagna)

Solo nell’agonia le lancette dell’orologio girano da destra a sinistra come in un conto alla rovescia.
(Fabrizio Caramagna)

La morte: la notte in uno dei due emisferi del tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Scrivere, ovvero aggrapparsi a una pagina per non scivolare via insieme al tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Ammazziamo il tempo anno dopo anno e pensiamo di restare impuniti. Ma prima o poi arriverà il momento…
(Fabrizio Caramagna)

Dopo la morte si avrà a disposizione un tempo infinito. Il problema è che non si saprà come impiegarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Solo l’eterno può sapere che cosa c’è in fondo al tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Tic… Tac… Tic… Tac… Milioni di anni e l’uomo non è mai riuscito a mettere un altro vocabolo in mezzo.
(Fabrizio Caramagna)

E’ assai noioso vedersi sempre nel passato o nel futuro, come se non potessimo vederci in nessun’altra dimensione temporale.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 10 frasi preferite sul tempo di autori celebri e famosi

Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.
(Harvey MacKay)

Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.
(Lewis Carrol, Alice nel paese delle meraviglie)

La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota.
(Michael Althsuler)

La cosa più preziosa che puoi ricevere da chi ami è il suo tempo.
Non sono le parole, non sono i fiori, i regali. È il tempo.
Perché quello non torna indietro e quello che ha dato a te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita.
(David Grossman)

Nankurunaisa.
Credo sia una delle parole più belle del mondo.
E’ giapponese e significa “con il tempo si sistema tutto”.
(Anonimo)

Quando un uomo siede vicino ad una ragazza carina per un’ora, sembra che sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa accesa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.
(Albert Einstein)

Domenica saremo insieme, cinque, sei ore, troppo poche per parlare, abbastanza per tacere, per tenerci per mano, per guardarci negli occhi.
(Franz Kafka, Lettere a Milena)

Che cos’è il tempo? Se nessuno me lo domanda, lo so. Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so più.
(Agostino d’Ippona)

I due maggiori tiranni del mondo: il caso e il tempo.
(Johann Gottfried Herder)

Un uomo che osa sprecare un’ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita.
(Charles Darwin)

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