Frasi e aforismi sulle ali

Frasi e aforismi sulle ali, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul volo e il volare, Frasi e aforismi sugli angeli, Frasi e aforismi sugli uccelli e Frasi e aforismi sul cielo.

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Frasi e aforismi sulle ali

Lassù delle ali ti cercano senza sosta ma tu le scambi per delle nuvole.
(Fabrizio Caramagna)

Con l’età, il corpo si consuma, ma crescono le ali.
(Fabrizio Caramagna)

Le ali sono tue, non chiedere al cielo il permesso di volare.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore non arriva come un paracadute.
Arriva come un folle battito di ali.
(Fabrizio Caramagna)

Hai catene. Hai cicatrici. Hai paure.
Ma hai le ali. Hai una canzone che si perde nel cielo. Hai un impulso selvaggio per l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Le diedero ali per volare e lei le usò come coperte per difendersi dal mondo
(Fabrizio Caramagna)

Se fossi capace, ti trascinerei via dai tuoi incubi. Ti mostrerei altre strade, ti porterei sulle mie ali. E potremmo chiamarlo amore.
(Fabrizio Caramagna)

L’aria non si stanca mai di tenere in equilibrio tutte queste ali.
(Fabrizio Caramagna)

Sono bravo a parlare con il vento, ad osservare i colori della coccinella tra le geometrie delle foglie, a girarmi intorno e ascoltare trilli e frusci d’ali, a indovinare rumori che mi parlano di altri pianeti.
(Fabrizio Caramagna)

Poi scopri che la polvere sulle ali non è andata perduta nel tempo, e che ci sono giorni che ti macchia ancora le dita e ti fa venire voglia di volare.
(Fabrizio Caramagna)

Senza parlare, le spostò i capelli per baciarle il collo.
Sapevano di gelsomino e di luna, mossi dalla brezza gli sembrarono ali.
E lui comprese che era ora di volare insieme a lei.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno un’ala disse a un uccello: “vorrei tanto appartenerti” e nacque il volo.
(Fabrizio Caramagna)

La meraviglia è quella di un uccello che ogni mattina torna a battere le ali uscendo dalle mani del buio.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono le scapole.
Certi giorni sono il posto in cui si agganciano i tuoi abbracci.
Altri giorni si distendono per farsi toccare dai fiori e dall’erba.
Altri giorni hanno la forma delle ali e mi fanno sparire nello spazio.
(Fabrizio Caramagna)

Le tue scapole sono della mia stessa taglia.
Se vuoi, possiamo scambiarci le ali.
(Fabrizio Caramagna)

Cerca persone che siano ali e non forza di gravità.
(Fabrizio Caramagna)

L’impulso creatore del genio è quello di un angelo che vorrebbe ali più grandi.
(Fabrizio Caramagna)

Ti porto al mare. E’ il solo modo che conosco per coprirsi di luce e bellezza, prendere fiato sulla sabbia e poi sollevarsi sulle ali e abitare l’azzurro.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra anima guarda passare la carovana dei desideri e dei sogni lassù in alto.
Sente che gli mancano le ali per raggiungerla.
(Fabrizio Caramagna)

Questa vita è solo un rumore di passi che si avvicinano a una finestra luminosa. Guardiamo il cielo e ogni volta cerchiamo le nostre ali perdute.
(Fabrizio Caramagna)

Promemoria: ogni delusione, ogni sconfitta, ogni rinuncia è una piuma in più da attaccare alle scapole.
(Fabrizio Caramagna)

Di giorno cadi e nessuno ti guarda o ti aiuta.
Di notte apri le ali a misurare il cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Sognare è vedere senza gli occhi, sentire senza le orecchie, pensare senza la mente, toccare senza il corpo, volare senza le ali.
(Fabrizio Caramagna)

La popolarità dona delle ali, ma sono le ali di Icaro.
(Fabrizio Caramagna)

La tempesta ripulisce e rinnova le ali che spezza.
(Fabrizio Caramagna)

In primavera le ali delle rondini passano il tempo a inventare il cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Immagina che bello posare l’ombra dove più ti piace. Non sopra l’asfalto o i muri di cemento della città. Lasciarla libera fino a che si posi sulle ali di un uccello e faccia un giro del cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Ho visto il male strappare le ali ad una farfalla, soltanto per dare la colpa al vento.
(Fabrizio Caramagna)

Ho scoperto che destino, in sanscrito, vuol dire bufera. Credo che non ci sia definizione migliore. Questo stare dentro qualcosa di caotico e travolgente. Questo uscirne fuori pieni di luce o con le ali spezzate. Prima di rientrare di nuovo dentro.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonami,
il vento si leva
le ali si sciolgono,
le mie speranze mi lasciano,
devo ritornare alla mia caduta.
(Fabrizio Caramagna)

Scusa se non mi lascio andare, se non mi butto a capofitto in questa storia.
Ma ho tolto da poco le ali ai miei sogni e devo ancora trovare l’equilibrio.
(Fabrizio Caramagna)

Quando in certe parti del mondo vedo lo sguardo triste di milioni di bambini, sento il dolore di tutte le scapole a cui sono state tolte delle ali.
(Fabrizio Caramagna)

Dove prima c’erano le ali, mi è rimasta una traccia di indaco e di vento.
(Fabrizio Caramagna)

Tra così tante forme di tristezza, che nome ha quella tristezza che ti arriva alle spalle e ti ripiega le ali e ti pianta un ricordo in mezzo alle scapole?
(Fabrizio Caramagna)

Sono un uccello con una pallina di piombo sulle ali. Non so chi mi ha sparato, ma quella pallina è ora il timone sensibile che mi guida e che mi insegna i sentieri luminosi della vita.
(Fabrizio Caramagna)

E’ severamente vietato toccare le ali alle farfalle.
Potrebbero cadere migliaia di sogni.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi non ci sono. Sto frequentanto un corso per riattaccare le ali cadute ai sogni.
(Fabrizio Caramagna)

Rimettiti subito le ali e torna qua da me.
(Fabrizio Caramagna)

Avvolti in una crisalide di torpore, in attesa di una rinascita che non avviene mai, perdiamo il senso delle ali e del respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Le ali di un c’era si sciolgono al sole della realtà.
(Fabrizio Caramagna)

Al Louvre la Nike di Samotracia aveva anche le ali mutilate, ma un angelo generoso le prestò le sue.
(Fabrizio Caramagna)

Per anni fece il donatore di sangue.
Poi un giorno decise di diventare donatore di ali. A ogni poesia che scriveva, donava centinaia di ali.
(Fabrizio Caramagna)

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