Frasi e aforismi sull’ombra

Frasi e aforismi sull’ombra, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla luce, Frasi e aforismi sul buio e Frasi e aforismi sul bianco e nero.

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Frasi e aforismi sull’ombra

A volte vorrei interrogare la mia ombra. Lei conosce già il buio di cui è fatto l’aldilà.
(Fabrizio Caramagna)

Chi ha mai provato a misurare l’ombra, a calcolare il suo peso?
(Fabrizio Caramagna)

L’ombra non è nient’altro che una luce che è rimasta delusa dal sole.
(Fabrizio Caramagna)

Un mondo di sole luci sarebbe superficiale: l’ombra gli dà profondità.
(Fabrizio Caramagna)

E se la materia risiedesse nella nostra ombra e il nostro corpo non fosse altro che un proiezione tridimensionale?
(Fabrizio Caramagna)

I bambini, nella pancia della mamma, hanno già un’ombra oppure l’ombra nasce insieme a loro?
(Fabrizio Caramagna)

L’ombra del matto si ribella e scappa nei corridoi del manicomio.
(Fabrizio Caramagna)

A settembre ci sono ombre assassine che vanno in giro a cercare di uccidere le luci dell’estate.
(Fabrizio Caramagna)

Un cane pauroso è scappato dalla sua ombra che abbaiava furiosamente.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono alcune ombre che sono più scure delle altre e sono le ombre delle ombre ma noi non ce ne accorgiamo.
(Fabrizio Caramagna)

Negli affollamenti di migliaia di persone, in piazza o ai concerti, bisogna stare attenti a non perdere la propria ombra: il rischio di tornare a casa con l’ombra di un altro è molto facile.
(Fabrizio Caramagna)

L’ombra più trasparente è quella che fa la luna sulla superficie della terra.
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni teologi si miserò a discutere in modo animato la questione se, al morire del corpo, muore anche l’ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’universo solo Dio non ha un’ombra.
(Fabrizio Caramagna)

In un uomo con tante personalità, l’ombra è l’ombra dell’ombra dell’ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Per pulire la propria ombra basta una nuotata in mare o la lettura di un libro.
(Fabrizio Caramagna)

Il vento muove alberi e foglie perché cerca continuamente la sua ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Anche i pensieri hanno un’ombra: la parola.
(Fabrizio Caramagna)

L’amava così tanto che della sua ombra conosceva ogni sfumatura.
(Fabrizio Caramagna)

Lui l’amava più per la sua ombra che per il suo corpo, e quando lei si sentiva trascurata, correva dietro alla propria ombra in preda a un’irrefrenabile gelosia.
(Fabrizio Caramagna)

Senza le ombre gli oggetti sembrerebbero piatti e privi di dettagli. E’ quel velo di oscuro, a dar loro consistenza.
(Fabrizio Caramagna)

Senza ombre nessuna forma dice la verità. Neanche la mia.
(Fabrizio Caramagna)

Alcune ombre, invisibili di giorno, diventano la compagnia della sera. E la coperta della notte.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna imparare dalle ombre. Passano rasente i muri, abitano gli angoli, preferiscono stare in basso anziché in alto. Dei nostri corpi imitano ogni cosa tranne l’arroganza.
(Fabrizio Caramagna)

La mia ombra e quella della luna si incontrano, si uniscono. Poter lasciare qui la mia ombra frenetica e prendere quella silenziosa della luna.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni con me? Ti porto dove tutto si confonde e la notte è il riflesso della luna sull’acqua, andiamo dove le ombre inventano disegni mai visti.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono ombre che durano anni, e luci che si consumano in un attimo.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi indossi il tuo profumo estivo, il sole è alto in cielo e illumina il verde nel giardino. E le ombre, non sono bellissime?
(Fabrizio Caramagna)

Le ombre si allungano mentre mi distendo nel letto. Nel buio sento il loro battito d’ali mentre si allontanano dal mio corpo.
(Fabrizio Caramagna)

La sorprendente capacità degli uccelli di liberarsi della propria ombra e volare senza peso nella luce del giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Ne abbiamo passate tante insieme in questa vita, io e la mia ombra, rimanendo tuttavia due sconosciuti.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita è importante avere un amico che sia, a un tempo, specchio e ombra. Lo specchio non mente e l’ombra non si allontana.
(Fabrizio Caramagna)

Dietro quell’angolo la svolta; io stavo impalato pochi centimetri prima, ma la mia ombra già lo sapeva che avrebbe incontrato te.
(Fabrizio Caramagna)

Hai presente quando le ombre di due persone si incontrano anche se i corpi cui appartengono sono lontani? A volte succede.
(Fabrizio Caramagna)

La mia ombra, per arrotondare, fa anche l’ombra di un angelo. Di notte svolge un doppio lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Basta una fessura di luce per avere la strana sensazione di essere solo un’ombra.
(Fabrizio Caramagna)

L’ombra è del timido che se ne fa scudo, della piega nel vestito, del bosco quando è più folto, della stanza dove non entri più, del volto quando si preoccupa.
(Fabrizio Caramagna)

L’ombra sul muro
vorrebbe staccarsi dal cemento
e correre libera sull’erba.
(Fabrizio Caramagna)

