Frasi e aforismi sulla metropolitana

Frasi e aforismi sulla metropolitana e sulla metro, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul tram e il bus, Frasi e aforismi sul treno, Frasi e aforismi sul traffico e Frasi e aforismi sulla città.

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Frasi e aforismi sulla metropolitana e la metro

La metropolitana, che alla fermata si ferma con un silenzioso brusio di freni e subito riparte con un carico di vite, destinazioni, sogni e possibilità.
(Fabrizio Caramagna)

La metropolitana è quel minotauro dei labirinti sotterranei che si nutre delle nostre attese.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre correvo in metropolitana sono saltato giù dalle scale contemporaneamente a un’altra persona. Mi sono sentito come se fossi in un musical.
(Fabrizio Caramagna)

In metropolitana mi sono specializzato nel distinguere chi vive da solo, chi è accompagnato e chi è accompagnato ma solo.
(Fabrizio Caramagna)

In metropolitana ci muoviamo da una quartiere all’altro attraverso un tunnel, senza sapere niente dei luoghi attraversati se non il loro nome, senza niente vedere del cammino se non il buio. A volte questo modo di viaggiare ricorda alcuni momenti della nostra vita.
(Fabrizio Caramagna)

Lo sguardo di chi aspetta la metropolitana non rivela un interesse per una nuova destinazione. Sembrerebbe che ogni persona sappia già dove sta andando.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli che vogliono salire in metro senza aspettare che tutti scendano. Anche da qui si misura l’egoismo della società.
(Fabrizio Caramagna)

Le scale della metropolitana urlano come animali feriti, mostri schiacciati da una marea umana di sonnambuli ad occhi aperti, avvolti nella plastica dell’apparenza.
(Fabrizio Caramagna)

Le gente che scende dagli autobus o dal metro e rincasa col suo passo caracollante di stanchezza, tra semafori lampeggianti e auto in corsa, c’è il desiderio di concludere e tutto lo sfinimento del giorno che si consegna alla sera.
(Fabrizio Caramagna)

Le informazioni meteorologiche sugli schermi luminosi della metropolitana sembrano ridondanti. Eppure quando sei in quel sottosuolo, ciò che è ridondante sembra essere l’unica cosa reale.
(Fabrizio Caramagna)

La panchina di un parco. La spalletta di un ponte. Le sedie della fermata della metro. Ognuno di questi luoghi conserva una conversazione, una carezza, uno sguardo. Sono piccoli spazi dove tempo passa veloce, non degnandoli della sua attenzione. Eppure proprio lì, accade l’indimenticabile.
(Fabrizio Caramagna)

La metro si arresta con un sibilo accennato per accogliere le persone in attesa, oggi indecise tra vestiti lunghi e caldi e maglie leggere e colorate.
(Fabrizio Caramagna)

La matematica non dispensa dalla conoscenza del congiuntivo, così come la metropolitana non dispensa dal portare delle scarpe.
(Fabrizio Caramagna)

La linea della metropolitana che collega il mio cervello con il cuore subisce continui deragliamenti.
(Fabrizio Caramagna)

A Milano è facile fare la figura del provinciale, tipo entrare alla Rinascente per prendere la metropolitana.
(Fabrizio Caramagna)

Un folle che sale sulla metropolitana armato del soffione della doccia gridando “Chi non si è lavato scenda subito, altrimenti lo laverò immediatamente”
(Fabrizio Caramagna)

Le storie d’amore metropolitane durano in media 4 fermate.
(Fabrizio Caramagna)

La leggenda metropolitana che preferisco è quella che la metropolitana della mia città funziona benissimo.
(Fabrizio Caramagna)

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