Frasi e aforismi sul desiderio

Il 29 aprile si celebra la Giornata Mondiale dei Desideri (World Wish Day), promossa dalla fondazione Make-a-Wish. Tutto è cominciato dal desiderio di Chris, un bambino di 7 anni, ammalato di leucemia, che voleva diventare poliziotto per un giorno. Era il 1980 e un’intera città, Phoenix (Arizona – USA) si mobilitò per esaudire il suo sogno.

Frasi e aforismi sul desiderio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla speranza, Frasi e aforismi sull’illusione e Frasi e aforismi sulla passione.

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Frasi e aforismi sul desiderio

Il desiderio, uno strumento musicale misterioso che da lontano ci obbliga continuamente a danzare.
(Fabrizio Caramagna)

Sapessi quanti desideri si accumulano nei cuori dove nessuno guarda più.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono desideri che tornano ad ogni battito del mio cuore a chiedere di te.
(Fabrizio Caramagna)

Troppo breve la giornata, troppo grandi i pensieri, troppo veloci i desideri.
(Fabrizio Caramagna)

È un peccato non conoscere il rumore che fa la tensione verso un desiderio. Avrebbe più o meno lo stesso suono di una gemma che sboccia.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo bloccato tra un’ora e l’altra, e un desiderio che, in bilico, non sa se provarci o mollare la presa.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni attimo vissuto oscilla tra desiderio e nostalgia.
(Fabrizio Caramagna)

Solo una volta nella mia vita… quante cose ho desiderato qualcosa solo una volta nella mia vita, e non le ho ottenute neppure quella volta.
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi basta sapere che potrei, che potresti, che potremmo. Lasciando suonare i desideri, seguendo solo le vibrazioni di un condizionale.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio desiderio? Una stella tutta mia, in riva al mare.
(Fabrizio Caramagna)

Dove c’è un desiderio, c’è un cammino.
(Fabrizio Caramagna)

Ho milioni di desideri sottopelle in attesa di essere rianimati da una musica, un’immagine, un profumo. Ibernati sotto strati di abitudine, attendono il momento del volo.
(Fabrizio Caramagna)

Tra molteplici desideri, ce n’è sempre uno più prepotente degli altri, irrompe inarrestabile e ruba la scena.
(Fabrizio Caramagna)

Non essere ancora quel che chiaramente vorrei. Eppure sedersi accanto al mio desiderio, su un gradino fatto di domani e possibilità.
(Fabrizio Caramagna)

Come quando il desiderio sconfina nella tentazione. Non ti appartiene più, ma sei tu che appartieni al desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

A volte il desiderio sembra un bellissimo uccello rinchiuso in una gabbia molto grande. C’è abbastanza spazio per volare, ma l’uccello non può andare lontano.
(Fabrizio Caramagna)

La distanza tra un desiderio e una possibilità: a volte è la distanza tra una goccia d’acqua e l’altra nel mare. A volte è la distanza tra una galassia e l’altra.
(Fabrizio Caramagna)

Se un desiderio si ripresenta a distanza di anni, si è fatto esigenza.
(Fabrizio Caramagna)

Se riesci a reprimere un desiderio non sei forte. Quel desiderio era abbastanza debole da poter essere represso.
(Fabrizio Caramagna)

Ci si inquieta per un nulla. Per continuare a essere ingranaggi di un orologio chiamato desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

Il progresso è l’incessante moltiplicazione dei desideri umani e il continuo tentativo di esaudirli.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno le cose che si desiderano ma non si fanno e le cose che si fanno ma non si desiderano s’incontreranno e rideranno di se stesse.
(Fabrizio Caramagna)

L’autentico paradiso è il luogo dove si avverano tutti i desideri oppure è il luogo dove ognuno non ha più necessità di desiderare?
(Fabrizio Caramagna)

In chi ha desiderato per tantissimo tempo, la realizzazione del desiderio costringe a interrompere l’abitudine di quel desiderio, e questa cosa può anche essere destabilizzante.
(Fabrizio Caramagna)

Impara il disincanto, prima o poi smettiamo di mettere il piede nel mare schiumoso del desiderio e dobbiamo lasciare la spiaggia.
(Fabrizio Caramagna)

I baci che gli esseri umani non si sono dati, sono rinchiusi in qualche parte dell’universo, in un caveau a temperatura costante, che profuma di immortalità, dove sono suddivisi secondo la forza del desiderio negato.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni desiderio ha una relazione segreta con la follia.
(Fabrizio Caramagna)

Misuro il desiderio di te in cose che fai e io non ci sono.
(Fabrizio Caramagna)

Il paradosso del desiderio: meno lo nutri e più cresce.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte questi desideri in disordine quando basterebbe riporli in un abbraccio per dare loro un senso.
(Fabrizio Caramagna)

Desideri che hanno il gusto di un bacio. Tra il collo e la spalla. Al confine di un noi.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono quelle ragazze che possono mettere in ginocchio il mondo, ma poi preferiscono restare sdraiate sul mio grembo tutto il giorno a parlare di filosofia e musica e di quanta luce fanno i desideri nelle giornate di vento.
(Fabrizio Caramagna)

