Frasi e aforismi sul viso e il volto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sugli occhi, Frasi e aforismi sul sorriso e Frasi e aforismi sulla bellezza.
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Frasi e aforismi sul viso e il volto
Ci sono visi i cui angoli fanno sperare l’impossibile, occhi che sono linee aperte sul mare, labbra che si vorrebbe seguire fino a dove si incurva l’ultima parte del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Geometrie perfette. L’ovale del tuo viso affacciato ai quattro angoli retti di una finestra e più in là la sfera del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
L’arco delle sopracciglia, la linea del sorriso, gli angoli degli zigomi, l’ovale del viso. E’ incredibile come tante forme geometriche, così diverse tra loro, riescano a creare una bellezza armoniosa.
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno, nella vita, qualcosa si getta su di noi e ci dà il nostro volto.
Non è il volto di quando siamo nati, è il volto in cui prende forma il nostro modo di sorridere, di guardare le cose, di stupirci, di avere paura.
Quel volto può nascere in qualsiasi momento.
Poi resta nostro per sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Il mio viso non è simmetrico. E’ girato impercettibilmente a sud. Cerca sempre il mare.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo ciò che disegniamo sul viso.
Sorriso dopo lacrima.
(Fabrizio Caramagna)
Un volto umano è sempre una lettera che viene da lontano.
Da decifrare. Da scorrere.
A volte mancano alcune parole.
A volte i caratteri sono incomprensibili.
Alcuni segni sono linee del cielo.
Altri dell’abisso.
A volte c’è troppo inchiostro versato e ci si confonde.
Altre volte c’è una trasparenza come acqua di fonte.
(Fabrizio Caramagna)
Il volto umano non è altro che un raggruppamento di volti che si sovrappongono uno sull’altro. E’ un tratteggio di linee, un pulsare di angoli, un vibrare di forme ed è per questo che un volto ci sembra così diverso da un giorno all’altro, a volte anche da un’ora all’altra. Perché non lo vediamo tutto in una volta.
(Fabrizio Caramagna)
Quel viso visto per un attimo, uccello bellissimo che si posa sulle mie spalle e poi si invola muto, lasciando in me il ricordo di un canto perduto.
(Fabrizio Caramagna)
Nell’amore a prima vista, ci si innamora subito di un’espressione, di uno sguardo, di un sorriso, di una fossetta nella guancia, di una treccia lunga e leggera, di un’impalpabile luce che avvolge il volto. Il carattere, i pensieri, il modo di vivere la vita, vengono un secondo dopo.
(Fabrizio Caramagna)
Il suo viso era ricoperto da innumerevoli lentiggini, come un’infinità di minuscole isole distribuite in arcipelaghi su un oceano di pelle.
(Fabrizio Caramagna)
Certi volti sembrano essere stati modellati da carezze violente, altri da carezze goffe e fredde, altri ancora non devono mai aver ricevuto una carezza.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni volti sono impossibili da dimenticare. Li scorgerai per strada, nei negozi, tra la folla, e ogni volta ti accorgerai di esserti girato, inconsciamente, cercando quella persona.
(Fabrizio Caramagna)
Hai un volto in cui perdermi. Luci e ombre da sfiorare senza distrarmi, per paura che sfumi tanta bellezza.
(Fabrizio Caramagna)
Sorpreso in una vetrina, mentre passo, il mio viso è malinconico, smarrito, teso, quando mi sembrava che non lo fosse. Il viso ci tradisce e assume forme che non sappiamo.
(Fabrizio Caramagna)
La lacrima che traccia una retta perpendicolare alla bocca e quest’ultima che solleva i suoi angoli disegnando una smorfia.
Le infinite geometrie del viso.
(Fabrizio Caramagna)
Per conoscere meglio una persona, devi aver cura d’analizzare un bel po’ d’espressioni del volto da lei offerte liberamente.
(Fabrizio Caramagna)
L’espressione sul tuo viso, quando dalla serietà passa a un sorriso, è la prospettiva che amo di più.
(Fabrizio Caramagna)
Più rughe sul viso significano meno rughe dentro. Tutto quel che doveva esser manifestato, ha animato quel volto. Ed ha liberato l’anima.
(Fabrizio Caramagna)
Guardò quel volto di parole. Si lasciò sedurre dai pensieri, dai verbi e dagli aggettivi caldi come un abbraccio. Realizzò ancora una volta la superiorità dell’intelligenza rispetto all’apparire.
(Fabrizio Caramagna)
Solo quando avrai ripulito per bene lo sguardo dalla tua esuberante immaginazione, i tuoi occhi vedranno davvero il volto di chi ami.
(Fabrizio Caramagna)
Riavere indietro qualcuno perduto per sempre, riaverlo anche solo per un giorno e guardare di nuovo con calma quel viso e quel corpo che col tempo hanno perso di definizione nei ricordi. Sarebbe il regalo più bello.
(Fabrizio Caramagna)
Sul suo volto misterioso le stelle giocavano a nascondino, ma gli altri vedevano soltanto buio e vuoto.
(Fabrizio Caramagna)
A volte non vedi nello specchio il tuo volto, ma il riflesso di una battaglia perduta.
(Fabrizio Caramagna)
Le nostre facce ultrafiltrate in foto, centrifugate nella finzione, vaporizzate fino a diventare perfettamente false.
(Fabrizio Caramagna)
Vi capitano quei giorni in cui il vostro volto non ha senso? Non che sia brutto o bello, ma che non abbia senso.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni non sono brutti, hanno solo la faccia un po’ in disordine.
(Fabrizio Caramagna)
C’è qualcosa che non mi piace nella sua faccia, qualcosa di istintivo, come se la sua tribù e la mia fossero nemiche fin dalla preistoria.
(Fabrizio Caramagna)
Nel secolo della “disumanizzazione” è un paradosso il proliferare delle immagini del volto umano.
(Fabrizio Caramagna)
Il selfie è la cartolina del nulla che si guarda. Quel volto che spalanca gli occhi, non sta osservando se stesso, ma sta osservando il nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Tutte queste storie d’amore che vivono più nell’online che nell’offline, fatte di scritture, emoticon e autoscatti inviati, un giorno non ti ricorderai la sua voce e, a dire la verità, neppure che faccia avesse.
(Fabrizio Caramagna)