Frasi e aforismi sui papaveri

Frasi e aforismi sui papaveri, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui fiori, Frasi e aforismi sul girasole e Frasi e aforismi sul colore rosso.

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Frasi e aforismi sui papaveri

Vorrei avere per ciascuna persona la cura che ha il rosso per i papaveri.
(Fabrizio Caramagna)

Il papavero svetta in un campo. Non c’è niente da fare. Tu stai lì a cercare di notare gli altri fiori, ma lui ti si pianta nello sguardo. E dipinge il rosso da dio.
(Fabrizio Caramagna)

Basta un solo papavero, a cambiare il colore di un prato.
(Fabrizio Caramagna)

I sogni, passando dentro il rosso di un papavero, diventano di fuoco.
(Fabrizio Caramagna)

E’ impossibile ignorare il rosso dei papaveri. Scuotono la vita anche al passante più distratto
(Fabrizio Caramagna)

Mi incanto a guardare i papaveri.
Quel loro rosso temerario ad affrontare tutta questa luce.
(Fabrizio Caramagna)

Sii come il papavero.
Che non ha schemi e disegna il rosso a mano libera.
(Fabrizio Caramagna)

Il tuo cuore è rosso come un papavero eppure, quando lo sfiorano, le mie dita si macchiano di azzurro. Quanto deve aver volato nel corso della vita il tuo cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Il rosso del papavero s’insinua tra le fessure del paesaggio, disarma le tristezze più forti, rende invulnerabile la felicità. Fa tacere persino il tempo.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore è un folle che corre in un campo di grano
e dorme tra i papaveri,
una parola lacerata dal vento,
uno sconosciuto che affonda un coltello di luce
nel cuore e lo fa esplodere come un mazzo di rose.
(Fabrizio Caramagna)

Lì dove respirano i papaveri,
costruiremo l’eternità di un bacio.
(Fabrizio Caramagna)

Scusa, ti andrebbe di venire con me in un campo di papaveri selvaggi a lasciarmi dei ricordi indelebili con cui mi tormenterò per sempre?
(Fabrizio Caramagna)

Lei è gentile, attenta, distratta, spensierata, stanca, leggera, adorabile, disordinata, ridente, ma soprattutto ama vivere ai margini.
Come le note nei libri, i papaveri solitari, i sentieri abbandonati, gli introversi, i diversi, i perduti.
(Fabrizio Caramagna)

Credo solo a chi ha dormito sotto un papavero, a chi piange per un libro e a chi dice “cielo” e “mare” e “musica” ed è proprio “mare” e “musica” e “cielo”.
(Fabrizio Caramagna)

Era una persona così timida che arrossiva persino allo sguardo dei papaveri
(Fabrizio Caramagna)

Siamo papaveri selvaggi, quelli che restano ai margini e crescono nei posti più impensati.
Quelli che non fanno numero, che non vanno nei giardini curati e ordinati, che amano le erbacce e le loro storie complicate.
(Fabrizio Caramagna)

Una giornata passata a gareggiare con versioni precedenti di me stesso. Ho bisogno di un tramonto, un campo di papaveri e una spalla su cui lasciarmi andare, libero dalla paura di fallire o dalla preoccupazione di riuscire.
(Fabrizio Caramagna)

L’albero piegato dal vento, il sasso al lato della strada, il papavero che ha vinto l’asfalto. Non dimenticateli.
(Fabrizio Caramagna)

A volte vorrei essere come quei papaveri che spuntano tra le rotaie, con lo stesso intrepido coraggio di chi non rinuncia a sbocciare anche se è rischioso.
(Fabrizio Caramagna)

Il campo di papaveri dice di essersi innamorato di te.
E ogni volta che ti avvicini arrossisce di più.
(Fabrizio Caramagna)

Credo nei fantasmi, negli alieni e nelle ragazze dagli occhi verdi che ballano in un campo di papaveri.
(Fabrizio Caramagna)

Poggia la tua testa sul mio grembo
Attorciglierò i tuoi capelli tra le mie dita e tu potrai raccontarmi la storia dei papaveri rossi che vogliono scappare in un’altra galassia.
(Fabrizio Caramagna)

Il suo regno era un campo di papaveri.
Il suoi scettro una chitarra.
Il suo tesoro il sorriso di lei.
La sua corona un sogno.
(Fabrizio Caramagna)

Sono il padrone della mia anima, il capitano dei miei naufragi e il sostegno delle mie debolezze. Sono ancora dipendente dagli aquiloni, dalla purezza degli occhi e dai cuori che si incantano per un campo di papaveri.
(Fabrizio Caramagna)

Ho l’anima di un poeta, ma la penna di un elfo e i modi di un papavero.
(Fabrizio Caramagna)

Questa passione che i papaveri hanno per le rotaie, forse non hanno altro modo per esprimere il loro desiderio di viaggiare.
(Fabrizio Caramagna)

Che bella la stagione dei papaveri sul ciglio della strada a riscattare la desolazione delle tante provinciali abbruttite da rotonde e capannoni.
(Fabrizio Caramagna)

L’adolescenza: un campo minato in un prato pieno dei papaveri più belli.
(Fabrizio Caramagna)

Passami un retroscena, delle ali e un campo di papaveri.
(Fabrizio Caramagna)

È così difficile trovare qualcosa che abbia vita in questo deserto. Allora leggo un libro, ascolto il vociare delle rondini, prendo un’illusione e scappo in un campo di papaveri di un rosso mai visto.
(Fabrizio Caramagna)

Quando quella nausea disgustosa, quella sete di morte prende il sopravvento, chiudi tutto e vai a bere la luce in un campo di papaveri.
(Fabrizio Caramagna)

Diventerò un qualsiasi tuo ricordo. Continueremo a camminare imperterriti, ognuno per la propria strada. Ma ogni tanto – lo confesso – guarderò indietro e ti cercherò tra i papaveri.
(Fabrizio Caramagna)

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