Frasi e aforismi sul pellegrinaggio e il cammino di Santiago

Santiago di Compostela è il capoluogo della regione della Galizia, nel nord-ovest della Spagna. È famosa per essere la destinazione finale del cammino di Santiago.

Frasi e aforismi sul pellegrinaggio e il cammino di Santiago di Compostela, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla strada, Frasi e aforismi sul sentiero, Frasi e aforismi sul viaggio e il viaggiare, Frasi e aforismi sulla camminata e il cammino e Frasi e aforismi sulla vita.

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Frasi e aforismi sul pellegrinaggio e il cammino di Santiago

Il pellegrinaggio è la gioia di non avere più niente da perdere, ma tutto da scoprire, nessuna catena legata a nessuna abitudine, solo la libertà e la capacità di godere delle proprie trasformazioni, giorno dopo giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Il turista percorre le strade e i paesaggi delle località più famose. L’esploratore insegue orizzonti inesplorati. Il pellegrino cerca la via verso l’anima.
(Fabrizio Caramagna)

A volte si percorrono strade che il cuore non capisce
e la mente non sa spiegare.
Ma l’anima lo sa.
(Fabrizio Caramagna)

Pensa a quanta strada c’è ancora da fare. E non stancarti mai: pensa a quante cose meravigliose potrai ancora goderti in questo lungo cammino.
(Fabrizio Caramagna)

Nel cammino di Santiago deve essere accaduto un destino davvero grande. Ci sono i silenzi giusti e pezzi di eterno dovunque e frammenti di anima capaci di rimandare una luce mai vista.
(Fabrizio Caramagna)

Il cammino verso Santiago.
Riempire il tempo di sacro e invisibile.
Svuotarlo di piccolezze e preoccupazioni.
(Fabrizio Caramagna)

Trova sul tuo cammino il vero cammino.
Che i tuoi passi siano l’anima del tuo viaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Gli “altrove” sono le mete che nessuno vuole mancare.
Ma sono ‘dentro se stesso’, tra la meditazione e un cammino sacro che ti accompagna, i viaggi più belli.
(Fabrizio Caramagna)

Lungo la strada che percorre, il viaggiatore vede il paesaggio. Il pellegrino vede se stesso.
(Fabrizio Caramagna)

Ho incontrato tante pietre sul cammino di Santiago, ma la pietra più grande era la mia paura di non farcela, era la mia voce interiore che mi ripeteva: “Non te lo meriti, non sei degno”.
(Fabrizio Caramagna)

Nel pelleginaggio capita di fermarsi o di perdersi
per la troppa fatica.
Ma è al fondo di una preghiera,
alla svolta di ogni “ce la posso fare”,
che ritrovi la strada.
(Fabrizio Caramagna)

Il pellegrinaggio è un cammino che va percorso un “posso” dopo l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Camminare verso Santiago è vedere anche con i piedi. E’ sentire sotto la suola tutta la fatica e l’asprezza del percorso.
(Fabrizio Caramagna)

Il pellegrinaggio.
Per quell’attimo di pace che si intravede al tramonto. Per il cammino ancora da percorrere. Per gli incontri che verranno. Per un’anima che sento di nuovo battere.
(Fabrizio Caramagna)

E’ cosa di un momento: io sono la strada e lascio dietro di me il viandante che ero e la distanza e l’affanno e l’incertezza, e ogni cosa è dentro la mia strada.
(Fabrizio Caramagna)

Se è il cammino giusto non sei tu a percorrerlo, è lui a percorrere te.
(Fabrizio Caramagna)

Troppa gente si occupa dei sensi unici e dei sensi vietati, senza mai mettersi in cammino.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo tutti pellegrini, diretti verso la nostra anima.
Ma c’è sempre la paura del rischio, del salto nel vuoto e allora si inventa una strada verso un dove qualunque.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle strade che percorri tutti i giorni, manca un po’ di luce, un po’ di vita, un po’ di inclinazione verso la speranza e manca sopratutto un piccolo cartello con scritto “Osa, il miracolo è in fondo all’orizzonte”.
Fai una deviazione ogni tanto e percorri un cammino che ti porti verso qualcosa di sacro e indicibile.
(Fabrizio Caramagna)

Nei lunghi cammini del pellegrinaggio, non cercare una strada tutta in discesa, senza ostacoli, senza curve, solo per te: non l’hanno ancora inventata.
(Fabrizio Caramagna)

A volte la paura e la stanchezza sono due due sentieri che si ricongiungono per prenderti a tenaglia e schiacciarti.
Ma tu tieni lo sguardo dritto, posa tutto ciò che non è indispensabile: gli schemi mentali, le abitudini, le insicurezze, le resistenze al cambiamento.
Diventa più leggero e continua il tuo cammino.
(Fabrizio Caramagna)

L’aria pulita e luminosa dell’orizzonte, un ostello dei pellegrini che affianchi lungo il percorso. La meraviglia di quando pensi che non hai più energie, ma cammini ancora, tra sudore e possibilità.
(Fabrizio Caramagna)

Il camino Francés, i pellegrini, gli ostelli, le fontane dove bere.
Io non sono uno da autostrade.
(Fabrizio Caramagna)

E quando mancavano pochi chilometri al traguardo, avrebbe percorso anche scalzo e con le piaghe ai piedi quel cammino. Bastava che il soffio dell’invisibile lo chiamasse.
C’era la fede e il vento a fargli da guida.
(Fabrizio Caramagna)

Non dite: “Sono andato al Santuario di Santiago di Compostela”, ma piuttosto,”Ho incontrato il Santuario di Santiago di Compostela nel cammino verso l’eternità”.
(Fabrizio Caramagna)

Quando sei arrivato a Santiago di Compostela.
Ti senti sospeso in quel preciso istante in cui le cose stanno per tornare ad avere senso e davanti alla Cattedrale ti godi la luce che fanno.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo Finisterre c’è il mare e un sentiero invisibile. Si dice che nemmeno sappia con certezza dove porti questo sentiero, dove conduca ogni svolta. Si dice che alcuni suoi percorsi portino oltre l’universo, oltre la morte, fin dove c’è Dio, ma nessuno può sapere.
(Fabrizio Caramagna)

Amore, quel lungo pellegrinaggio da un cuore all’altro.
(Fabrizio Caramagna)

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