Lei era un’ombra che non ci stava ad essere attaccata a un corpo. Stava bene così, tra le altre ombre, a terra, sui muri, nell’aria. Libera.
(Fabrizio Caramagna)

Immagina che bello posare l’ombra dove più ti piace. Non sopra l’asfalto o i muri di cemento della città. Lasciarla libera fino a che si posi sulle ali di un uccello e faccia un giro del cielo.
(Fabrizio Caramagna)

L’acqua è pura perché non ha l’ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Il gatto ha dimenticato la sua ombra. E’ rimasto impigliata a un filo d’erba. La cerca con occhi pensierosi nel prato.
(Fabrizio Caramagna)

Erano così uniti che, quando si separarono, l’ombra di lui rifiutò di staccarsi da lei e l’accompagnò per tutto il resto della vita.
(Fabrizio Caramagna)

Cosa vuol dire amare?
Amare per me fu guardare il colore dei suoi occhi
e scoprire che ogni ombra nel mondo era sparita.
(Fabrizio Caramagna)

Il mistero mi segue come un’ombra. Chissà che cosa vorrà da me.
(Fabrizio Caramagna)

Su un lato del mio viso l’incanto.
Sull’altro la disillusione.
Un bambino guarda con i miei occhi,
un uomo ferito parla con la mia bocca.
Luce e ombra, e in mezzo la mia vita.
(Fabrizio Caramagna)

Ricordo che un giorno d’estate di tanti anni toccai una felicità mai vista prima. E il sole mi ritagliò un’ombra sul muro. Da qualche parte quell’ombra è ancora là..
(Fabrizio Caramagna)

Trattiamo con più devozione la nostra ombra. E’ il mantello che riveste le divinità, è il segno dell’inconoscibile e del mistero, è il visibile con tutti i suoi colori che si arrende di fronte all’oscurità.
(Fabrizio Caramagna)

Puoi passarci sopra, aggirarle, provare a farle svanire nel buio. Ma ci sono ombre che si formano dietro i tuoi gesti, le strade che attraversi, i momenti che vivi. E sanno di te, perché tu ne sei parte.
(Fabrizio Caramagna)

L’ombra bassa di un grattacielo, sdraiata lungo il marciapiede. Anche lei vorrebbe toccare almeno una volta il cielo.
(Fabrizio Caramagna)

L’oscurità di quel cassetto sognava di essere un’ombra, di passare inosservata tra le stanze e di poter vedere il mondo con gli occhi del giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà dove si nascondono le ombre di notte. Magari tornano dentro il nostro corpo perchè sanno che non potremmo sopportare altri legami spezzati.
(Fabrizio Caramagna)

TocToc! Ecco alla porta una tunica di velluto senza corpo. “Sono venuto a prendere la tua ombra e portarla a fare quattro salti al parco. E’ troppo tempo che non esce”. E il sole lassù in alto rise, perché era da tempo che non vedeva quell’ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Disse l’ombra: “Di quanti passi devo allontanarmi dal corpo per sedare la mia inquietudine? Quante ombre devo aggirare per trovare qualcuna che mi somigli?”
(Fabrizio Caramagna)

Era così debole e inetto che, se calpestava la sua ombra, questa reagiva.
(Fabrizio Caramagna)

La mia ombra che mi guarda: e se lei avesse tutte le qualità che io non ho? Se fosse alta, affascinante, divertente, se giocasse a calcio meglio di Ronaldo e scrivesse dei libri più belli di quelli di Tolstoj? Come faccio a saperlo?
(Fabrizio Caramagna)

La notte recupera le ombre e i colori che la luce ha lasciato volutamente ai margini.
(Fabrizio Caramagna)

Non è la notte che scende,
ma sono piuttosto tutte le ombre ignorate del giorno
che si radunano come farfalle
(Fabrizio Caramagna)

Il sogno: un’ombra piena di luce che la luce non riesce a comprendere.
(Fabrizio Caramagna)

La luce corre nello spazio a una velocità immensa perché è inseguita continuamente dalla sua ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Le ombre si allungano mentre mi distendo nel letto. Nel buio sento il loro battito d’ali mentre si allontanano dal mio corpo.
(Fabrizio Caramagna)

Scusami, vorrei stare ancora un po’ con te, ma devo seguire la mia ombra.
(Fabrizio Caramagna)

Cara ombra, se continui a comportarti male, ti spengo la luce.
(Fabrizio Caramagna)

Un’ombra con problemi di identità: veniva sempre proiettata sul cemento quando lei avrebbe voluto essere proiettata sull’erba.
(Fabrizio Caramagna)

Le nostre ombre si sono distratte un attimo, baciamoci adesso.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle notti di luna piena le ombre degli scrittori morti lasciano la tomba e avvolgono le ombre degli scrittori viventi che scrivono nuovi capolavori mentre dormono.
(Fabrizio Caramagna)

La sua ombra disse al cadavere sepolto: “Finalmente soli”.
(Fabrizio Caramagna)

Se il giorno della mia morte potessi lasciare, in vita, almeno la mia ombra.
(Fabrizio Caramagna)

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