Frasi e aforismi sul mese di gennaio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul freddo, Frasi e aforismi sulla neve e Frasi e aforismi sull’inverno.
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Frasi e aforismi su gennaio
1 gennaio.
E vennero a trovarci le prime luci
dell’anno nuovo, come se fossero
le prime parole di una storia mai ascoltata.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre. Il primo gennaio. Il primo giorno di ogni mese.
Il lunedì. I solstizi e gli equinozi.
Abbiamo continuamente bisogno di nuovi inizi.
Di qualcosa che ci dica:
“Non importa se hai fallito, ora puoi ricominciare”.
(Fabrizio Caramagna)
Quando fu detto all’anno che non esisteva più, non potendo morire per il dispiacere – dovette nascere di nuovo. E si fece chiamare 1 gennaio.
(Fabrizio Caramagna)
1 Gennaio. Che follia. Il mio cuore ogni volta che sente bussare il nuovo anno, gli apre la porta. Come se questo potesse portare un tempo nuovo e nuovi prodigi.
(Fabrizio Caramagna)
1 gennaio. Guardo dalla finestra l’anno nuovo. Sembra un affresco molteplice e variabile che nessuno può decifrare e che appartiene al cielo come un segreto.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio. I colori del mondo svaniscono a uno a uno, come segni sbagliati sulla lavagna, sotto il cancellino di una maestra devota al rigore e al bianco della neve.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio è la strettoia
dove non passano più il sangue e la luce dell’anno,
dovunque ti giri ci sono solo ghiaccio, freddo e grigio.
(Fabrizio Caramagna)
Una volta all’anno, a gennaio, il sole diventa algido, riservato, distaccato. Come certe stelle lontane.
(Fabrizio Caramagna)
Dal quadrato della mia finestra, gennaio si lascia vestire, poi spogliare e poi di nuovo vestire dalla foschia del cielo. Il sole rimane distante a guardare, assorto e sfuggente.
(Fabrizio Caramagna)
La luce delle tre del pomeriggio di gennaio che, più che luce, è diversamente buio.
(Fabrizio Caramagna)
In una giornata di gennaio ci sono quattro momenti.
Inverno, freddo, notte, silenzio.
(Fabrizio Caramagna)
Povero mese di gennaio.
Inizia sempre con tanti festeggiamenti e nuovi propositi e, senza sapere come, finisce per essere un mese lunghissimo, interminabile e in salita.
Poi arriva febbraio con le prime avvisaglie di primavera, e ci lasciamo gennaio alle spalle. Festeggiamenti e propositi compresi.
Il calendario segna le date. Ma segna soprattutto le nostre emozioni, le nostre contraddizioni e le nostra attese.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio sul calendario è una pagina con 31 righe,
ma sono quasi tutte note che non leggiamo e che vorremo subito saltare.
(Fabrizio Caramagna)
Mia breve sera di gennaio,
mio troppo presto.
Già si vedono sui vetri le prime ombre
che spingono via il sole.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio. Oggi ha fatto capolino il sole. S’è portato dietro un cielo stupendo ma mi sembra di fretta, se ne andrà presto.
(Fabrizio Caramagna)
Si contrae e avviluppa su se stesso questo cielo di gennaio che il sole non colora né scalda. E la luce bassa scolpisce ombre fatte di tanti “vorrei ma non posso”.
(Fabrizio Caramagna)
La testa piegata a sbirciare le intenzioni del cielo di gennaio. C’è un sole che prova a muovere tutto quel grigio, ma è sconsolato e in ritardo su tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio disegna un cielo che non sa far altro che guardare in basso.
E i prima e i dopo sono tutti uguali, e ti sembra che il tempo non vada avanti.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio e le sue mattine gelide a ricordarti che nella vita tutto, compresa la primavera, va conquistato.
(Fabrizio Caramagna)
Che bello il sole di gennaio, quando si accorge di te, e ti punta addosso tutti i suoi raggi.
(Fabrizio Caramagna)
Nelle brevi giornate di gennaio, celata da ombre sempre più fitte e ridotta quasi a un nulla, la luce si prepara all’inversione di rotta. Dall’inspirazione all’espirazione, dallo spegnersi lento a una ripresa di colori. Lo fa di nascosto, però, febbraio e marzo sono ancora lontani.
(Fabrizio Caramagna)
Gennaio. Gli alberi si spogliano dei loro colori, le forme si assottigliano, le ombre si allungano nel pomeriggio. Sembra che tutto il mondo sia stato disegnato su carta e carboncino. Ma ci sono giornate di vento in cui il cielo assume una improvvisa nitidezza e l’aria frizzante fa presagire la primavera lontana.
(Fabrizio Caramagna)