Frasi e aforismi sullo sporco e la sporcizia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul pulito e la pulizia, Frasi e aforismi sulla spazzatura e l’immondizia, Frasi e aforismi sulla polvere e Frasi e aforismi sul disordine.
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Frasi e aforismi sullo sporco e la sporcizia
Leggere un libro è sporcarsi gli occhi di inchiostro. Guardare il cielo è sporcarsi le mani e le labbra di azzurro
(Fabrizio Caramagna)
Io me lo ricordo il profumo del gelsomino. E le maniche corte. E la pelle arrossata dal sole. E i sorrisi. Quelli grandi. Quelli sporchi di futuro.
(Fabrizio Caramagna)
Le mani dell’albero hanno le unghie sporche di azzurro a furia di scavare dentro il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Lontano da te anche il cielo più nitido è un po’ sporco, e l’erba più morbida un poco punge e graffia, e ogni cosa sembra fuori dalla sua aurea misura.
(Fabrizio Caramagna)
Come si fa a descrivere una mamma: è un’energia in tutta la sua potenza!
Per quanto ne so, ha 2 figli.
Secondo il suo conto in banca, ha 4 figli.
Secondo le sue orecchie, ha 6 figli.
Secondo la sua lavastoviglie, ha 8 figli.
A giudicare dalla cesta di panni sporchi, ha un intero campo estivo.
(Fabrizio Caramagna)
Il traffico. Le macchine ovunque, i clacson arrabbiati, i marciapiedi sporchi, l’aria pesante, i pensieri cattivi, l’arroganza di chi vuole farsi strada a ogni costo. Se penso all’inferno in terra, per me è in una strada di una grande città.
(Fabrizio Caramagna)
Quando sono in città esco sul balcone e guardo in alto e non vedo le stelle e nemmeno la luna. Non vedo neanche il cielo, come se fosse stato coperto da qualche mano sporca. Tutto è velato dai riflessi di una luce grigia e smorta.
(Fabrizio Caramagna)
Quando tutto sembra pulito e brillante bisogna sempre cercare un tappeto da qualche parte e guardare cosa c’è sotto.
(Fabrizio Caramagna)
Un tempo il sesso era più sporco, ma in compenso l’aria era più pulita.
(Fabrizio Caramagna)
È un atto di amor proprio non sporcarsi cercando di rispondere. Che nessuno calpesti la tua anima. Lascia che l’odio muoia di fame.
(Fabrizio Caramagna)
L’arroganza di sentirsi superiore, migliore degli altri, va lasciata fuori dalla porta, vicino alle scarpe, che sporca.
(Fabrizio Caramagna)
Guardare serie tv sul divano ed essere in grado di rendere luminosi dei pavimenti sporchi. Solo questo siamo capaci a fare nelle nostre case?
(Fabrizio Caramagna)
Questo strano mondo pieno di regole in cui non si può sporcare la tovaglia, in cui non si possono usare le posate di pregio, in cui si mette un telo sopra il divano per non rovinarlo. È come se le cose fossero molto più importanti del nostro diritto alla libertà.
(Fabrizio Caramagna)
Sei simpatico come la righina di sporco che non sale sulla paletta.
(Fabrizio Caramagna)
Il modo più rapido per lavare le cose è ripensare il tuo concetto di cose sudicie.
(Fabrizio Caramagna)
Il disordine come un’entità viva, che ti si accomoda intorno a te, ti sparge i vestiti ovunque, ti scompiglia i capelli, ti stropiccia i panni asciutti e ti nasconde le chiavi.
(Fabrizio Caramagna)
Il suo letto e il suo cuscino erano così sporchi che alla fine gli acari hanno stabilito dei turni di pulizia.
(Fabrizio Caramagna)
Da grande voglio imparare ad attrarre il successo come le lenti degli occhiali attraggono lo sporco.
(Fabrizio Caramagna)
Andava controcorrente. Nelle pubblicità dei prodotti per il bagno tifava sempre per i batteri.
(Fabrizio Caramagna)
Neppure la sporcizia sfugge al concetto di diseguaglianza. In alcuni punti ce n’è di più.
(Fabrizio Caramagna)
Se i dipinti potessero parlare, ricorderebbero mani sporche, pennelli usurati, artisti senza soldi, stanze poco confortevoli.
(Fabrizio Caramagna)
Cose belle: le mani sporche di inchiostro dello scrittore, le mani sporche di gesso delle maestre, le mani sporche di cielo dei bambini.
(Fabrizio Caramagna)
L’acqua sporca, tornata nella nube, si veste con un abito bianco da sposa.
(Fabrizio Caramagna)
A volte tocca al giorno fare il lavoro sporco e alla notte ripulire il dolore.
(Fabrizio Caramagna)
E mentre giocava con i trifogli del prato, sporcandosi, soddisfatto, le ginocchia, la realtà gli sembrò in pace e straordinariamente luminosa.
(Fabrizio Caramagna)
Un bagno di sole primaverile, gli occhi sporchi di azzurro e le speranze sulla punta del cuore a spiccare il volo.
(Fabrizio Caramagna)
Quando mi sporco di pennarelli colorati le mani, le braccia, i gomiti, il collo e la maglietta, so di essere nel giusto.
(Fabrizio Caramagna)
Finché ci saranno un giardino e una torta a sporcare le mani di zucchero, le favole non finiranno mai.
(Fabrizio Caramagna)
Ho scoperto la luce e la profondità della mia anima,
solo quando qualcuno ha tentato di calpestarla, sporcarla e buttarla in un angolo,
dicendo che valeva meno di niente.
(Fabrizio Caramagna)
Il successo degli scrittori contemporanei ha a tal punto sporcato la storia della letteratura che ci vorranno almeno duecento anni per ripulire ogni cosa.
(Fabrizio Caramagna)
La necessità di abbassare tutto al nostro misero livello, di insudiciare, deridere e degradare ciò che ci domina con il suo splendore e la sua purezza è probabilmente una delle caratteristiche più devastanti della natura umana.
Se gli angeli apparissero in terra, verrebbero subito lapidati.
(Fabrizio Caramagna)
E’ una persona così sporca e ignobile che persino una fogna sembra piena di arcobaleni.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle persone cui perdoni ciò che a te stesso non riesci a perdonare. E con quell’indulgenza finisci per sporcare anche te stesso.
(Fabrizio Caramagna)