Frasi e aforismi sul bordo

Frasi e aforismi sul bordo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui confini, Frasi e aforismi sui margini e Frasi e aforismi sul luogo.

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Frasi e aforismi sul bordo

Oggi sono pieno di ricordi che camminano sul bordo di antiche canzoni.
(Fabrizio Caramagna)

Sul bordo della tua anima fiorisce un sogno leggero e luminoso.
(Fabrizio Caramagna)

Sottili e colorati, i piccoli mughetti lungo i bordi dei campi, non hanno bisogno di un perché.
Loro hanno tutti i “come” del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi vorrei bere una tazzina di caffè sul bordo dell’universo e guardare cosa c’è là fuori.
(Fabrizio Caramagna)

Ho un debole per la riva del mare, si avanza sui bordi e non si è al centro di niente – senza sapere che si è al centro di tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Luglio è un pensiero sfuggente che dondola nell’aria. E il cielo non ha bordi stamattina.
(Fabrizio Caramagna)

Cammino veloce in questa città, sul bordo del marciapiede, un passo dietro l’altro e mai qualcuno che giochi con me a scontrarsi all’angolo tra il destino e l’inevitabile.
(Fabrizio Caramagna)

Seduto sul bordo dello stupore, continuo a osservare gli anemoni nel prato.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace sedermi sui bordi delle colline ad inventare nuove ipotesi sui sentieri e sulle nuvole.
(Fabrizio Caramagna)

Nella nera oscurità a malapena si distinguono i confini della campagna. La notte ha mescolato bordi, forme e imperfezioni.
(Fabrizio Caramagna)

Vado in biblioteca a fare una ricerca sul perché il bordo delle tue mani è per me una calamita.
(Fabrizio Caramagna)

Vestiti di una poesia e aspettami sul bordo delle tue labbra. Sto per arrivare.
(Fabrizio Caramagna)

Esci con me?
Potremmo sederci in un bar, ordinare un paio di idee e due caffè. Scambiarci quattro meraviglie e dieci sogni, per provarne di nuovi.
Oppure potremmo sederci sul bordo di una sera. A costruire castelli di carta o immaginarci come palloncini che si fanno portare dalla notte.
(Fabrizio Caramagna)

Sussurrate quanto vi pare, vecchi cipressi in fila lungo il bordo della sera. So di che state parlando, vi mancano i tempi in cui le strade erano polverose e passavano ancora le carrozze.
(Fabrizio Caramagna)

La luce che si appoggia sui bordi di febbraio lo fa con delicatezza. Accarezza le gemme e i fiori ancora fragili.
(Fabrizio Caramagna)

Il mondo avanza perché molti camminano ai bordi della strada. E’ nei margini che si fanno le scoperte più belle.
(Fabrizio Caramagna)

Un cielo pieno di voli e di promesse, e quella nuvola stretta lì, al bordo del cielo, che non vuole sapere di andarsene. Ha ancora tante cose da dire al giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Sai cosa amo delle piazze? il bordo. Quel momento in cui ti siedi e metti dietro di te il mondo. E gli occhi vanno qua e là. E davanti hai solo lo spettacolo della storia.
(Fabrizio Caramagna)

Colori sparsi ai bordi delle strade come manciate di “ora puoi”,
Case cucite insieme come per tenersi strette
e tu che dovunque ti volti vedi un un sorriso.
Di tutto questo è fatto il ritorno al paese che ami.
(Fabrizio Caramagna)

Per me un tè caldo e una tazza bianca sul cui bordo adagiare un sorriso.
(Fabrizio Caramagna)

Mi metto comodo, tra i bordi di un libro e i bordi del cuscino.
E la notte diventa una fortezza.
(Fabrizio Caramagna)

Nel fare la valigia,
c’è chi la riempie di vestiti fino al bordo
e chi invece mette solo il necessario,
lasciando spazio ai sogni e agli oggetti che verranno.
(Fabrizio Caramagna)

La sensazione di incompiuto che corre sul bordo di tutti i limiti.
(Fabrizio Caramagna)

Sul bordo dell’amore
due solitudini
formano un ponte.
(Fabrizio Caramagna)

Camminare sul bordo dei tuoi sogni e assoparare ogni istante, è la mia terapia intensiva.
(Fabrizio Caramagna)

Perché dovrei calcolare la mia età in anni se i miei capelli hanno pochi mesi, la mia abbronzatura poche settimane, il bordo delle mie unghie qualche giorno e le mie lacrime di oggi sono fatte con l’acqua che ho bevuto ieri?
(Fabrizio Caramagna)

In libro ci sono cose che un ebook non ci saranno mai. Risa scritte a matita, fiori secchi tra le pagine, biglietti del treno dimenticati, orecchiette sui bordi consumati, righe inumidite dalle lacrime, odore di tempo e di carta, e quei quei solchi spessi sotto certe parole, che a guardarli bene non sono sottolineature, ma graffi della nostra anima.
(Fabrizio Caramagna)

Se la terra fosse piatta, i gatti si sarebbero messi sul suo bordo già da molto tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà che cosa c’è, appena fuori il bordo del quadro della Gioconda.
(Fabrizio Caramagna)

L’ateo e il credente sono testa e croce della stessa moneta, l’agnostico è il bordo.
(Fabrizio Caramagna)

Si vive facendo congetture di ogni genere finché non si scopre che una moneta è un poliedro a tre facce e che può sempre cadere sul bordo.
(Fabrizio Caramagna)

La vita e le monete hanno due facce e bordi infiniti.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei conoscerti. Non importa dove.
Anche sul bordo della follia, sull’orlo del precipizio, nel centro delle tue paure, dove nessun altro vorrebbe conoscerti.
(Fabrizio Caramagna)

Prima di mangiarla, amo osservare il bordo della pizza. E’ il percorso circolare della felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Io sono quello che comincia a mangiare il risotto dal bordo del piatto per non scottarsi, e tu devi amarmi così.
(Fabrizio Caramagna)

In un bar. Il sole non riesce a inquadrare bene il tavolino. Ho questa tazzina di caffè di cui ripasso con le dita i bordi ormai freddi. Chissà quante vite si sono affacciate, quante vertigini e precipizi sono nati ai bordi di questa tazzina.
(Fabrizio Caramagna)

In amore è molto facile passare dall’incertezza alla sfiducia, basta carezzare il bordo della prima bugia.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle lettere d’amore un po’ stropicciate, con i bordi usurati, strappati dal tempo, scoloriti da tante promesse non mantenute.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore mette la coppia in equilibrio. Un solo filo lega due bordi indefiniti al di sopra del vuoto. Ciascuno dei due bordi si bilancia in una continua oscillazione per stare sullo stesso piano.
(Fabrizio Caramagna)

Se un leader non ti fa sognare, non ti fa arrivare sul bordo dell’abisso convinto che da lì in poi potrai volare, non è un leader.
(Fabrizio Caramagna)

Molti, nella paura d’affondare, finiscono per gettare in mare ciò che è necessario e si tengono a bordo la zavorra.
(Fabrizio Caramagna)

“Non farlo”, gli urlavano. Ma lui, giunto al bordo dell’abisso, guardò per l’ultima volta le anime dei suoi amici e si gettò nella vita.
(Fabrizio Caramagna)

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