Sensazioni che si accavallano. Felicità che travolgono. Desideri che sono passione.
E una vita ancora tutta da vivere.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni, andiamo a impigliarci nel vento, in un cespuglio di more e nei desideri giusti.
(Fabrizio Caramagna)

Mescola con me i colori dei tuoi desideri e scopriamone insieme la tonalità, l’intensità, la durata.
(Fabrizio Caramagna)

Il desiderio è una domanda improvvisa a cui le diverse parti del nostro io danno risposte diverse.
(Fabrizio Caramagna)

Uno dei desideri più forti e improvvisi: il desiderio di dimenticare qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)

Fino a quanto può contenersi un desiderio, prima di far straripare il cuore?
Chiese la goccia al vaso.
(Fabrizio Caramagna)

Che gusto c’è a trattenere desideri e a diluire emozioni? Bisognerebbe vivere tutto d’un fiato.
(Fabrizio Caramagna)

Il desiderio che in altri momenti riesce a mimetizzarsi bene tra uno sguardo e l’altro, adesso, in questo cielo pieno di contrasti, segue la curva di una caviglia femminile, ed è come se fosse nudo e visto da tutta la città.
(Fabrizio Caramagna)

Il dubbio è una prigione dove vengono gettati i desideri per farli soffrire.
(Fabrizio Caramagna)

L’immaginazione che immagina più di ciò che deve immaginare diventa desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

Dice il narcisista: “il desiderio di te non è che il desiderio del tuo desiderio per me”.
(Fabrizio Caramagna)

Quel punto preciso in cui il desiderio diventa esigenza. È proprio lì che nascono il tormento e l’ossessione.
(Fabrizio Caramagna)

Non è forse intrigante abbinare un “per favore” a un desiderio ardente?
(Fabrizio Caramagna)

Ci vediamo stasera. Mettiti un rossetto sfacciato e un pensiero indecente.
Voglio carezzare tutti i tuoi desideri e far arrossire la luna.
(Fabrizio Caramagna)

Nel vorticare delle ossessioni, il desiderio più grande finisce per mangiare il desiderio più piccolo. Alla fine ne rimane uno irrealizzabile.
(Fabrizio Caramagna)

Le stelle cadenti, le candeline dei compleanni, le fontane in cui ho gettato le monetine, i soffioni che ho soffiato: chissà cosa succederebbe se adesso quei desideri si avverassero tutti in un colpo!
(Fabrizio Caramagna)

Quando si perde un desiderio, si fa una perdita enorme. Non è come perdere un oggetto. Si perde una parte di noi.
Un desiderio che si ritrova, è come una rosa che torna a fiorire.
(Fabrizio Caramagna)

Di cieli stellati così limpidi da svelare tutta la trasparenza del proprio sfrontato desiderare.
(Fabrizio Caramagna)

Se in due esprimiamo lo stesso desiderio, risultiamo più convincenti con le stelle cadenti.
(Fabrizio Caramagna)

Le prime montagne bianche di stagione sono come le stelle cadenti, viene voglia di esprimere un desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra epoca è nevrotica e alienante. Solo ogni tanto lascia cadere una goccia di felicità sopra il piatto ammaccato dei nostri desideri.
(Fabrizio Caramagna)

Con il progresso è più facile ottenere quello che si desidera, ma è difficile sapere cosa farsene.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo è, per natura, puro desiderio. Ma il suo desiderio non è mai puro.
(Fabrizio Caramagna)

Quando il genio della lampada ti ha chiesto di esprimere tre desideri e poi non li ha esauditi, è nato il primo politico.
(Fabrizio Caramagna)

Il desiderio non ha nulla a che fare con il bisogno: il primo è volontà consapevole d’espansione, il secondo necessità di riempire la propria circonferenza.
(Fabrizio Caramagna)

Dentro un desiderio c’e sempre una clessidra invisibile. Quando la clessidra esaurisce la sabbia, finisce il desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

Se un desiderio muore, brucialo e spargi le sue ceneri nel campo dell’esperienza.
(Fabrizio Caramagna)

Prima annullavo i miei desideri per compiacere l’altro. Ora do la priorità ai miei desideri senza bloccare i desideri dell’altro. Né sottomesso né dipendente né plagiato: ma responsabile, cosciente e coerente.
(Fabrizio Caramagna)

Il più nascosto e indicibile dei desideri che m’è rimasto è arrendermi a tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Quanti “adesso non posso” detti a tutti quei desideri sparsi come fiori colorati sul tavolo.
(Fabrizio Caramagna)

Avere un desiderio e poterlo esaudire senza bisogno della fortuna, del caso, dell’azzardo o di altri interventi della sorte. Che tranquillità.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo aver strofinato la lampada, il genio alto, bello e muscoloso apparve davanti a lei. Immediatamente seppe quale sarebbe stato il suo primo desiderio.
(Fabrizio Caramagna)

Inibizione: censura di desideri di portata tale da non poter essere confessata neppure a noi stessi.
(Fabrizio Caramagna)

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