Frasi e aforismi sul genocidio

Con genocidio, secondo la definizione adottata dall’ONU, si intendono “gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Il genocidio è considerato il reato peggiore nel diritto penale internazionale, tanto se commesso in tempo di pace quanto in tempo di guerra.

Il 9 dicembre si celebra La Giornata Mondiale per la commemorazione e per la dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione di questo crimine (The International Day of Commemoration and Dignity of the Victims of the Crime of Genocide and of the Prevention of this Crime).

Frasi e aforismi sul genocidio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla guerra, Frasi e aforismi sulla Giornata della Memoria e l’Olocausto, Frasi e aforismi sulla xenofobia e Frasi e aforismi contro il razzismo.

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Frasi e aforismi sul genocidio

So definire la tristezza, l’infelicità, il dolore, ma il genocidio no, è disarmante, ti restituisce afono e privo di parole, c’è solo oscurità nella mia mente e la consapevolezza che il giorno non è ancora arrivato in qualche parte del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Nella storia si è sempre fatto così. Si inzia a dare la colpa di tutto a una nazionalità, una razza, un popolo, e si finisce per invocare il genocidio.
(Fabrizio Caramagna)

Tra tutti i crimini il genocidio è quello che maggiormente offende l’umanità.
(Fabrizio Caramagna)

Il genocidio è sempre stato accompagnato da una sostanziale indifferenza, come se l’umanità si voltasse da un’altra parte e non volesse guardare. I genocidi appartengono alla parte oscura e sommersa della storia.
(Fabrizio Caramagna)

Nascondere il genocidio è una parte del piano di chi commette un genocidio.
(Fabrizio Caramagna)

La storia ha inventato la parola ‘conquista’ per nobilitare il concetto di “massacro” e “genocidio”.
(Fabrizio Caramagna)

Si entra ad Auschwitz-Birkenau. Il dolore e l’assurdo ci colpiscono in pieno petto come una ventata gelida. Percorriamo il campo, le baracche, i forni crematori. Ascoltiamo le storie di alcuni sopravvissuti. L’aria è opprimente. Un nodo in gola ci stringe come volesse tagliarci. Alcune ore di sospensione. La guida ci saluta. La visita è finita.
Si esce da Auschwitz-Birkenau. È Auschwitz-Birkenau che non uscirà mai da chi ci è entrato.
(Fabrizio Caramagna)

Il Novecento è un secolo lungo: e per quanto riguarda le guerre, i genocidi e la violenza è ancora qui.
(Fabrizio Caramagna)

In questo paese siamo più indignati dalle parole di un concorrente del Grande Fratello che da un genocidio. Che sta succedendo?
(Fabrizio Caramagna)

Cambiamenti climatici, pandemie, guerre e genocidi: il futuro comincia a scarseggiare. Ce n’è sempre di meno.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo tutti vigliacchi e disonesti. Nel momento in cui non iniziamo a lottare contro i più gravi crimini – la guerra, i tiranni, i genocidi – siamo complici.
(Fabrizio Caramagna)

La storia insegna come un intero paese possa diventare nazista, assassino, fautore del genocidio, senza che nessuno protesti.
(Fabrizio Caramagna)

Potrai vietare quanto vuoi la parola genocidio, ma non puoi cancellare la memoria, l’orrore e la vergogna.
(Fabrizio Caramagna)

Dicono che l’atteggiamento è tutto. Ma l’atteggiamento non è tutto per chi ha un cancro allo stato terminale, per chi è tetraplegico dopo un incidente o per chi è rimasto vittima di sparatoria. L’atteggiamento non è tutto per gli iceberg che ogni giorno si staccano dalla calotta polare, per i ghiacciai che si ritirano, per il rinoceronte che viene cacciato. L’atteggiamento non è tutto per chi giace in una fossa comune, vittima di genocidio e dimenticato dal mondo.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 4 frasi preferite sul genocidio, di autori celebri e famosi

Il genocidio è un crimine, il crimine assoluto, la forma più grave di crimine contro l’umanità.
(Yves Ternon)

Ogni genocidio è un umanicidio. In fondo, ogni morto è un suicida.
(Eric-Emmanuel Schmitt)

La logica ultima del razzismo è il genocidio.
(Martin Luther King)

La prima volta che abbiamo appreso che i nostri amici erano stati massacrati, si è levato un grido d’orrore. Poi ne sono stati massacrati un altro centinaio. Ma quando un migliaio è stato massacrato e che la carneficina non aveva fine, si è propagato un velo di silenzio. Quando il terrore viene come la pioggia che cade, nessuno grida «stop!».
Quando dei crimini iniziano ad accumularsi, diventano invisibili. Quando le sofferenze diventano insopportabili le grida non sono più ascoltate. Anche le grida, allora, cadono come la pioggia in estate
(Bertolt Brecht)

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